2022-04-30
Famiglie e imprese: gli aiuti son finiti
Roberto Cingolani (Imagoeconomica)
Nella bozza del nuovo decreto Energia si trova solo l’estensione del bonus su elettricità e gas. Per le aziende qualche stimolo a innovare. Stanziati i fondi per i rigassificatori.Il nuovo decreto Energia dovrebbe arrivare lunedì prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri e, stando all’ultima bozza, non sarebbero state destinate particolari risorse alle famiglie e alle imprese. Secondo il testo, infatti, per i cittadini italiani sarebbe prevista solo un’estensione del bonus sociale per l’elettricità e il gas, deciso precedentemente con il decreto Ucraina. E dunque se si ha un Isee di massimo 12.000 euro e si sono pagate delle bollette quest’anno, prima di ottenere la certificazione ideona della propria situazione economica che dava diritto al bonus sociale, è prevista una compensazione automatica che potrà essere fatta nella prossima bolletta. Lato famiglie le agevolazioni finiscono qua. Per quanto riguarda invece le imprese la bozza prevede delle misure ma senza un focus sul mondo energetico. E dunque si parla di aumentare il credito di imposte per gli investimenti in beni immateriali 4.0 (software, piattaforme, applicazioni per progettazioni, eccetera). L’idea è quella di elevare l’agevolazione del 50% se la spesa per questi beni è stata fatta entro il 30 giugno 2023, a condizione che al 31 dicembre 2022 l’ordine dell’attrezzatura risulti accettato dal venditore e ci sia stato un pagamento degli acconti almeno pari al 20% del costo totale. Spazio poi è stato dato anche alle piccole e medie imprese: «Al fine di rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese, con specifico riferimento alla qualificazione delle competenze del personale, le aliquote del credito d’imposta del 50% e del 40% previste [...] per le spese di formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese sono rispettivamente aumentate al 70% e al 50%, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del ministro dello Sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione», si legge nel testo della bozza. Sempre lato imprese sarebbe poi stata prevista la creazione di un fondo per il potenziamento dell’attività di attrazione degli investimenti esteri per il triennio 2022-2024, con dotazione iniziale di 5 milioni di euro per ciascun anno. L’obiettivo del fondo è la realizzazione di iniziative di ricognizione per cercare potenziali investitori strategici esteri. Diverse misure sono poi state destinate alla costruzione di fonti alternative di approvvigionamento di gas. Obiettivo è incrementare le unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione e le relative infrastrutture. Nel testo viene dunque previsto che il presidente della regione, interessata dalla localizzazione del nuovo impianto, verrà nominato commissario straordinario per l’autorizzazione delle opere e delle infrastrutture connesse. Per svolgere l’attività, il commissario si potrà avvalere delle amministrazioni centrali e territoriali competenti, senza però prevedere nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. «Qualora, nell’ambito del procedimento di autorizzazione, si manifesti l’impossibilità di giungere tempestivamente alla conclusione del procedimento medesimo, il commissario straordinario può essere revocato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri». E in questo caso il procedimento di autorizzazione sarà proseguito dal ministero della Transizione ecologica, guidato da Roberto Cingolani. Previste infine misure per migliorare le prestazioni di esercizio di linee esistenti in corrente continua, funzionali al trasporto delle energie rinnovabili, e disposizioni per assicurare lo svolgimento del Giubileo della Chiesa cattolica nel 2025, oltre che la gestione dei rifiuti di Roma.