2023-06-28
        Dalla Cina rimpatriata tra compagni. Schlein: «Pechino acceleri su Putin»
    
 Liu Jianchao e Massimo D'Alema
    
Liu Jianchao, direttore del dipartimento relazioni internazionali del Pcc, va prima da Massimo D’Alema.Tutti alla corte del Dragone. La visita a Roma di Liu Jianchao, direttore del dipartimento per le relazioni internazionali del Partito comunista cinese, è stata un successo dal punto di vista di Pechino. Il pezzo grosso del Pcc, l’uomo che per conto di esso tesse le relazioni con i partiti politici stranieri, ha iniziato la sua visita in Italia da Milano, dove il 25 giugno ha tenuto un colloquio a porte chiuse di oltre due ore con i vertici della Fondazione Italia Cina. Ad accoglierlo a Palazzo Clerici, il presidente della fondazione, Mario Boselli; il direttore generale, Marco Bettin; il vicepresidente esecutivo, Riccardo Monti; e la vicepresidente, Diana Bracco. Il giorno dopo, ovvero lunedì, il tour è continuato a Roma. Altro giro e altra fondazione. Quella degli Italianieuropei di Massimo D’Alema che ha fatto incontrare Liu con i rappresentanti dei centri studi italiani proprio nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni si sentiva al telefono con Joe Biden. Seduti in prima fila anche Giulio Tremonti, deputato di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Esteri della Camera, e Lucio Caracciolo, direttore di Limes. Il rappresentante cinese «ha espresso le sue opinioni sui rapporti tra la Cina e il Vaticano, nonché sulla questione taiwanese», recita una nota del Pcc. Aggiungendo che dopo Liu ha incontrato, tra gli altri, anche il segretario generale del Partito della rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, e il segretario generale del Partito comunista, Alberto Lombardo.Poteva mancare una stretta di mano con Elly Schlein? No, e infatti ieri ecco il turno della segretaria del Pd. Alla corte di Liu sono arrivati anche il responsabile Esteri dem, Peppe Provenzano, e i capigruppo nelle commissioni Esteri di Camera e Senato, Enzo Amendola e Alessandro Alfieri. Al centro del confronto - informa sempre una nota del Partito democratico - le sfide del multilateralismo e della transizione ecologica. Durante il colloquio, viene aggiunto, Schlein ha esposto le posizioni del Pd sulla tutela dei diritti umani e sulla guerra in Ucraina, auspicando un ruolo della Cina nei confronti della Russia per porre fine all’invasione, e sulla necessità di una cornice strategica europea alle relazioni economiche e istituzionali con la Repubblica popolare cinese. Dopo Schlein, è stata la volta di un incontro istituzionale a Palazzo Giustiniani tra Liu e il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Dettaglio non irrilevante considerando che il governo Meloni deve decidere cosa fare sulla Belt and road initiative firmata nel 2019 dal governo gialloverde di Giuseppe Conte e lasciata in sospeso da Mario Draghi. L’accordo, ricordiamolo, scade a marzo 2024 ma si rinnova automaticamente alla fine di quest’anno a meno che una delle due parti non comunichi un passo indietro. Roma ha quindi tempo fino a dicembre per decidere. E Pechino per fare pressioni stringendo mani e tenendo discorsi su invito di fondazioni ed ex premier.
        Il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo (Imagoeconomica)
    
Una nave incagliata, un uomo solo, appeso a una fune ad affrontare vento, mare e naufraghi. Ecco la storia del sergente Smith, eroe del soccorso.