Volete stupire i vostri amici vegetariani che sono arrivati all’improvviso? Volete indurre i bambini a consumare un po’ di verdura in modo molto appetitoso? Avete già nostalgia dei profumi dell’estate? Allora armatevi di dieci minuti, non di più, del vostro tempo e date luogo a questo sfizio gastronomico che vi farà fare con poca spesa e grande resa un successo garantito! Protagonisti com’è d’obbligo sono i nostri amici pomodori!
Volete stupire i vostri amici vegetariani che sono arrivati all’improvviso? Volete indurre i bambini a consumare un po’ di verdura in modo molto appetitoso? Avete già nostalgia dei profumi dell’estate? Allora armatevi di dieci minuti, non di più, del vostro tempo e date luogo a questo sfizio gastronomico che vi farà fare con poca spesa e grande resa un successo garantito! Protagonisti com’è d’obbligo sono i nostri amici pomodori!Ingredienti – 6/8 pomodori ben maturi, ma ancora sodi, una cipolla rossa di generose dimensioni, 150 gr di farina doppio zero, alcune foglie di menta fresca (o se preferite basilico anche se in frittura tende a diventare amaro), origano fresco o essiccato, sale, pepe q.b. 750 cc di olio per friggere (noi usiamo olio di girasole alto oleico).Procedimento – Sminuzzate i pomodori a coltello come se doveste fare una tartare. Se volete potete, una volta sminuzzati i pomodori, metterli a scolare in un colino con un recipiente sotto per recuperare il succo che potrebbe farvi comodo se l’impasto risulta troppo asciutto o che potete usare per altre preparazioni oppure ve lo bevete con due gocce di tabasco, succo di limonee un pizzico di sale e stavolta sì una fogliolina di basilico. Dipende molto dalla polpa dei pomodori che state utilizzando e dal loro grado di maturazione. Fatta questa operazione sminuzzate la cipolla non troppo finemente. In una ciotola impastate con la farina la tartare di pomodori, la cipolla, la menta che avrete sminuzzato, l’origano e aggiustate di sale e di pepe. Qualora l’impasto fosse un po’ slegato (ma non accadrà perché l’umidità residua dei pomodori basta e avanza a dare tensione al composto ) aggiungete un cucchiaio o due del succo di pomodoro che avevate tenuto da parte. Impastate ben bene. Fate scaldare in una padella l’olio per frittura, fate la prova stecchino (immergendolo nel grasso dovreste vedere formarsi delle bollicine attorno al legnetto) per vedere se la temperatura è giusta poi con l’aiuto di un cucchiaio prendete un po’ d’impasto alla volta, fate una quenelle e friggete fin quando la frittella non è ben dorata. Scolate dal grasso e servite aggiustando ancora con un pizzico di sale. Se volete potete accompagnare o con maionese o con una salsa allo yogurt.Come far divertire i bambini – Date a loro il compito di fare l’impasto.Abbinamento – Abbiamo scelto uno spumante molto particolare a base di Torbato di Alghero. Ci sta benissimo un Franciacorta Saten a base di Chardonnay, oppure un ottimo Cartizze.
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».






