Stiamo facendo il tifo per la primavera sperando che si decida finalmente a regalarci temperature miti e buon sole, e quasi come fosse un rito propiziatorio abbiamo pensato a una ricetta che mette al centro quanto di più mediterraneo ci sia: la mozzarella di bufala, l'olio extravergine di oliva, il basilico e i frutti del sole, i pomodori.
Stiamo facendo il tifo per la primavera sperando che si decida finalmente a regalarci temperature miti e buon sole, e quasi come fosse un rito propiziatorio abbiamo pensato a una ricetta che mette al centro quanto di più mediterraneo ci sia: la mozzarella di bufala, l'olio extravergine di oliva, il basilico e i frutti del sole, i pomodori. Sul pomodoro si potrebbe scrivere un trattato di storia gastronomica, dell'economia e del costume. Quando arrivarono portati da Cortez in Europa dal centro America nessuno voleva mangiarli, la nobiltà li usava come pianta ornamentale. È un po' il destino di tutte le solanacee (pensate alla melanzana che si chiama cosi da mela insana) d'esser sospettate. Poi siccome la fame può regolarmente più dell'onor e del sospetto gli scaricatori del porto di Napoli cominciarono a mangiare i pomi doro (che erano gialli quando arrivarono, sono diventati rossi in seguito) soprattutto fritti i pregiudizi gastronomici in parte caddero tant'è che Antonio Latini (cuoco e maestro di casa marchigiano alla corte del viceré di Napoli) nel suo "Scalco alla moderna" che è una summa della cucina fin lì agita quasi alla fine del 600 codifica una prima ricetta con i pomi d'oro. Ma bisognerà aspettare un altro secolo e mezzo prima che Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino nel suo Cucina teorico pratica codifichi il primo piatto di "vermicelli al pomodoro". Ebbene noi per la nostra preparazione ci siamo ispirati al Cilento. Da lì viene un' innovazione assoluta (non è ancora in commercio): quella della mozzarella di bufala (il Cilento da Battipaglia ad Ascea è la patria di questa buonissima e preziosa pasta filata) con un cuore liquido di extravergine di oliva estratto da quella eccezionale oliva che è la Pisciottana. Ora andiamo in cucina. Ingredienti - 200 grammi di pomodori ciliegini rossi, 200 grammi di ciliegini gialli, 200 grammi di pomodori datterini rossi, 200 grammi di pomodori Plum, 4 spicchi d'aglio, un mazzetto di foglie di basilico, 150 grammi di olio extravergine di oliva, 4 fette di pane raffermo meglio se di semola, 2 mozzarelle di bufala di 250 grammi l'una, sale e pepe q.b. Procedimento - Lavate bene tutti i pomodori, prendete i ciliegini gialli tagliateli a metà e sistemateli in una pirofila condendo con sale, pepe ed extravergine e qualche foglia spezzettata di basilico. Mettete in forno a 200 gradi per circa 25 minuti. Nel frattempo dividete tutti gli altri pomodori a metà. Scaldate almeno 6 cucciai di olio extravergine di oliva in una padella dove farete rinvenire fino al color dorato quattro spicchi di aglio in camicia. Eliminate l'aglio e ora saltate in padella i pomodori, prima a fiamma vivace per un paio di minuti poi abbassate la fiamma e incoperchiate. Fate cuocere per circa un quarto d'ora. Aggiustate di sale e di pepe. Ora con il mixer a immersione riducete questi pomodori a crema. Nel frattempo tostate le quattro fette di pane sistemandole in forno durante gli ultimi cinque minuti di cottura dei pomodorini ciliegini gialli. Fate a pezzetti grossolani altre foglie di basilico. In un piatto fondo (operazione che ripeterete per tutte e quattro le porzioni) fate colare la crema di pomodoro passandola al colino cinese in modo da eliminare i semi e i residui delle bucce. Tagliate a metà le mozzarelle e componente il piatto, mettendo al fondo la crema di pomodori poi sistemandovi la mozzarella, i ciliegini gialli a corona e la fetta di pane abbrustolita completando con un generoso giro di olio extravergine. Come far divertire i bambini - Fate fare a loro la guarnizione del piatto con i ciliegini gialli. Si sentiranno artisti! Abbinamento - Comincia la stagione dei rosati. Meglio con questo piatto non usare le bollicine, c'è già l'acidità del pomodoro. Noi abbiamo scelto un rosato abruzzese da Merlot vinificato a lacrima, ma la "carta" dei grandi rosati in Italia è immensa e sono tutti ottimi; da quelli del Salento al Bardolino o al Valtenesi gardesani, ai siciliani da Nero d'Avola o da Frappato. Hanno tutti profumo di Primavera come il nostro piatto.
