Dal Po al Tevere passando per il Sile, il Brenta e il Tirino: fare turismo fluviale è un modo alternativo di viaggiare, che può essere praticato in vari modi, sia a piedi che a bordo di un'imbarcazione. Ma anche integrando diversi mezzi, soprattutto le biciclette. Un tipo di turismo sostenibile, attento al benessere di chi lo pratica e di quello ambientale.
Dal Po al Tevere passando per il Sile, il Brenta e il Tirino: fare turismo fluviale è un modo alternativo di viaggiare, che può essere praticato in vari modi, sia a piedi che a bordo di un'imbarcazione. Ma anche integrando diversi mezzi, soprattutto le biciclette. Un tipo di turismo sostenibile, attento al benessere di chi lo pratica e di quello ambientale.Lo speciale contiene un articolo e quattro itinerari.I fiumi sono la Storia, scrisse Tiziano Terzani: «Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell'andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa».Non è un caso se alcune pratiche di meditazione mettono al centro un corso d'acqua su cui immaginare di lasciar scorrere i pensieri, spesso inutili zavorre. Il fiume si presta così alle metafore e ai paragoni con la vita stessa, di per sé mutevole nella sua ripetitività.Sarà per questo che attirano da sempre saggi, artisti e scrittori? Viene in mente Hermann Hesse, che porta il suo Siddhartha a trovare il senso della vita proprio davanti a un fiume indiano. Vengono in mente anche il fiume Congo di "Cuore di tenebra" (J. Conrad), il Danubio musicato da Johann Strauss o la Senna, dipinta da Georges Seurat nel suo Una domenica pomeriggio sull'isola della Grande-Jatte.Il turismo fluviale può far leva su questi afflati poetici, artistici, per diventare ciò che, forse, ancora non è (non in Italia): un modo di meditare viaggiando, alla ricerca di ispirazioni che difficilmente si colgono nella quotidianità. Fare turismo fluviale non significa, quindi, sfruttare un'ennesima risorsa naturale, bensì riappropriarsi di ritmi più consoni a quelli dell'essere umano, osservando il movimento di immissari ed emissari, ma anche di ciò che si snoda lungo le sponde.Fiume-terapia, dunque. Un modo alternativo di viaggiare, che può essere praticato nei modi e nelle combinazioni più disparate, sia a piedi che a bordo di un'imbarcazione. Ma anche integrando diversi mezzi, soprattutto le biciclette. Perché il turismo fluviale non può che essere un tipo di turismo sostenibile, attento al benessere di chi lo pratica e di quello ambientale.Proprio di recente la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), insieme all'Anbi - Associazione nazionale degli enti di bonifica e irrigazione, al Cirem - Centro interuniversitario di ricerche economiche e di mobilità dell'Università di Cagliari e al Politecnico di Torino - Dipartimento di architettura e design, ha elaborato un documento per caldeggiare una legge nazionale sul recupero a fini ciclabili delle vie d'acqua. Presupposto di questa iniziativa è la potenzialità del patrimonio infrastrutturale della rete italiana di canali irrigui e di bonifica, che ammonta a più di 200.000 chilometri.Ma da dove iniziare? Dal Po al Tevere, dall'Adda al Volturno, c'è solo l'imbarazzo della scelta: il nostro Paese è tanto dotato di "materia prima" quanto cieco verso le possibilità che essa offre. Il turismo fluviale, infatti, è una realtà molto più consolidata in Nord Europa, dove – tra le altre cose – si può pernottare in case galleggianti. Una delle tante dimostrazioni della presenza di una radicata cultura del fiume in Paesi quali la Francia o l'Olanda.L'Italia, salve alcune realtà, stenta ancora a investire sul proprio patrimonio fluviale. Si prenda il Tevere: i suoi 405 km di lunghezza lo fanno impallidire di fronte ai 776,6 della Senna. Eppure non sono sempre i numeri a