2022-08-29
Letta ha trovato i suoi elettori: i «devianti»
Enrico Letta (Imagoeconomica)
Il tweet del segretario Pd obbedisce a una strategia precisa, quella del «vietato vietare» per fare accettare l’inaccettabile. Si crea un caso limite ammantandolo di pietismo, lo si rende tollerabile e poi si perseguitano quanti continuano a pensare con la loro testa.devianzaCome non mi stancherò mai di ripetere, dobbiamo ringraziare la Provvidenza di averci dato Enrico Letta. Contrariamente a noi cafoni, frequenta i piani alti e - contrariamente alla maggioranza degli altri che stanno in alto - Enrico non ha la malizia necessaria per capire quali cose devono essere taciute o preannunciate in maniera ambigua, usando rigidamente la neolingua, per poi arrivare a un colpo di fioretto talmente sottile da essere impercettibile: l’avversario non deve capire come mai stia sanguinando. Enrico va giù di clava, ha la sincerità innocente del bimbo piccolo. Con il termine devianza si intende ogni atto che rifiuta le fondamentali norme etiche e comportamentali della società. La società è basata su norme etiche e comportamentali. La devianza quindi è un’aggressione a quelle norme, quindi a quel popolo. «Io lo penso e lo dico: viva le devianze». La frase, scritta da Letta su Twitter, è uno straordinario esempio di umorismo involontario, altro campo dove Enrico Letta è un talento, tenendo presente la spietata persecuzione di chiunque abbia osato deviare dalla narrazione pandemica. È stato definito criminale chi correva da solo in un bosco o su una spiaggia, l’avvocato Alessia Morani, deputato Pd, ha proposto di chiamare i no vax «delinquenti». Il tweet era una risposta a Giorgia Meloni che voleva aumentare gli investimenti nello sport giovanile per contrastare le devianze giovanili, che sono: tabagismo, tossicodipendenza, piccolo spaccio, alcolismo, sessualità precoce o promiscua, stupro e aborto, dismorfofobia e autoaggressione (tagli sul braccio, suicidio, rifiuto della propria realtà biologica, anoressia, bulimia), crimine solitario o di gruppo, bullismo (orrido anglicismo con cui si indica la persecuzione fisica e psichica di un innocente non in grado di rispondere), vandalismo. affermazioni ovvieL’affermazione è talmente vera da essere ovvia. È giusto sottolineare, quindi, come sia stato un crimine l’aver allontanato dalle attività sportive le persone giovani prima per assurdi lockdown e poi per non aver subito l’inoculazione di farmaci sperimentali che avrebbero dovuto diminuire la violenza di una malattia praticamente irrilevante nelle persone giovani. Questo non ha solo aumentato l’infelicità, annientato la gioia di vivere, la voglia di battersi per il futuro: ha aumentato le devianze, e alcune di queste sono anche reati. Il tweet però non specifica quali devianze. In senso lato, quindi, possono rientrare la criminalità inclusa la mafia, lo spaccio, le devianze sessuali, la pedopornografia e l’abuso su minore, il sadismo, la tortura fino ad assassinio, coprofagia, zoofilia, necrofilia. Vale la pena di ricordare che sesso con minori, sadismo e tortura fino all’assassinio, coprofagia, zoofilia, necrofilia sono i valori che Mario Mieli ha diffusamente osannato nel suo libro Elementi di critica omosessuale e in numerose interviste. Il popolo ideale del segretario del Pd, quindi, è un popolo di devianti, tossicodipendenti, ladri, rapinatori, alcolizzati, necrofili, zoofili e altri comportamenti che rientrano sotto la definizione di devianza?Come la devianza diventi dapprima comportamento tollerato, poi norma e infine norma obbligatoria con persecuzione dei dissidenti, lo ha spiegato il filosofo Joseph Overton. La teoria della finestra di Overton afferma che per rendere accettabile l’inaccettabile occorre creare un caso limite che, ammantando di pietismo l’inaccettabile, gli dia un aspetto un pochino più simpatico. Poi si passa a una seconda fase dove viene espresso a fiumi il concetto di tolleranza. Si tollera qualcosa che non piace, quindi nella fase 2 non c’è ancora la beatificazione dell’intollerabile, occorre solo tollerarlo, che è una contraddizione in termini o, se preferite, una violenza. Se