2025-06-04
Beffa ai russi pure in Crimea. Gelo del Cremlino sul vertice tra Zelensky, Trump e Putin
Colpito il ponte di Kerch con bombe sottomarine. La Casa Bianca: «Noi ignari del raid in Siberia». Gli invasori frenano sui negoziati: «Sbagliato aspettarsi una svolta rapida».L’incontro tra Vladimir Putin, Volodymyr Zelensky e Donald Trump dovrà attendere. A frenare sulla possibilità dell’atteso vertice a tre è Mosca, dopo che il presidente americano aveva dato la sua disponibilità. «Francamente è improbabile che ciò accada nel prossimo futuro», ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, spiegando che «il presidente Putin ha ripetutamente sottolineato la sua disponibilità a contatti al massimo livello», che però devono avvenire solo dopo lo sviluppo di «accordi» a «livello tecnico, a livello di esperti». Il niet russo arriva all’indomani del secondo ciclo di colloqui tra Kiev e Mosca, che ha prodotto scarsi risultati. A fare chiarezza è stato sempre Peskov, che ha sottolineato come sia prematuro «aspettarsi decisioni e progressi immediati sui negoziati», visto che «la questione del regolamento è estremamente complessa e comprende un gran numero di sfumature». La portavoce della Casa Bianca, comunque, ieri ha fatto sapere che il presidente Usa «resta positivo» sull’esito delle trattative. Con il memorandum russo proposto alla controparte ucraina «finalizzato a eliminare le cause profonde di questo conflitto e a procedere verso una traiettoria di regolamentazione sostenibile», il portavoce del Cremlino ha ribadito: «Ci aspettiamo una reazione al memorandum» da parte di Kiev. Ma la proposta russa è orientata sempre a «una rapida vittoria» e alla «completa distruzione del regime neonazista», ha affermato l’ex presidente russo e attuale vice segretario del consiglio di Sicurezza, Dmitry Medvedev, rifuggendo dall’ipotesi di raggiungere «una pace di compromesso. Senza sorprese, il memorandum non è stato ben accolto da Bruxelles: «Le richieste della Russia evidenziano il suo rifiuto a negoziare la pace in buona fede», ha sostenuto la portavoce della Commissione Ue per gli Affari esteri, Anitta Hipper.Tra l’altro, la richiesta del Cremlino, inclusa nel memorandum, che Kiev abbandoni l’adesione alla Nato, continua a non far presa sul leader gialloblù. Zelensky ha infatti annunciato che l’Ucraina è stata invitata al vertice Nato all’Aja a fine giugno. Ci sarà anche Trump, nonostante l’insofferenza verso gli alleati europei. E mentre la Russia attende risposte sulla bozza da parte di Kiev, il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, è arrivato a Washington insieme al vice primo ministro, Yulia Svyrydenko, per incontrare l’inviato speciale di Trump, Keith Kellogg. Si è discusso «della situazione in prima linea, dei risultati degli incontri di Istanbul, dell’importanza di inasprire le sanzioni contro la Russia e di fornire assistenza alla difesa all’Ucraina», ma anche «della questione dei bambini» ucraini «rapiti dalla Russia», ha detto Yermak.Sul teatro di guerra, gli Stati Uniti si aspettano «una rappresaglia significativa» da parte di Mosca in seguito agli attacchi ucraini dello scorso weekend. Oltretutto, nemmeno Trump era stato informato del raid di Kiev contro i bombardieri russi in Siberia. Stando a quanto riportato dal New York Times, secondo l’intelligence statunitense, Mosca potrebbe prendere come bersaglio la rete energetica o lanciare droni contro i civili, ma anche usare missili balistici a medio raggio. La conferma è arrivata anche dallo stesso Medvedev, che ha sottolineato quanto «la punizione sia inevitabile». E ha avvertito: «Tutto ciò che deve essere fatto saltare in aria verrà fatto saltare in aria e coloro che devono essere eliminati lo saranno». Riguardo alle esplosioni sui ponti ferroviari nelle regioni di Bryansk e Kursk lo scorso fine settimana, Mosca li ha definiti «attacchi terroristici», accusando l’Ucraina di essere responsabile. Le deflagrazioni avevano fatto deragliare un treno passeggeri, provocando la morte di sette persone. Il comitato investigativo russo ha commentato su Telegram: «I terroristi, agendo su ordine del regime di Kiev, hanno pianificato tutto con la massima precisione in modo che centinaia di civili innocenti finissero sotto i loro attacchi». I colloqui di lunedì non hanno nemmeno rallentato le rispettive operazioni militari nella giornata di ieri. L’Ucraina ha colpito con degli esplosivi sott’acqua il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea, usando 1.100 chili di tritolo e causandone la chiusura temporanea. Tra le ipotesi della Bbc, che l’Ucraina abbia utilizzato il C-4, l’esplosivo plastico fornito da Washington ininterrottamente negli ultimi tre anni.«L’operazione è durata diversi mesi. Gli agenti del servizio di sicurezza ucraino (Sbu) hanno piazzato delle mine nelle fondamenta di questa struttura illegale», spiega una nota. Il capo dell’Sbu, Vasil Maliuk, ha sottolineato che «il ponte di Crimea è un obiettivo assolutamente legittimo» in quanto usato come «arteria logistica per il rifornimento» alle truppe russe. E non è la prima volta che Kiev colpisce questo target, visto che il ponte era già stato bersagliato nell’ottobre del 2022 e nel luglio del 2023. Sebbene non ci sia ancora la conferma da parte di Kiev, sono 700.000 le persone rimaste senza corrente elettrica nelle regioni ucraine occupate di Kherson e Zaporizhzhia. I raid ucraini avrebbero infatti colpito le sottostazioni elettriche controllate dalla Russia, stando a quanto hanno comunicato le autorità filorusse locali. Dall’altra parte della barricata, un raid russo ha colpito il centro di Sumy e il ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista del villaggio di Andreyevka, situato nella stessa regione. La reazione di Zelensky è arrivata su X: «I russi hanno colpito in modo crudele Sumy. Un attacco assolutamente consapevole contro i civili».
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