fare la differenza: se la capitale di Francia ha, tra i suoi simboli, i bateaux mouches, Roma può vantare reperti archeologici di inestimabile valore non solo nel centro storico vero e proprio, ma anche sulle sue sponde. Peccato, però, che in pochi lo sappiano: bisogna spulciare sul web per trovare servizi di noleggio o vere proposte di navigazione lungo un fiume che è la quintessenza di una Storia che spesso ci dimentichiamo.Ma come si pratica il turismo fluviale? A ognuno ciò che più lo aggrada: che siano crociere sul Nilo o house-boat sull'Adda, camminate lungo l'Arno o pagaiate sul Tevere poco importa. Quello che conta è che chi sceglie questo genere di vacanza è spinto da motivazioni quali il desiderio di visitare più luoghi, di vivere a stretto contatto con la natura e di rilassarsi. Allo stesso tempo, il turismo fluviale rappresenta un modo di scoprire il proprio o l'altrui territorio da una prospettiva diversa.Fare turismo fluviale significa tante cose, anche assaggiare i tortellini di Borghetto sul Mincio (uno dei borghi più belli d'Italia), solcare il Po a bordo di una batana a Comacchio (FE) oppure oziare sui Lungarni di Pisa e Firenze. Data la varietà delle esperienze che questo tipo di turismo offre, abbiamo deciso di proporvi 4 diversi itinerari, da nord a sud, per scoprire l'Italia dal punto di vista dei suoi fiumi.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/fiumi-italiani-dormire-turismo-2655176218.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="po" data-post-id="2655176218" data-published-at="1632742810" data-use-pagination="False"> Po Po (iStock) Il primo esempio di turismo fluviale in Italia non può che essere dato dal Po, il fiume più lungo del Paese, ma anche quello con il bacino idrografico più esteso e la portata maggiore. Diverse, quindi, le possibilità di navigarlo in santa pace.A cominciare da Torino: è proprio qui che si può prendere dimestichezza con mezzi diversi da quelli a cui siamo abituati. Canoe, barche e catamarani solcano il fiume ogni giorno, alla ricerca di angoli lontani dal traffico cittadino. Non tutti i tratti sono navigabili: i territori comunali di Torino e Moncalieri sono interdetti alle barche a motore, mentre altri lo sono a tutti i tipi di imbarcazione.Un tempo esistevano Valentino e Valentina, due battelli che permettevano ai turisti l'esperienza del turismo fluviale in città. Purtroppo, la piena del 2016 li ha distrutti, ma dal 2020 è ripartito il servizio su un'imbarcazione sostitutiva, in attesa di tempi migliori.La bellezza di una navigazione sul Po non si limita certo alla città: il Parco Fluviale del Po consente diversi itinerari, tra cui uno dedicato all'area del Torinese: Moncalieri - Le Vallere (area attrezzata) - Parco del Valentino - Orto Botanico dell'Università - Parco della Colletta – Meisino è il tracciato per chi vuole "imbarcarsi" in questa impresa.Non è possibile improvvisarsi esperti navigatori, anche qualora si opti per una semplice canoa. I motivi sono molteplici: oltre alla mutevolezza delle correnti, esistono specie che – soprattutto in alcuni periodi dell'anno – non bisogna assolutamente disturbare attraccando in determinati punti. Per richiedere informazioni, è bene scrivere a parcopopiemontese@pec.it. Mangiare e dormireBagna cauda, agnolotti e bolliti misti sono solo alcune delle portate principali della cucina piemontese. Considerato l'itinerario appena descritto, ecco dei luoghi dove provarli:Vin Bistrot, Via Montebello 4, Moncalieri: cucina tipica piemontese;Ristò - La Trattoria del Buon Mangiare, Via Antonio Bertola 57, Torino: tante ricette a base di riso;Al Meisino da Lory & Marty, S.da del Meisino 105, Torino: mangiare alla buona immersi nel verde.Quanto al dormire:Le Serre Suites & Apartments, Strada Revigliasco 25, Moncalieri;NH Torino Santo Stefano, Via Porta Palatina 19, Torino. