2025-03-15
Delmastro inciampa sulla riforma
Il sottosegretario di via Arenula ha attaccato il doppio Csm voluto da Nordio in una conversazione informale pubblicata dal «Foglio». Mezza smentita, poi esce l’audio.In tutte le grandi democrazie c’è l’opposizione. In Italia c’è Andrea Delmastro. Il sottosegretario alla Giustizia non è entusiasta della riforma Nordio e si confida con un giornalista del Foglio che riporta alcune frasi. Delmastro ritiene forzato l’articolo, dove sembra che faccia a pezzi il lavoro del suo ministro, e il giornale del finanziere Valter Mainetti replica a muso duro pubblicando online la registrazione del colloquio. Sono due minuti e mezzo in cui, per la verità, il politico di Fratelli d’Italia critica solo il doppio Csm e per il resto dice anche che «la riforma è ottima». Al netto dell’ingenuità nel parlare così con un giornalista che lo registra pure, non ha detto nulla di sconvolgente. Ma è quanto basta perché dalle opposizioni, quelle ufficiali, chiedano le sue dimissioni. Ad attirare l’attenzione è lo stesso politico di Gattinara (Vercelli): «Oggi un articolo di giornale ha esasperato il significato dei ragionamenti che ho fatto, nel corso di un colloquio informale, sulla riforma della Giustizia». Tutti allora a cercare il Foglio, il cui titolo in prima pagina è micidiale: «Delmastro boccia la riforma Nordio. «Bene solo il sorteggio». L’incredibile confessione». Il pezzo forte sarebbe l’accusa che dare un Csm ai pm sia «un errore strategico». Quando leggono la mezza smentita del sottosegretario, al Foglio decidono di tenere il punto e sventolano l’audio. Delmastro inizia non proprio benissimo: «Nella mia persona convivono entrambe le pulsioni (sic) sia quella garantista, sia quella giustizialista. A corrente alternata. A seconda delle necessità… sono poco ideologico». Ma non è ovviamente su queste parole che è esplosa la polemica di giornata, perché a pensarla così è mezzo arco costituzionale. Quello che fa scandalo sono le osservazioni di Delmastro, che si limita a ragionare criticamente e liberamente. Prosegue l’audio: «Io temo un errore strategico che è il doppio Csm. Quando un pm non dovrà neppure più contrattare il suo potere con i giudici in un solo Csm, e avrà un suo Csm che gli darà tutti i privilegi di oggi, quel pm prima ancora di andare a divorare i politici divorerà i giudici, che infatti hanno un terrore panico d qusta roba». Alzi la mano chi non teme un esito simile. A questo punto però Delmastro scandisce bene: «Poi, complessivamente, ottima riforma». E con questa affermazione risulta difficile sostenere che abbia bocciato il lavoro di Nordio e del governo di cui fa parte. Il sottosegretario ribadisce infine che il doppio Csm «è un rischio» e aggiunge che non a caso lui l’avrebbe messo sotto l’esecutivo, come in Francia, «andando fino in fondo». Ma si rende conto che non era facile. Infine osserva che il sorteggio dei togati al Csm è «una cosa figa, figa, figa». Delmastro, che questa volta ha solo parlato a ruota libera con un giornale che poi l’ha beffato, a metà novembre aveva fatto una vera gaffe sui detenuti, quando definì «una gioia» che i cittadini sappiano come «incalziamo chi sta dietro quel vetro e non lo lasciamo respirare». In più, tre settimane fa, è stato condannato a 8 mesi in primo grado per aver rivelato informazioni riservate su Alfredo Cospito. Le opposizioni ce l’hanno nel mirino e ieri Avs, per esempio, ha chiesto le sue dimissioni sostenendo che con le sue «critiche» a Nordio «il governo si sfiducia da solo». Il capogruppo di Fdi, Galeazzo Bignami, l’ha difeso pienamente e ha ribattuto che «l’unica cosa che sa fare la sinistra è chiedere dimissioni che lasciamo cadere volentieri nel vuoto».