2023-08-28
Per i guai da vaccino, oltre al danno le beffe
In Abruzzo il garante dell’infanzia attribuisce alla droga il boom di morti improvvise tra bimbi e adolescenti. Insomma, dopo averli costretti alle inoculazioni, ora li si colpevolizza. Tutto pur di negare che la logica emergenziale ha imposto degli obblighi pericolosi. «Il danno e le beffe» è un modo di dire che esprime in termini cortesi quanto esplicita in maniera più ruspante la dizione partenopea «cornuto e mazziato». La versione partenopea si spiega così: chi metteva le corna, cioè si portava a letto la moglie di un altro, incorreva nel rischio che il marito di costei, cioè il cornuto, gli saldasse i conti in qualche vicolo buio, o anche soleggiato, dipendeva dai casi. Chi aveva causato l’offesa insomma poteva essere mazziato (riempito di mazzate, bastonato). Che invece finisse picchiato il cornuto, già offeso dal tradimento, era una violazione dell’etica e della logica: di qui il proverbio.Le due maniere di dire semplificano il concetto tragico della colpevolizzazione della vittima. La colpevolizzazione della vittima è stata studiata dal famoso esperimento di Milgram del 1961. Milgram, uno psicologo sociale, condusse un esperimento durante il processo di Eichmann a Gerusalemme. L’orrore di quello che era successo ritornò su tutte le testate, insieme alla domanda su come fosse stato possibile. Per rispondere il dottor Milgram arruolò un grandissimo numero di persone per studiare gli effetti del dolore sulla memorizzazione. Dette una piccola paga: 10 dollari al giorno, e divise la gente in due gruppi. Il gruppo A avrebbe cercato di memorizzare sequenze di parole che avrebbe ripetuto al gruppo B. A ogni sbaglio, il gruppo B avrebbe somministrato una scossa elettrica, sempre più forte, fino al livello di 300 volt: potenzialmente mortale. In realtà le scosse elettriche erano false. Quelli del gruppo A che urlavano e si contorcevano per il dolore erano attori. Può un essere umano qualsiasi, su istigazione di un tizio in camice bianco non meglio identificato, somministrare una scossa elettrica potenzialmente mortale a un suo simile che non ha fatto niente di male a nessuno, salvo sbagliare una sequenza di parole di cui non importa niente a nessuno? La risposta è sì: fino al 65% della popolazione lo fa. Dopo un po’, quando l’attore si contorce sotto inesistenti scariche, per resistere al senso di colpa scatta un micidiale meccanismo che si chiama criminalizzazione della vittima: «Non sono io che sono una carogna, è lui che non memorizza queste dannate parole». Per inciso: odio la psicologia sociale, dovrebbe essere vietata. Gli esseri umani non possono essere cavie, mai. L’esperimento di Milgram ha reso la gente peggiore. Una volta che un esperimento, o un altro fenomeno sociale (odio contro no vax, pro vita, omofobi, transfobici, proprietari di condizionatori, russi, proprietari di pellicce, consumatori di carne, produttori di CO2, altro) ha insegnato a qualcuno il piacere del sadismo e della sopraffazione, potrebbe non tornare indietro.In un terrificante articolo (mdpi.com/2227-9059/11/8/2287) si parla di danni da proteina Spike e si conia un nuovo termine, malattia da Spike, «Spikeopatia»: la proteina Spike del Covid-19 risulterebbe patogena. La patogenicità delle proteine Spike, denominata «Spikeopatia», potrebbe derivare dal virus Sars-CoV-2 o essere prodotta dai codici genetici del vaccino, simile a un «virus sintetico», ed è sempre più compresa in termini di biologia molecolare e fisiopatologia. La trasfezione farmacocinetica attraverso tessuti corporei distanti dal sito di iniezione da parte di nanoparticelle lipidiche o di vettori virali significa che la «Spikeopatia» potrebbe interessare molti organi. Questo