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/fiumi-italiani-dormire-turismo-2655176218.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="sile-e-brenta" data-post-id="2655176218" data-published-at="1632742810" data-use-pagination="False"> Sile e Brenta Sile (iStock) C'è un modo splendido di scroprire le città di Treviso e Venezia: navigando sul fiume Sile.Decidere di fare una gita sul fiume è un'ottima idea se si desidera scoprire anche le isole della laguna e la bella Caorle. Ma si può optare anche per una minicrociera alla scoperta delle ville venete. In mezzo, specie come i germani reali e le cicogne, che popolano gli ambienti fluviali.Se si preferisce navigare in autonomia, si può optare sia per il noleggio di una piccola imbarcazione (anche elettrica) che di un'houseboat. In questo caso, il punto di riferimento è Houseboat Holidays Italia (booking@houseboat.it), che si occupa di noleggio singoli e gruppi.Se invece si è inesperti, è bene affidarsi a esperti barcaioli. In quest'ultimo caso, il consiglio è di rivolgersi ai Fratelli Stefanato, che da generazioni accompagnano i visitatori alla scoperta di questo territorio incontaminato.Durante la navigazione su uno dei fiumi di risorgiva più lunghi del mondo si scopriranno borghi rivieraschi e luoghi dal fascino antico, come Casale sul Sile, Cendon e Casier. Tappa obbligata: il Cimitero dei Burci, sito archeologico dove è possibile ammirare i relitti di antiche imbarcazioni da trasporto fluviale. Per prenotare una visita, bisogna scrivere a info@navigazionestefanato.it.Infine, per navigare sul Brenta è bene fare riferimento a I Battelli del Brenta (info@battellidelbrenta.it), compagnia che collega Padova e Venezia lungo le vie degli antichi burchielli veneziani: escursioni di una giornata alla scoperta delle ville venete.Mangiare e dormirePer mangiare bigoli co l'anara, casunzei e sarde in saor:Tinello Sile Bistrot, Via Vittorio Veneto 39, Casale sul Sile: pranzi e cene con ingredienti freschi e naturali;Antica Torre, Via Inferiore 55, Treviso: piatti di pesce gourmet;Ostaria dai Zemei, San Polo 1045, Venezia: locale tipico veneziano.Per dormire:B&B Hotel Treviso, Via Gabriele D'Annunzio 35, Treviso: posizione centrale e camere grandi;Hotel Rio, Castello 4358-4358/A (Campo SS. Filippo e Giacomo), Castello, Venezia: la posizione e la pulizia sono i punti forti. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/fiumi-italiani-dormire-turismo-2655176218.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="tevere" data-post-id="2655176218" data-published-at="1632742810" data-use-pagination="False"> Tevere Tevere (iStock) Scoprire Roma in battello, almeno per il momento, è appannaggio di pochi. Peccato, perché il Tevere collega la capitale al mare, attraversando un parco dalle innumerevoli attrazioni.Ad oggi si può partire dal Molo Sant'Angelo e navigare lungo il tratto che collega l'omonimo castello all'Isola Tiberina. Com'è ovvio, le compagnie in una grande città sono numerose. Una di queste è Rome Boat Experience, che propone anche cene a bordo con musica dal vivo e combinazioni battello-bicicletta.Se si prediligono le minicrociere, l'ideale è partire da Ponte Marconi e arrivare a Ostia per ammirarne gli scavi. Una gita che consente di toccare con mano storia e natura della capitale e dei suoi dintorni: imperdibili l'area archeologica del Porto di Traiano e la foce del Tevere a Fiumicino, ma anche la diversità di una flora e di una fauna che gli amanti della città a stento riconoscono.Anche per le minicrociere le opzioni sono numerose. Per amor di brevità, ve ne suggeriamo due: Cooperativa Il Sogno (cpasogno@romeguide.it) - che consente di scegliere tra tre itinerari