2019-12-07
«Dovete mettere al bando Mahan Air. Viene usata dai terroristi islamici»
Il ministro degli Esteri israeliano manda un messaggio all'Ue: «La compagnia aerea iraniana venga inserita nella black list». E a Luigi Di Maio chiede di riconoscere Gerusalemme capitale, trasferendovi l'ambasciata.È giunto il momento che l'Unione europea inserisca Mahan Air, compagnia aerea iraniana sanzionata dagli Stati Uniti per i suoi legami con il terrorismo, nella sua black list? «Mahan Air viene utilizzata per attività terroristiche, e pertanto è necessario assumere tutte le misure necessarie per limitarla e bloccarla». È quanto dichiara in esclusiva alla Verità Israel Katz, ministro degli Esteri di Israele, che ha trascorso tre giorni in Italia, tra Milano e Roma, per alcuni incontri istituzionali e per partecipare ai dialoghi Med 2019 promossi dalla Farnesina e dall'Ispi.Francia e Germania hanno bandito Mahan Air dai loro cieli a inizio di quest'anno. Poche settimane fa è toccato all'Italia: dopo le pressioni di Washington, l'Enac ha imposto lo stop, a partire dal 15 dicembre prossimo, ai voli. Per convincere il governo italiano il segretario di Stato americano Mike Pompeo volò a inizio ottobre a Roma per un colloquio con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. È la prima volta che il ministro Katz, titolare anche dei dicasteri dell'Intelligence e dei Trasporti, prende posizione contro Mahan Air. Lo fa parlando con La Verità e invitando il nostro Paese e gli altri Stati membri dell'Unione europea ad aggiornare la lista delle compagnie aeree che non sono autorizzate a volare sui cieli europei per aggiungere il vettore utilizzato dai Pasdaran per trasportare armi e rifornimento, tra gli altri, al dittatore siriano Bashar Al Assad.Dopo lo stop imposto dall'Enac a Mahan Air, la compagnia di bandiera Iran Air aveva annunciato il ritorno della tratta Teheran-Roma. La ripresa delle operazioni era prevista per lunedì 2 dicembre ma, come raccontato dal nostro giornale, i voli non sono stati programmati. Né tantomeno gli uffici romani della compagnia sono stati in grado di fornirci una data precisa. Iran Air deve quindi attendere. Quanto? Non si sa. Il vettore opera già su Milano, ma un ritorno su Roma proprio in coincidenza dello stop a Mahan Air potrebbe indurre gli Stati Uniti ad accendere i riflettori sul caso e sull'atteggiamento delle autorità italiane. Non va dimenticato che, stando a un documento del Tesoro statunitense datato 23 luglio 2019, anche chi opera con Iran Air rischia sanzioni da parte di Washington.Il ministro Katz è atterrato a Milano mercoledì. Quel giorno ha incontrato i rappresentati della politica lombarda e della comunità ebraica locale. In serata ha partecipato a un evento dell'associazione Noam per la rinascita dell'Udai (Unione democratica amici di Israele). Giovedì, invece, si è spostato a Roma per incontrare il leader della Lega, Matteo Salvini, e alcuni rappresentanti del Partito democratico: il segretario, Nicola Zingaretti, e i deputati Piero Fassino e Lia Quartapelle, esponenti del mondo dem più vicini a Israele. Nessun incontro in agenda, invece, con Italia viva di Matteo Renzi nonostante Marco Carrai, il Richelieu dell'ex premier, sia stato da poco nominato console onorario di Israele per le regioni Toscana, Lombardia e Emilia Romagna. Nella serata di giovedì il capo della diplomazia di Gerusalemme ha incontrato i rappresentati del mondo ebraico romano, tra cui Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica, e Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane.Presenza fissa al fianco del ministro Katz l'ambasciatore israeliano a Roma Drod Eydar, uomo vicinissimo al premier Benjamin Netanyahu. È stato lui ieri mattina a introdurre il ministro Katz all'omologo Di Maio. Al quale ha rivolto due richieste. La prima: che l'Italia segua l'esempio degli Stati Uniti riconoscendo Gerusalemme quale capitale di Israele e trasferendovi l'ambasciata. La seconda: riguarda l'assimilazione dell'antisionismo all'antisemitismo. Perché, hanno spiegato Katz e gli esponenti dell'ebraismo milanese mercoledì sera al Noam, l'antisionismo è un modo per negare e delegittimare il legame tra ebrei e Israele. L'esempio da seguire, questa volta, viene dalla Francia: negli ultimi giorni, infatti, il Parlamento di Parigi ha approvato una risoluzione non vincolante promossa da En Marche, il partito del presidente Emmanuel Macron, che annovera l'antisionismo nell'antisemitismo. Su questo dossier è da registrare un forte attivismo della Comunità ebraica romana sulla politica. Katz ha invitato l'Italia a entrare nel suo progetto ferroviario «Binari di pace», un'infrastruttura per collegare i Paesi del Golfo, Israele, Mediterraneo ed Europa promuovendo la non belligeranza tra lo Stato ebraico e i vicini che, grazie al lavoro diplomatico dei governi di Benjamin Netanyahu, stanno diventando ogni anno un po' meno scomodi.Non è certo, però, il caso dell'Iran, la cui minaccia è stata tra i temi al centro dell'incontro tra Katz, sostenitore della dottrina Usa di «massima pressione» sul regime, e Di Maio. Ma anche, con focus sulla situazione siriana, di quello tra il ministro degli Esteri israeliano e l'omologo russo, Sergej Lavrov, ormai un ospite fisso dell'evento targato Ispi che rende Roma il salotto buono della diplomazia mondiale. Ma solo per questi tre giorni. Perché, come ci spiega un funzionario statunitense, «Roma è una città perfetta per gli incontri». E l'Italia «non è una padrona di casa ingombrante», conclude con riferimento alla debolezza della politica estera del governo giallorosso.