Il settore sta affrontando una rivoluzione grazie alla robotizzazione e alla digitalizzazione. In un contesto carico di sfide, anche a livello energetico. Una transizione che crea opportunità, dagli Etf ai fondi comuni.
Il settore sta affrontando una rivoluzione grazie alla robotizzazione e alla digitalizzazione. In un contesto carico di sfide, anche a livello energetico. Una transizione che crea opportunità, dagli Etf ai fondi comuni.L’agribusiness è un settore in costante evoluzione, trainato da innovazioni scientifiche e tecnologiche. Il progresso nei fertilizzanti e nella genetica delle colture ha favorito un incremento dei rendimenti agricoli, sfidando le previsioni di carenza alimentare.Tuttavia, c’è la necessità di esplorare nuove vie per aumentare la produttività, come lo sviluppo di nuove colture più efficienti. Il cambiamento climatico, quindi, rappresenta una sfida significativa, rendendo l’attuale distribuzione dei raccolti meno efficiente, specialmente nei Paesi in via di sviluppo. Ciò potrebbe influenzare la sicurezza alimentare di questi Paesi e richiedere modifiche genetiche nelle colture degli Stati più sviluppati, come mais negli Stati Uniti e soia in Brasile. Quest’anno, alcuni settori dell’agribusiness (o anche agritech, come molti lo definiscono) hanno subito un rallentamento, come l’industria della carne, a causa dell’aumento dei costi energetici e di eventi climatici che hanno influenzato la produzione agricola, come nel caso degli agrumi in Florida. A ogni modo, l’agricoltura sta vivendo una rivoluzione tecnologica grazie all’adozione di robotica, digitalizzazione, automazione e agricoltura di precisione. Tutte importanti opportunità di investimento nel settore.«Per chi vuole investire in Borsa esistono molte possibilità come fondi o Etf specializzati o direttamente sulle azioni delle società principali», spiega Salvatore Gaziano, direttore investimenti di SoldiExpert Scf. «Esistono fondi passivi come l’Ishares Agribusiness, che detiene circa un centinaio di società che operano nel settore dei generi di largo consumo (40%), materiali (35%) e industriali (25%). Con un’esposizione geografica soprattutto negli Stati Uniti (50%), Giappone (13%) e Canada (8%). È possibile, naturalmente, investire anche sulle materie prime agricole, come nel caso dell’Etc Wisdomtree agriculture, che replica il comportamento dei prezzi di un paniere di commodity (mais, caffè, cotone, grano, zucchero, soia, farina di soia e olio di soia). che è salito di quasi il 5% nell’ultimo mese. E un rialzo delle materie prime potrebbe stimolare la vendita di attrezzature e macchinari».Nel panorama delle singole società, Caterpillar si è distinto positivamente nel primo trimestre del 2024, grazie soprattutto al boom delle infrastrutture a livello mondiale. Cnh Industrial ha chiuso il 2023 con un incremento degli utili nel quarto trimestre, nonostante un rallentamento nella domanda. Questo è stato reso possibile grazie ai prezzi elevati delle sue macchine agricole e per l’edilizia. Tuttavia, l’azienda prevede un calo dei ricavi in tutte le sue divisioni di attrezzature. Corteva, il più grande produttore statunitense di semi ibridi per l’agricoltura, punta a nutrire una popolazione mondiale in crescita, concentrando il suo focus sui macchinari agricoli autonomi. Così facendo, ha investito in una serie di prodotti tecnologici di precisione. L’azienda prevede, per il 2024, vendite e redditività superiori e il mercato la sta premiando, in questi mesi, in Borsa.
Da sinistra: Piero De Luca, segretario regionale pd della Campania, il leader del M5s Giuseppe Conte e l’economista Carlo Cottarelli (Ansa)
La gabella ideata da Schlein e Landini fa venire l’orticaria persino a compagni di partito e possibili alleati. Dopo la presa di distanza di Conte, il dem De Luca jr. smentisce che l’idea sia condivisa. Scettici anche Ruffini (ex capo dell’Agenzia delle entrate) e Cottarelli.
«Continuiamo così: facciamoci del male», diceva Nanni Moretti, e non è un caso che male fa rima con patrimoniale. L’incredibile ennesimo autogol politico e comunicativo della sinistra ormai targata Maurizio Landini è infatti il rilancio dell’idea di una tassa sui patrimoni degli italiani. I più ricchi, certo, ma anche quelli che hanno già pagato le tasse e le hanno pagate più degli altri.
Jannik Sinner (Ansa)
All’Inalpi Arena di Torino esordio positivo per l’altoatesino, che supera in due set Felix Auger-Aliassime confermando la sua solidità. Giornata amara invece per Lorenzo Musetti che paga le fatiche di Atene e l’emozione per l’esordio nel torneo. Il carrarino è stato battuto da un Taylor Fritz più incisivo nei momenti chiave.
Agostino Ghiglia e Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
Il premier risponde a Schlein e Conte che chiedono l’azzeramento dell’Autorità per la privacy dopo le ingerenze in un servizio di «Report»: «Membri eletti durante il governo giallorosso». Donzelli: «Favorevoli a sciogliere i collegi nominati dalla sinistra».
Il no della Rai alla richiesta del Garante della privacy di fermare il servizio di Report sull’istruttoria portata avanti dall’Autorità nei confronti di Meta, relativa agli smart glass, nel quale la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci punta il dito su un incontro, risalente a ottobre 2024, tra il componente del collegio del Garante Agostino Ghiglia e il responsabile istituzionale di Meta in Italia prima della decisione del Garante su una multa da 44 milioni di euro, ha scatenato una tempesta politica con le opposizioni che chiedono l’azzeramento dell’intero collegio.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
La direttiva Ue consente di sforare 18 volte i limiti: le misure di Sala non servono.
Quarantaquattro giorni di aria tossica dall’inizio dell’anno. È il nuovo bilancio dell’emergenza smog nel capoluogo lombardo: un numero che mostra come la città sia quasi arrivata, già a novembre, ai livelli di tutto il 2024, quando i giorni di superamento del limite di legge per le polveri sottili erano stati 68 in totale. Se il trend dovesse proseguire, Milano chiuderebbe l’anno con un bilancio peggiore rispetto al precedente. La media delle concentrazioni di Pm10 - le particelle più pericolose per la salute - è passata da 29 a 30 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando un’inversione di tendenza dopo anni di lento calo.