Massimo Doris (Imagoeconomica)
Secondo la sinistra, Tajani sarebbe contrario alla tassa sulle banche perché Fininvest detiene il 30% del capitale della società. Ma Doris attacca: «Le critiche? Ridicole». Intanto l’utile netto cresce dell’8% nei primi nove mesi, si va verso un 2025 da record.
Nessun cortocircuito tra Forza Italia e Banca Mediolanum a proposito della tassa sugli extraprofitti. Massimo Doris, amministratore delegato del gruppo, coglie l’occasione dei conti al 30 settembre per fare chiarezza. «Le critiche sono ridicole», dice, parlando più ai mercati che alla politica. Seguendo l’esempio del padre Ennio si tiene lontano dal teatrino romano. Spiega: «L’anno scorso abbiamo pagato circa 740 milioni di dividendi complessivi, e Fininvest ha portato a casa quasi 240 milioni. Forza Italia terrebbe in piedi la polemica solo per evitare che la famiglia Berlusconi incassi qualche milione in meno? Ho qualche dubbio».
Giovanni Pitruzzella (Ansa)
Il giudice della Consulta Giovanni Pitruzzella: «Non c’è un popolo europeo: la politica democratica resta ancorata alla dimensione nazionale. L’Unione deve prendere sul serio i problemi urgenti, anche quando urtano il pensiero dominante».
Due anni fa il professor Giovanni Pitruzzella, già presidente dell’Autorià garante della concorrenza e del mercato e membro della Corte di giustizia dell’Unione europea, è stato designato giudice della Corte costituzionale dal presidente della Repubblica. Ha accettato questo lungo colloquio con La Verità a margine di una lezione tenuta al convegno annuale dell’Associazione italiana dei costituzionalisti, dal titolo «Il problema della democrazia europea».
Ansa
Maurizio Marrone, assessore alla casa della Regione Piemonte in quota Fdi, ricorda che esiste una legge a tutela degli italiani nei bandi. Ma Avs la vuole disapplicare.
In Italia non è possibile dare più case agli italiani. Non appena qualcuno prova a farlo, subito si scatena una opposizione feroce, politici, avvocati, attivisti e media si mobilitano gridando alla discriminazione. Decisamente emblematico quello che sta avvenendo in Piemonte in queste ore. Una donna algerina sposata con un italiano si è vista negare una casa popolare perché non ha un lavoro regolare. Supportata dall’Asgi, associazione di avvocati di area sorosiana sempre in prima fila nelle battaglie pro immigrazione, la donna si è rivolta al tribunale di Torino che la ha dato ragione disapplicando la legge e ridandole la casa. Ora la palla passa alla Corte costituzionale, che dovrà decidere sulla legittimità delle norme abitative piemontesi.
Henry Winkler (Getty Images)
In onda dal 9 novembre su History Channel, la serie condotta da Henry Winkler riscopre con ironia le stranezze e gli errori del passato: giochi pericolosi, pubblicità assurde e invenzioni folli che mostrano quanto poco, in fondo, l’uomo sia cambiato.
Il tono è lontano da quello accademico che, di norma, definisce il documentario. Non perché manchi una parte di divulgazione o il tentativo di informare chi stia seduto a guardare, ma perché Una storia pericolosa (in onda dalle 21.30 di domenica 9 novembre su History Channel, ai canali 118 e 409 di Sky) riesce a trovare una sua leggerezza: un'ironia sottile, che permetta di guardare al passato senza eccessivo spirito critico, solo con lo sguardo e il disincanto di chi, oggi, abbia consapevolezze che all'epoca non potevano esistere.







