2024-04-19
Crolla l’elettrico, sprint delle ibride. Case d’auto cinesi non aiutano l’Italia
Gli ultimi numeri dicono che in Europa, ma soprattutto da noi (-34%), le vetture a batteria non attecchiscono. Più che portare un produttore di Pechino servirebbero i coreani o i giapponesi, molto più forti nel plug-in.Il mercato delle auto frena in tutta l’Europa Occidentale (Ue più Efta più Regno Unito) ma attenzione: le ibride accelerano, le elettriche finiscono in panne. I dati arrivano dall’Acea, l’associazione dei costruttori europei: le immatricolazioni nel mese sono state 1.383.410, in calo del 2,8% rispetto a marzo 2023. La concomitanza con le festività pasquali ha influito negativamente sulle vendite del mese scorso nella maggior parte dei mercati dell’Ue, compresi i quattro più grandi, ovvero Germania (-6,2%), Spagna (-4,7%), Italia (-3,7%) e Francia (-1,5%). Nei primi tre mesi dell’anno sono state comunque vendute in tutto 3.395.049 auto, il 4,9% in più dello stesso periodo dell’anno scorso. Quanto alle singole case, Volkswagen ha registrato un calo delle vendite del 9% a 251.000 e della quota di mercato al 24,3%; Stellantis una flessione del 12,6% a 189.000 unità con una quota di mercato del 18,3%. Secondo il Centro Studi Promotor, «la ripresa del mercato delle auto nell’area, iniziata in agosto 2022, dopo un primo calo nel dicembre scorso (-3,8%) e un recupero in gennaio e febbraio di quest’anno», spiega, «si è quindi interrotta nel mese scorso. Le cause della frenata di marzo, che tra l’altro ha interessato quattro dei cinque maggiori mercati europei e cioè quello tedesco (-6,2%), quello spagnolo (-4,7%), quello italiano (-3,7%) e quello francese (-1,5%), vengono indicate dai principali commentatori nella debolezza della domanda dei privati, che appaiono fortemente penalizzati dagli aumenti di prezzi degli ultimi anni, ma anche nella frenata nelle immatricolazioni di autovetture elettriche».Il dato più interessante, ma non sorprendente per chi legge questo giornale, è proprio quello relativo alla fonte di alimentazione. Sempre a marzo le immatricolazioni di auto elettriche a batteria sono diminuite dell’11,3% a 134.397 unità. Di conseguenza, la loro quota di mercato si è ridotta dal 13,9% del marzo 2023 al 13% di marzo 2024, mentre quella delle ibride è salita dal 24,4% al 29%. Benzina e diesel hanno conquistato meno della metà del mercato al 47,8%, contro il 51,8% di marzo 2023. Le auto ibride-elettriche si sono dunque distinte, registrando un aumento delle immatricolazioni del 12,6% a marzo, nonostante il calo generale del mercato. Francia e Italia, due dei tre maggiori mercati Hev (ibrido), hanno registrato aumenti significativi, rispettivamente del 29,6% e dell’8,3 per cento. Il mercato dell’auto elettrica (Bev) appare sempre più fortemente condizionato dalla presenza di incentivi all’acquisto, anche se incominciano a manifestarsi perplessità a livello del pubblico sulla opportunità delle scelte politiche dell’Ue e del Regno Unito sulla transizione energetica nel settore della mobilità e ciò anche perché nel resto del mondo si prevedono incentivi all’elettrico, ma non la messa la bando dei motori a combustione interna. Per quanto riguarda in particolare l’Italia, Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sostiene che «sulla domanda sta influendo certamente l’attesa dei nuovi incentivi ripetutamente annunciati dal governo, ma non ancora operativi. E in ogni caso forti perplessità stanno emergendo sulla tenuta delle quotazioni delle auto elettriche usate, che non beneficiano di incentivi. A ciò si aggiunge il fatto che l’auto elettrica «per il suo costo elevato, senza incentivi generosi al momento non è alla portata della maggioranza degli italiani». Nel frattempo, cresce l’ibrido. E questo ci porta a fare una riflessione sull’Italia. Perché la strategia del gruppo Stellantis sembra essere tesa rifilare al nostro Paese i modelli elettrici e spingere sull’ibrido oltreconfine. Il problema è che, come avevano già dimostrato i dati sugli incentivi (a ruba per le auto tradizionali, fermi quelli per le elettriche), questo si tradurrà in meno vendite, meno numeri e tanta cassaintegrazione. La Francia, al contrario, vuole il cuore della produzione e quindi l’occupazione. Ecco perché il governo e il ministero del made in Italy dovrebbe prendere atto che l’elettrico agli italiani non piace (-34% sul marzo 2023) e non è che se si sostituisce Stellantis con i cinese di Chery o Dongfeng aumenterà la produzione. Sarebbe forse più opportuno seguire la strada dell’ibrido (che anche i sindacati chiedono di portarlo a Mirafiori). Coinvolgendo più che le case cinesi, quelle coreane o giapponesi più forti sul plug-in, come Kia o Toyota.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.