differenti e organizza anche pranzi in battello – e The Grand Tour, che nella sua proposta include la Via dei Sepolcri con la Necropoli, Porta Romana, Piazza Vittoria, fino agli Scavi di Ostia Antica. Il biglietto include una piccola colazione e guida sia a bordo che agli scavi di Ostia. Per informazioni, telefonare allo 06/92928173.Mangiare e dormireChe amiate i carciofi alla romana o i moderni trapizzini, la carbonara o il supplì, l'imbarazzo della scelta è più ampio che mai. Al di là dei pranzi e cene offerti dalle compagnie di navigazione, ecco dove provare i piatti tipici della cucina romana:Tonnarello, Via della Paglia 1/2/3 (Trastevere): locale informale dove assaggiare la tipica pasta della capitale;Un Posto per Mangiare, Via Leonardo Umile 84 (EUR): apprezzatissima la cacio e pepe;Ristorante Babilonia, Via Agostino Scaparro 15 (Ostia Lido): ottima materia prima e piatti della tradizione rivisitati.Dove dormire:Place 24 Suites & Wellness, Via Francesco Carrara 24, Roma: eleganza, pulizia e gentilezza;Lido di Ostia 1933, via Angelo Celli 7, Lido di Ostia: camere impeccabili a due passi dal mare di Roma. <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/fiumi-italiani-dormire-turismo-2655176218.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="tirino" data-post-id="2655176218" data-published-at="1632742810" data-use-pagination="False"> Tirino Tirino (iStock) Arriviamo in Abruzzo, esattamente sul fiume Tirino, affluente del Pescara, che nasce sul Gran Sasso e sfocia all'imbocco delle Gole di Popoli.Le possibilità sono innumerevoli, ma le escursioni in canoa paiono essere le più gettonate. Altrettanto numerose sono le compagnie che se ne occupano: Il Bosso, per esempio, che invita a rilassare mente e corpo su uno dei fiumi più limpidi d'Europa, attraversando il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Scrivendo a info@ilbosso.com o telefonando allo 085/9808009, si possono organizzare traversate di due ore accompagnati da guide esperte, che forniscono l'attrezzatura necessaria. Da provare: il kayak lungo la Costa dei Trabocchi e l'escursione al chiaro di luna.Anche Majellando fa delle proposte interessanti, tra cui pranzi a base di gamberi di fiume e pietanze tipiche abruzzesi. Un'alternativa alla canoa è il soft rafting, ma per saperne di più bisogna andare sul sito, dove si trovano le attività divise per date.Altra compagnia è Canoa sul Tirino, gestita da giovani che hanno l'intento di preservare il territorio e farlo conoscere in modo sostenibile a chi si avventura in Abruzzo. Per organizzare con loro, scrivere a info@canoasultirino.it o chiamare il numero 3801507456.Da ricordare che il Fiume Tirino attraversa l'omonima valle, da scoprire anche a piedi, a cavallo o in bicicletta. Il Centro Visita del Lupo di Popoli è imperdibile per coloro che vogliono entrare in contatto con la straordinaria natura di questo paradiso d'Abruzzo.Mangiare e dormireNon solo cucina di fiume (si pensi alla trota): l'Abruzzo è maestro anche per quanto riguarda la carne e i posti in cui provare piatti tipici e genuini si sprecano:Il Buongustaio, Piazza I Maggio 8, Bussi sul Tirino (PE). Da provare le linguine gamberi e zafferano;Lo Zio Barrett, 823987, 42.217624, 13, Bussi Sul Tirino. Arrosticini e salumi insuperabili;Bar Melchiorre Leo, Via Madonnina, Bussi sul Tirino. Si mangia con vista sul fiume.Dove dormire:Bella Vista, Via Gran Sasso 4, Popoli (PE): vista magnifica e colazioni ottime;Fabrì 171, Via Nicola Fabrizi 171, Pescara: stanze spaziose in pieno centro.
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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        «The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
    
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.







