{{ subpage.title }}

True

Anche dormire è un business. Il mercato dei materassi vale 40 milioni

True
Anche dormire è un business. Il mercato dei materassi vale 40 milioni
Giphy
  • Gli italiani sono il popolo più dormiglione al mondo. Eppure le canoniche otto ore di sonno sono ormai un lusso per pochi. App, pigiami e biancheria per il letto aiutano a riposare meglio.
  • Hästens ha collaborato con Lars Nilsson e ha creato set di lenzuola, piumini e copriletti in grado di riposare anche la mente perché «il relax inizia anche vedendo un bel letto ordinato».
  • Per chi necessita di buio totale è un must. La nuova mascherina per dormire è di seta o immersa nella lavanda.
  • Sempre più giovani scelgono di coricarsi nudi. Cinque motivi per cui mettersi sotto le coperte come mamma vi ha fatti e trarne giovamento.

Lo speciale contiene quattro articoli e gallery fotografiche.

Continua a leggereRiduci
Prevost sferza la Curia «malata» di potere
Robert Francis Prevost (Ansa)
Dura critica di Prevost davanti ai suoi collaboratori in Vaticano: «Notiamo con delusione che alcune dinamiche legate alla smania del primeggiare, alla cura dei propri interessi, non cambiano». Un richiamo all’unità per superare le divisioni del regno di Bergoglio.

«I Papi passano, la Curia rimane». Leone XIV aveva già gettato l’amo in maggio, nella prima udienza con i cardinali, sottintendendo che la continuità (e non le divisioni) è la caratteristica primaria di chi prosegue nel ministero di Pietro. Ieri, durante l’incontro per gli auguri nel suo primo Natale da pontefice, è andato oltre: «L’amarezza a volte si fa strada anche tra di noi quando, magari dopo tanti anni spesi al servizio della Curia, notiamo con delusione che alcune dinamiche legate all’esercizio del potere, alla smania del primeggiare, alla cura dei propri interessi, non stentano a cambiare. E ci si chiede: è possibile essere amici nella Curia romana?».

Continua a leggereRiduci

A 13 anni si può davvero comprendere fino in fondo un percorso che cambia il corpo e l’identità per sempre? Annamaria Bernardini de Pace smonta il racconto rassicurante sulla transizione dei minori: troppa fiducia negli “esperti”, troppa ideologia e pochissima prudenza. Quando le decisioni sono irreversibili l’età non è un dettaglio.

Ai giovani fu imposto l’mRna, una ragazzina può scegliere il sesso
iStock
Una tredicenne ha piena consapevolezza nel dirsi un maschio, ma col Covid agli adolescenti non fu data autonomia decisionale.

Un po’ tutti siamo andati lì con la mente, ad accoppiare la decisione del giudice che a La Spezia ha consentito a una bambina di 13 anni di cambiare sesso e diventare maschio, accogliendo il ricorso dei genitori, e la decisione di due tribunali che hanno invece sospeso la potestà genitoriale alla cosiddetta famiglia nel bosco respingendo l’istanza di mamma e papà.

Continua a leggereRiduci
Sulla disforia di genere regna il caos e così i giudici fanno ciò che vogliono
Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità (Ansa)
Un ddl presentato dai ministri Roccella e Schillaci stabilirà dei paletti chiari sui bloccanti della pubertà. In assenza di dati precisi e linee guida, rimane lo spazio per verdetti allucinanti come quello di La Spezia.

Secondo il tribunale di La Spezia, una ragazzina tredicenne può cambiare sesso all’anagrafe e avviarsi al cambiamento chirurgico perché ha «maturato una piena consapevolezza circa l’incongruenza tra il suo corpo e il vissuto d’identità come fino ad ora sperimentato», cosa che dovrebbe «consentirle di concludere, altrettanto consapevolmente un progetto volto a ristabilire irreversibilmente uno stato di armonia tra soma e psiche nella percezione della propria appartenenza sessuale».

Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy