2020-10-10
Fascino vinile. Per la prima volta in 34 anni, il 33 giri vende più del Cd
True
Il 62% delle vendite di prodotti fisici per l'ascolto di musica è rappresentata dal giradischi. Per un fatturato complessivo di 232 milioni di euro. Prada mette all'asta i capi, la scenografia e la soundtrack delle sue ultimi sfilate per beneficenza. I proventi dalla vendita - sul sito di Sotheby's - andranno a supporto del programma Unesco per l'istruzione. In questo ritorno al passato, anche la classica musicassetta sembra avere il suo momento di gloria. Nel 2020, negli Uk sono state vendute oltre 65.000 cassette. Lo speciale contiene tre articoli e gallery fotografiche.Il business della nostalgia continua a registrare numeri da record. Per la prima volta da 1986 le vendite di dischi in vinile hanno superato quelle dei cd. È quanto annunciato da Riaa (Recording Industry Association of America) nel suo resoconto annuale. Sebbene l’85% della musica venga consumata in digitale e su piattaforme di streaming, il fascino del vinile sembra non avere età.Nel complesso, nei primi mesi del 2020 i guadagni per la vendita di prodotti fisici per l’ascolto di musica hanno raggiunto i 376 milioni di dollari, con un meno 23% rispetto all’anno precedente a causa delle chiusure imposte dal coronavirus. In questo contesto, le vendite di vinili sono riuscite comunque a crescere del 4% con un fatturato complessivo di 232 milioni, ovvero il 62% dei guadagni complessivi. Un numero certo esiguo se si considerano i 4.8 miliardi dello streaming, ma comunque significativo.Anche il Regno Unito ha registrato una crescita delle vendite dei vinili pari al 4.1%, merito del «vinyl revival» che ha interessato i paesi del nord America e alcune realtà europee a partire dal 2007. Questo “movimento” è stato scatenato dalla decisione di Sony Music di iniziare a produrre nuovamente vinili, per la prima volta dal 1989. Per i puristi della musica, il suono prodotto da un vinile è il più fedele alla composizione originale, al contrario della versione “compressa” e digitalizzata cui siamo ormai abituati.Secondo il siti di e-commerce Usa Discogs, tra giugno e luglio le vendite di vinili sulla piattaforma sono aumentate del 33,7%, contro il 31% registrato dai cd. E dei dieci titoli più venduti, cinque sono stati ufficialmente prodotti prima del 2000, con Abbey Road dei Beatles al numero uno.La parabola dei vinili è una delle più inattese della storia. Nel 2006 il prodotto raggiungeva infatti il suo punto più basso, con meno di 5 milioni di pezzi venduti, mentre oggi supera i 45 milioni. Complice di questa inversione di tendenza è stata anche la nascita del «Record store day», un evento partito nel 2008 negli Stati Uniti come raduno degli operatori dei negozi di dischi indipendenti. Oggi, solo in Italia, l’evento conta quasi di 200 negozi aderenti e ogni 13 aprile vengono messi in commercio almeno 300 nuove uscite discografiche.Un luogo dove il fascino del vinile non si è mai assopito è il Giappone. È proprio in questo paese che ogni anno vengono prodotti oltre 1,22 milioni di vinili. Per Ono, il proprietario di Recofan Shibuya Beam, «qualsiasi collezionista oltreoceano alla ricerca di nuovi dischi pensa prima al Giappone». Secondo Keishin Sato, responsabile della Disk Union il fascino del vinile «è tenerlo tra le mani - possederlo». «Con un vinile puoi tenere tra le mani la sua custodia ed esporla in casa tua. Puoi creare la tua collezione nel tempo e avere qualcosa di cui prenderti cura. Penso che in Giappone ci siano tante persone che preferiscono possedere una copia fisica della loro musica, rispetto ai clienti oltreoceano. Tanti giapponesi sono appassionati di collezionismo».