2020-10-01
Da versare ancora 295.000 Cig. E mancano anche i bonus da aprile
L'Inps assicura che sta procedendo alla liquidazione. Le agevolazioni per partite Iva e professionisti erogate solo grazie all'anticipo fornito dalle varie casse di previdenza. Finiti i soldi degli ecobonus per le automobili.La cassa integrazione Covid-19 resta un miraggio per diversi contribuenti italiani. Secondo le ultime stime pubblicate dall'Istituto nazionale di previdenza (Inps) il numero di integrazioni salariali pagate alla data del 29 settembre 2020 risultano essere pari a 12.019.959 su un totale di 12.314.134. Quelle ancora da versare sono dunque 294.184. «Sulla base delle domande regolarmente presentate», si legge nella nota pubblicata dall'Inps, «su un totale di 3.445.782 beneficiari, i lavoratori pagati sono stati 3.425.319, pari al 99,4%. Sono in attesa di essere pagati 20.463 lavoratori sui quali l'Istituto sta concentrando l'attività di liquidazione della prestazione». Scendendo nel dettaglio, secondo i dati Inps, manca il versamento delle integrazioni salariali a 5.318 lavoratori per la cassa ordinaria, a 7.279 per i fondi di solidarietà e a 7.866 per la cassa in deroga. E dunque, si tratta di fare ancora 49.496 pagamenti di cassa ordinaria, 113.198 per i fondi di solidarietà e 131.490 per la cassa in deroga. Sono invece stati già stati erogate le somme a 940.758 beneficiari per la cassa ordinaria, a 1.020.319 per i fondi di solidarietà e 1.464.242 per quella in deroga. Per colmare il gap l'Inps ha inoltre precisato come sta continuando a lavorare per completare l'iter e procedere alla liquidazione delle somme. Il tema della cassa integrazione (Cig) e dei suoi problemi si è però fatto particolarmente sentire negli ultimi giorni soprattutto in relazione alla notizia dell'aumento dello stipendio di Pasquale Tridico, il presidente dell'Istituto nazionale di previdenza, a 150.000 euro. La decisione, sancita da un decreto interministeriale firmato dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha scatenato non poche polemiche. Il premier, Giuseppe Conte, oltre che ringraziare gli imprenditori che hanno anticipato la Cig ha sottolineato come «sono venuto a conoscenza di molti di questi casi. Hanno compiuto un gesto che rende grande la comunità italiana. Ma noi dobbiamo lavorare sino al pagamento dell'ultimo lavoratore». E per quanto riguarda Tridico il premier ha sottolineato come il suo stipendio «è adeguato, ma manca ancora la cassa integrazione. Lavori anche di notte». La Cig non è però l'unica manovra messa in campo dal governo, per contrastare la crisi economica causata dal Covid, che non sta andando particolarmente bene. I vari bonus dati ai professionisti e alle partite Iva nei mesi di lockdown sono stati erogati solo grazie all'anticipo fornito dalle varie casse di previdenza. L'Associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) ha infatti sottolineato come il governo non abbia ancora rimborsato le casse per i bonus anticipati ai loro iscritti nei mesi di aprile e maggio. Al momento le uniche somme che l'esecutivo ha ridato riguardano quanto è stato anticipato per il solo mese di marzo. Secondo il «Rapporto Adepp sul welfare» pubblicato ieri dall'Associazione, le casse di previdenza, sin dai primi di marzo, hanno attivato e implementato misure di welfare ad hoc non solo anticipando e gestendo l'indennità statale pari a 600 euro mensili per il mese di marzo e aprile, e 1.000 euro per il mese di maggio, ma concedendo ulteriori bonus cumulabili con l'indennizzo pubblico, finanziamenti a tasso zero, contributi per i canoni di locazione dello studio professionale e per l'acquisto di beni strumentali, agevolazioni per il credito anche mediante la stipula di nuove convenzioni con banche e assicurazioni. L'Adepp fa sapere che i rimborsi per aprile e maggio devono avvenire entro e non oltre novembre (mese di chiusura dell'anno), motivo per cui se a breve non arriveranno saranno costretti a sollecitare l'esecutivo. Per il momento il governo ha fatto sapere che non ha ancora proceduto al rimborso perché ci sono alcune casse che non hanno presentato il conto di quanto ammonta il gap da saldare. Sempre in tema di bonus, i fondi risultano essere terminati per quanto riguarda l'agevolazione rimpolpata con il decreto Agosto nel caso in cui si acquistasse un veicolo a bassa emissione di categoria M1. I 100 milioni aggiunti dal governo per la fascia 91-110 g/km risultano infatti essere terminati a neanche un mese dal via. Queste risorse servivano (in teoria) a finanziare fino al 31 dicembre 2020 il contributo per l'acquisto dei nuovi veicoli con o senza rottamazione. Peccato che il sito del ministero dello Sviluppo economico riveli come per questo bonus siano rimasti soltanto 500 euro. E infine, il cavallo di battaglia per una mobilità più sostenibile del governo Conte, il bonus monopattini elettrici e bici è arrivato. A inizio settembre il governo è riuscito a trovare una quadra e dal prossimo 4 novembre sarà possibile richiedere il rimborso per la spesa sostenuta.