un popolo è costretto a tollerare qualcosa che ha sempre trovato intollerabile - invasione di estranei, costumi sessuali ripugnanti, cibo nauseante, spettacoli pubblici osceni e blasfemi secondo il suo costume e la sua religione - sta subendo violenza. il falso diventa veroLa tolleranza all’intollerabile viene introdotta mediante l’affermazione, falsa, che l’intollerabile sia geneticamente determinato, al di fuori cioè della volontà. Quindi si arriva all’inclusione. Se il comportamento ignobile, intollerabile, è geneticamente determinato, è una forma di cortesia minima includerlo. Quindi si arriva alla beatificazione dell’intollerabile che si accompagna alla persecuzione dei renitenti alle beatificazione, del branco di bifolchi che si permette di continuare ad affermare che quella roba lì è intollerabile, ripugnante, ignobile. I termini usati da sociologo sono: inconcepibile, estremo, accettabile, ragionevole, legalizzato.L’avvocato Emanuele Fusi ha fatto uno studio particolarmente ricco sulla simpatia della sinistra per il «vietato vietare» con la pedofilia e l’abuso su minore, ampollosamente ribattezzato «libertà sessuale dei bambini». L’imperdibile libro si intitola La sinistra degli orchi. La parola pedofilia, termine derivante dal greco pais (bambino) e filìa (amicizia, affetto), indica un disturbo della preferenza sessuale avente per oggetto bambini e neonati, e comunque prepuberi. In ambito psichiatrico la pedofilia è catalogata nel gruppo delle parafilie, ovvero tra i disturbi del desiderio sessuale, e consiste nella perversione sessuale da parte di un soggetto giunto alla maturità genitale per soggetti che invece non sono ancora sessualmente maturi, cioè che sono in età pre-puberale. La pedofilia non è un reato, è una situazione mentale. Occorre quindi distinguere tra pedofili abusanti e pedofili non abusanti. Gli abusanti sono una devianza che interessa tutti. I non abusanti rappresentano una devianza che riguarda solo il loro psichiatra. Il limite di riferimento di età varia da persona a persona, poiché ogni individuo raggiunge la maturità sessuale in tempi diversi e oscilla generalmente tra 11 e 13 anni. Dal punto di vista legale, generalmente si può definire pedofilia la preferenza sessuale per i minori di 13 anni. Negli Stati Uniti esiste dal 1978 la North American man/boy love Association, indicata attraverso l’acronimo Nambla, con sedi a New York e San Francisco, la quale si oppone alle leggi che vietano rapporti sessuali tra uomini adulti e minori di sesso maschile. attentato ai minoriL’associazione richiede «l’adozione di leggi che tutelino i minori da esperienze sessuali imposte e che, allo stesso tempo, li lascino liberi di stabilire il contenuto delle proprie esperienze sessuali». Afferma, infatti, che i minori dovrebbero avere il diritto ad avere rapporti con uomini adulti «se lo desiderano». Quindi noi abbiamo questa distinzione meravigliosa: quelli che vogliono fare sesso con i bambini che non lo desiderano, che sono cattivi, e quelli che invece vogliono fare sesso con i bambini che lo desiderano: questi sono i buoni. In realtà un bambino normale, che abbia avuto una famiglia normale e una figura paterna presente e forte, che non abbia bisogno di prostituirsi per sbarcare il lunario o sperare in un futuro, non ha mai desiderio di avere rapporti con adulto, anzi lo trova disgustoso. Occorre cercare quindi un ragazzino disperato che veda nel pedofilo abusante la sua unica possibilità di uscita da una situazione disperata. È spiegato con chiarezza nel primo capitolo del libro Male inter-generational intimacy: historical, socio-psychological, and legal perspectives, cioè storia sociopsicologica e prospettive legali dell’amore intergenerazionale (quello che noi cafoni definiamo pedofilia e abuso su minore) a cura di Edward Brongersma. Il libro è una guida culturale e giuridica per pedofili abusanti, ricco di consigli antropologici e giuridici, e raccoglie testi pubblicati nel 1990 sul Journal of homosexuality, considerato la principale pubblicazione in lingua inglese «mainstream» del movimento Lgbt.
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