Nostalgia del mare? Anche. Mentre l’inverno sta per bussare alle porte dei nostri giorni abbiamo pensato di tornare al ricordo del sole con un piatto di assoluta derivazione dai pescatori maremmani. È una pasta e ceci – ottima fonte di proteine, di sali minerali, il legume più antico insieme alla lenticchia della nostra dieta – confortata da un po’ di pescato.
Nostalgia del mare? Anche. Mentre l’inverno sta per bussare alle porte dei nostri giorni abbiamo pensato di tornare al ricordo del sole con un piatto di assoluta derivazione dai pescatori maremmani. È una pasta e ceci – ottima fonte di proteine, di sali minerali, il legume più antico insieme alla lenticchia della nostra dieta – confortata da un po’ di pescato. Abbiamo scelto calamari e mazzancolle pensando che potrebbe essere un ottimo primo piatto per il cenone della vigilia del prossimo Natale in modo da renderlo un po’ più ricco, ma si può fare anche con le vongole o il baccalà. In cucina dunque. Ingredienti - 300 grammi di calamari freschissimi e di taglia media, 12 mazzancolle, 300 grammi di ceci (noi abbiamo usato quelli pre-lessati altrimenti metteteli a bagno per una notte in acqua tiepida) 360 grammi di mezze maniche o altro formato di pasta di semola di grano duro italiano, uno o due spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, un mezzo peperoncino (se piace, noi abbiamo usato sale dolce di Cervia aromatizzato al diavolicchio!) 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale q.b. Preparazione - Mondate i calamari e riduceteli a listarelle, liberate le mazzancolle dal carapace, togliete il filetto nero dell’intestino. Mettete sul fuoco una pentola con l’acqua per cuocere la pasta. Quando bolle salate l’acqua. Fate scaldare in una capace padella l’olio extravergine di oliva con l’aglio in camicia, ma schiacciato e il peperoncino. Appena prende colore aggiungete i calamari e i ceci e fate andare a fuoco dolce. Lessate la pasta. Durante la cottura delle mezze maniche (o di altro formato) aggiungete in padella anche le mazzancolle (se volete potete anche ridurle a cubetti, ma a noi piacciono intere) e sempre a fuoco dolce andate a cottura aggiustando di sale in parallelo con la cottura della pasta. Nel frattempo tritate finemente il prezzemolo. Scolate la pasta, eliminate dal sugo l’aglio e il peperoncino, saltate la pasta in padella con i ceci e il pescato e spolverizzate con il prezzemolo. Se serve fate un giro d’olio extravergine a crudo. Come far divertire i bambini - Fate “sbucciare” a loro le mazzancolle, acquisteranno abilità manuale. Abbinamento - Con questo piatto perfetto il Vermentino di Maremma, di Gallura o del Sulcis. Ottimo anche il Pigato Ligure o volendo anche i bianchi marchigiani.
Automobili Byd (Ansa)
La società cinese ha selezionato 85 ditte dell’indotto automobilistico mollate dall’ex Fiat. Rendere profittevole l’elettrico anche qui, quindi, è possibile... per chi sa e vuole farlo.
Byd si sta prendendo tutti i fornitori italiani che Stellantis ha lasciato a piedi. Verrebbe da pensare, allora, che il modo per rendere profittevole l’auto elettrica in Italia esiste e forse il gruppo guidato dall’ad Antonio Filosa non ha saputo coglierne le opportunità.
La gentrificazione - cioè l’esproprio degli spazi identitari, relazionali e storici - quelli che Marc Augé ci consegna come i luoghi in opposizione ai non luoghi ha fatto sì che i ristoranti assumano sempre di più desolatamente le sembianze dello spaccio di calorie non obbedendo più a quella cucina urbana che è stata grandissima anche nelle case borghesi dall’Artusi in avanti.
Il miliardario cambia idea, niente catastrofe climatica. Apre il circo della COP30. Cina, sale il prezzo del carbone. Russia e Turchia in trattativa sul gas.
Allarme Coldiretti: «Il porto di Rotterdam è un colabrodo, il 97% dei prodotti non subisce esami». Il ministro incalza Bruxelles.
In ballo ci sono malcontati 700 miliardi di euro, quasi un terzo del Pil generato dall’agroalimentare, oltre che la salute, eppure l’Europa non protegge i campi. Perciò l’Italia si candida a sentinella della qualità e della salubrità delle merci che arrivano dall’estero. Francesco Lollobrigida annuncia: «Chiederemo che venga assegnata all’Italia l’autorità doganale europea». È la risposta all’allarme lanciato dalla Codiretti nella sua tre giorni di Bologna. Ha ammonito il presidente Ettore Prandini: «Con 97 prodotti alimentari stranieri su 100 che entrano nell’Ue senza alcun controllo, approfittando di porti “colabrodo” come Rotterdam, serve un sistema realmente efficace di controlli alle frontiere per tutelare la salute dei cittadini e difendere le imprese agroalimentari dalla concorrenza sleale che mette a rischio i nostri record».