articolo esamina gli effetti autoimmuni, cardiovascolari, neurologici, potenziali oncologici e le prove autoptiche per la «Spikeopatia». Traduzione e riassunto: l’introduzione nel corpo dei vaccini Covid può distruggere la salute di un individuo sia per danno diretto che per danno mediato dal meccanismo autoimmune. Sono danni che potrebbero essere mortali, gravissimi e permanenti. Vorrei ricordare che i cosiddetti vaccini sono stati immessi sul mercato dopo una sperimentazione durata un tempo ridicolo, con la composizione protetta da segreto militare, ma erano comunque forniti di una scheda tecnica. Su quella di Pfizer è premesso che non si conoscono gli effetti su genotossicità e cancerogenicità, ma «si ritiene» che i componenti del vaccino non presentino nessun potenziale genotossico. Si ritiene in base a che cosa? Sulla scheda tecnica del farmaco Moderna è addirittura scritto che ha un potenziale di bassa genotossicità: bassa genotossicità e non nessuna genotossicità. I dati statistici confermano che gli affetti avversi aumentano con l’aumentare delle dosi. Sulla scheda tecnica del farmaco infatti è scritto che sono consigliate due somministrazioni. Gli effetti della somministrazione di più di due dosi non li conosce nessuno perché non sono state fatte sperimentazioni, ma i medici vaccinatori ne hanno iniettate ben più di due. I «danneggiati e beffati» sono coloro che hanno subito le inoculazioni, e ora si trovano con gli effetti avversi. Gli effetti sono negati, spesso curati con i tranquillanti come le crisi isteriche, e in tutti i casi i pazienti hanno firmato un consenso dove si sono assunti loro tutte le responsabilità. Gli effetti avversi non sono calcolati se insorgono dopo i primi 15 giorni. Nel frattempo le miocarditi mietono vittime. L’avvocato Maria Concetta Falivene, garante per l’infanzia e adolescenza della Regione Abruzzo, in una recente intervista rilasciata a TgR Abruzzo in riferimento al dramma delle morti improvvise in età infantile ed adolescenziale, ha sostenuto con eroico spezzo del ridicolo che sono verosimilmente legate all’uso di droga, alcol e tabacco. Fino a questo momento si era ricorso a spiegazioni più naif come l’eccesso di caldo o di pizza Margherita. L’avvocato Maria Concetta Falivene fa un salto di qualità, un indiscutibile colpo di genio. In questa maniera ogni dodicenne reso invalido da una miocardite dopo che, per poter andare a calcetto o a danza o a pallacanestro, si è fatto inoculare un farmaco che avrebbe dovuto combattere una malattia per lui innocua, diventa un evidente tossicodipendente figlio di una famiglia che non può che essere disfunzionale, attenzionata dai sempre affamati servizi sociali. Vostro figlio non riesce più a fare le scale mentre prima faceva i quattrocento metri a ostacoli? Deve essere tossicodipendente. Un ottimo motivo per levarlo da casa vostra e portarlo in una casa famiglia dove qualcuno guadagnerà moltissimo dalla sua presenza. Siete pentiti di essere stati inoculati? Denunciate il medico vaccinatore. Ad essi, che hanno guadagnato cifre non trascurabili per fare le loro iniezioni sottocutanee, è stato fornito uno scudo penale: non possono quindi essere denunciati per i danni da vaccino. Possono però essere denunciati per mancata comunicazione. Non vi hanno avvertito che i farmaci erano in fase sperimentale e non se ne conoscevano gli effetti a distanza, che non erano stati fatti gli studi su genotossicità e cancerogenicità. Con le informazioni giuste magari non avreste fatto il farmaco. Non aver avuto quelle comunicazioni vi rende ora soggetti ai danni da Spyke, pieni di ansia e con un disturbo da stress: secondo me ci sono gli estremi per una denuncia.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.