Sulle mele si potrebbe scrive un trattato di storia, botanica, medicina, gastronomia. Ab ovo ad mala, dall’uovo alle mele era il motto dei romani a tavola, una mela al giorno toglie il medico di torno recita l’antico adagio che ha molto fondamento perché la mela (vi siete mai chiesti perché si chiama così? Viene dalla radice indoeuropea mal che vuol dire dolce, morbido il che significa che questa rosacea sta con noi da illo tempore) ricca di acqua, carboidrati semplici, pectina e vitamina. Davvero un toccasana. In cucina consente ottime e rapidissime preparazioni. Eccone una per voi.
Sulle mele si potrebbe scrive un trattato di storia, botanica, medicina, gastronomia. Ab ovo ad mala, dall’uovo alle mele era il motto dei romani a tavola, una mela al giorno toglie il medico di torno recita l’antico adagio che ha molto fondamento perché la mela (vi siete mai chiesti perché si chiama così? Viene dalla radice indoeuropea mal che vuol dire dolce, morbido il che significa che questa rosacea sta con noi da illo tempore) ricca di acqua, carboidrati semplici, pectina e vitamina. Davvero un toccasana. In cucina consente ottime e rapidissime preparazioni. Eccone una per voi.Ingredienti – 6 mele sode (noi abbiamo scelto quelle di montagna di Camerino), 100 gr di farina 00, 80 gr di zucchero semolato, 40 ml di olio di semi di girasole alto oleico, 120 ml di latte, 2 uova, un limone non trattato, una bustina di lievito per dolci, tre cucchiai di zucchero a velo, mezzo bicchierino di liquore alla mela (facoltativo), 4 o 5 noci sgusciate (facoltative)Procedimento – Sbucciate e private del torsolo le mele, affettatele finemente con una mandolina. Sbattete le uova e aggiungete l’olio e il latte mescolando bene. Ora in una grande ciotola riunite tutte le polveri, zucchero a velo escluso. Mescolate bene poi incorporate i liquidi e infine le fettine di mela che avrete aromatizzato con il liquore alla mela (così evitate anche che si si ossidino). Se volete tritate finemente le noci e aggiungetele all’impasto. Sistemate l’impasto in uno stampo da plumcake, fate un’abbondante grattugiata di scorza di limone e infornate a forno statico a 190 gradi (180 se ventilato) per circa 20 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire, spolverate con lo zucchero a velo e servite.Come fa divertire i bambini – Fate mescolare a loro l’impasto con le fettine di mela.Abbinamento – Abbiamo scelto un Ramandolo (uva Verduzzo) dei Colli Orientali del Friuli, impeccabile sempre dalle stesse vigne un Picolit oppure uno Zibibbo (Moscato passito) di Pantelleria.
Ansa
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