2023-10-04
Il capo dei rettori travolto dai rimborsi e dalle gare di ippica
Salvatore Cuzzocrea (Imagoeconomica)
Salvatore Cuzzocrea fallisce il blitz per la proroga. Esposto su 2,2 milioni in note spese. Due di esse in concomitanza con corse di cavallo.Lo stallo per le elezioni del nuovo rettore dell’Università di Messina potrebbe essere arrivato ad una svolta. Nei giorni scorsi infatti è andato in pensione l’ormai ex decano Letterio Bonina, che nei mesi scorsi aveva tentato più volte di indire le votazioni, scontrandosi ogni volta con lettere di diniego del decreto di indizione delle elezioni, firmate dal direttore generale dell’Ateneo, Francesco Bonanno. A partire dal 18 ottobre il successore di Bonina potrà indire le elezioni, che probabilmente si svolgeranno poco prima di Natale, dando anche il via alla nomina di un nuovo presidente della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane. Da dicembre 2022, infatti, la Crui è presieduta dal rettore di Messina, Salvatore Cuzzocrea, che in caso di proroga del mandato ai vertici dell’ateneo sarebbe potuto rimanere a capo della Conferenza. L’ipotesi di proroga in tempo utile è stata però sostanzialmente esclusa dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini, dando di fatto il via libera a una doppia successione. Intanto il clima all’interno dell’ateneo è sempre più incandescente. Paolo Todaro, componente del Senato accademico, ha inviato al collegio dei revisori dei Conti, al direttore generale dell’Ateneo e, per conoscenza, al ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e a quello dell’Università una lettera con oggetto: «Richiesta verifica sui rimborsi milionari, pari a 2.217.844, effettuati a beneficio del rettore Salvatore Cuzzocrea nel periodo 2019-2023». «Negli anni del suo rettorato», ricostruisce Todaro, «la dinamica dei rimborsi ha avuto un crescendo sistematico: da 157.327 euro nel 2019 - corrispondenti a una media di 13.110,58 euro di rimborsi al mese - fino ad arrivare nel 2022 alla cifra di 828.465 euro - corrispondente a una media di 69.038,75 euro di rimborsi al mese». Poi l’affondo: «I rimborsi milionari riguardano spese fatte dal professore Cuzzocrea per una molteplicità di acquisti: materiali per attività di ricerca e di laboratorio; giornali e riviste; manutenzione ordinaria e riparazioni di attrezzature; carta, cancelleria e stampati; missioni e trasferte; servizi di rappresentanza; quote di associazioni e altro ancora tra cui «servizi non altrimenti classificabili» che potrebbero rappresentare qualsiasi tipologia di spesa. Tra queste voci quella che assorbe la parte più significativa delle risorse è relativa ai materiali per attività di ricerca e di laboratorio che, durante tutto il periodo 2019-2023, assomma pagamenti complessivi pari a 1.544.981 euro, equivalente al 70% dei rimborsi totali effettuati a vantaggio del professore Cuzzocrea». Il rettore, in una replica pubblicata dalla stampa locale, si è difeso così: «Sono fondi per la ricerca scientifica. L’entità dei rimborsi è legata all’entità della ricerca: 261 pubblicazioni in cinque anni, oltre 20 professori, altrettanti dottorandi e assegnisti nel gruppo. Tutte attività accertate e rendicontate, rimborsate non con fondi dell’Ateneo ma in conto terzi per la ricerca. Cioè attraverso privati che finanziano l’attività di ricerca svolta come docente, e non come rettore». Risposta che non ha evitato che la querelle sui rimborsi sfociasse in un esposto alla Procura di Messina, alla Corte dei conti e all’Anac. Dalla documentazione relativa ai rimborsi del rettore, che La Verità ha avuto modo di visionare, oltre alle meritorie spese per la ricerca emergono due trasferte che si incrociano pericolosamente con impegni personali di Cuzzocrea. Dal giornale di cassa del Dipartimento Chibiofarm dell’ateneo emergono infatti due rimborsi relativi ad un soggiorno a Roma tra giovedì 25 e domenica 28 maggio 2023. L’importo complessivo dei rimborsi di 2.408 euro, di cui 390 per «spese di rappresentanza» e di 2.018 euro per spese di «pernottamenti». Non è noto quali fossero gli impegni istituzionali che hanno portato il rettore dell’ateneo di Messina in trasferta nella Capitale. Ma è invece di pubblico dominio, con tanto di foto, che negli stessi giorni Cuzzocrea, evidentemente provetto cavallerizzo, ha partecipato all’evento equestre internazionale che si è svolto, come ogni anno, a Roma in Piazza di Siena a Villa Borghese. Secondo le classifiche ufficiali dell’evento, il 25 maggio Cuzzocrea partecipa a due competizioni, in sella a due diversi cavalli. Il giorno successivo il rettore scende in pista tre volte, cavalcando gli stessi due cavalli del giorno precedente. Anche il 27 maggio Cuzzocrea partecipa ad altre due esibizioni. Nelle scorse settimane un altro evento ippico si è incrociato con una trasferta istituzionale di Cuzzocrea. Nella documentazione che La Verità ha visionato emerge infatti un altro rimborso per «missione» indicato con «Epitech 2023» (nome che rimanda a una società di farmacologia biologica) relativo ad un soggiorno a Taranto e Bari tra sabato 16 e domenica 17 settembre 2023 per un importo complessivo di 1.027 euro. Negli stessi giorni, Cuzzocrea partecipa ancora una volta ad un concorso ippico, la Coppa due mari, organizzata dall’Horse club terra jonica. Il rettore è sceso in pista la prima volta il 15 settembre (il giorno prima dell’inizio della trasferta) sul percorso allestito dagli organizzatori a San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto, a pochi chilometri dal capoluogo. Sul portale internet equiresults.com Cuzzocrea risulta aver cavalcato Lawinium anche il 16 e il 17 settembre, giorni in cui, come detto, secondo il riepilogo del rimborso erogato dall’Università di Messina, si sarebbe trovato in trasferta a Taranto e Bari, distante però 110 chilometri dal luogo della manifestazione.
Xi Jinping e Donald Trump (Ansa)