2024-08-18
Lungo la Costa Verde spagnola seguendo i binari del passato
Il museo Guggenheim a Bilbao (iStock)
L’età d’oro degli spostamenti su rotaie rivive grazie al treno che unisce Santiago de Compostela a Bilbao in comode carrozze dal sapore anni Venti: a bordo boiserie, velluti, ottoni e dettagli di design liberty.La poesia viaggia in treno. Il ritmo culla i pensieri, i paesaggi si susseguono e, mentre catturano l’attenzione, liberano l’immaginazione. Soprattutto se i vagoni propongono le suggestioni e le velocità del passato. Come, nel nord della Spagna, il Costa Verde Express, treno di lusso con vagoni restaurati degli anni ’20, suite Grand-Classe dotate di bagno, carrozze lounge bar e ristorante. Unisce, a scartamento ridotto, Santiago de Compostela a Bilbao, attraversando Galizia, Asturie, Cantabria e Paesi Baschi, lungo un itinerario di sei giorni. Ma offre anche un tragitto di soli tre giorni tra Oviedo e Bilbao o viceversa. L’appuntamento è all’Hospital de los Reyes Católicos di Santiago de Compostela, lussuoso Paradores con vista sulla Cattedrale, fondato nel 1511 come ospizio per poveri e pellegrini. Si affaccia su Piazza dell’Obradoiro, dove il suono della cornamusa tradizionale, la gaita galiziana, accoglie i pellegrini che arrivano da ogni luogo tra canti e lacrime di gioia. Da questo lastricato, dove converge il cammino più famoso della Cristianità, si irradia una devozione festosa. Il prologo perfetto del viaggio. Con il bus gran turismo, che affianca il Costa Verde Express, si raggiunge il convoglio alla stazione di Ferrol. A bordo, tra boiserie, velluti, ottoni, dettagli Liberty e Deco, non stonerebbe incontrare Hercule Poirot in persona. Dal grande finestrino della suite sembra di entrare nei giardini dalle ortensie giganti e negli orti che il treno lambisce. I declivi boscosi svelano a tratti la costa scura, dove il mar Cantabrico ha scavato profondi fiordi che proteggono i borghi dei pescatori da un mare impetuoso che si insinua nelle foci dei fiumi creando le rías, luoghi di incontro, molto pescosi, di acqua salata e dolce. Come a Viveiro, che vanta la rías più grande del Mar Cantabrico. La sera, nel vagone ristorante è protagonista ancora il mare, con acciughe, polipo, aragosta e tonno. La mattina è la campanella ad avvertire che la colazione è servita. Sferragliando, si arriva alla ría di Ribadeo, confine tra Galizia e Asturie, Riserva della biosfera. Numerosi i punti panoramici sulla scogliera e maestosa Playa de las Catedrales, spiaggia dove l’oceano e il vento hanno pazientemente scolpito formazioni rocciose alte più di 30 m. Poetica Luarca, candido villaggio di pescatori, che sembra sfiorare il volo dei gabbiani. L’ecclettismo architettonico si è sbizzarrito invece a Gijón, con la Laboral Città della Cultura, fucina di creatività contemporanea. In città la spiaggia di San Lorenzo, dalle atmosfere d’antan, è frequentata da surfisti e famiglie. Tra le vie del centro d’obbligo una sosta in sidreria per gustare questo nettare a base di mele, patrimonio culturale delle Asturie che ne producono 40 milioni di bottiglie l’anno. È poi la volta della capitale Oviedo, in bilico tra i monti Cantabrici e il Golfo di Biscaglia, con il centro medievale attorno alla cattedrale gotica del Santo Salvatore e, come contraltare, cento statue bronzee moderne disseminate tra le vie. Tante le prelibatezze che le sono valse la nomina di Capitale spagnola della Gastronomia per il 2024. Il giorno dopo, il bus del Costa Verde Express sale fino a Los Picos de Europa nel Parco Nazionale de Los Picos, dove pascolano placide le mucche e le capre dal cui latte nascono i prelibati formaggi asturiani. Punto di ingresso al parco è maestoso il Santuario di Covadonga, dove nel 722 Pelagio sconfisse i Mori, dando inizio alla Riconquista e dove riposa in una grotta. A ritroso si viaggia anche in Cantabria, nel museo di Altamira che riproduce la «Cappella Sistina» del Paleolitico, e a Santillana del Mar, villaggio nato nell’VIII sec. attorno alla Chiesa Collegiata di Santa Giuliana. Conserva la sua nostalgica signorilità Santander, capoluogo della Cantabria, oggi mecca di surfisti e un tempo meta dell’aristocrazia europea.Ultima tappa è Bilbao, la città più grande dei Paesi Baschi. Il Casco Viejo, il quartiere storico, con la grande Piazza Nueva, regno dei pintxos, gli stuzzichini baschi, si affaccia all‘altra sponda del fiume Nerviòn, dove il ponte di Calatrava e il Museo Guggenheim testimoniano la creatività del presente, mentre i cantieri dei quartieri a venire strizzano l’occhio al futuro. Ma i treni non possono abbandonare i loro binari e, per il Costa Verde Express, è tempo di ripartire, questa volta verso Santiago. Info: www.renfe.com.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri Kaja Kallas (Ansa)
(Ansa)
Il Comando ha ringraziato i colleghi della Questura per il gesto e «la cortesia istituzionale dimostrata in questo tragico momento». A Gorizia invece un giovane di 20 anni ha reso omaggio ai caduti, deponendo un mazzo di fiori davanti all'ingresso della caserma. Il giovane ha spiegato di aver voluto compiere questo gesto per testimoniare gratitudine e rispetto. Negli ultimi giorni, rende noto il Comando isontino, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio e attestazioni di affetto da parte di cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni.
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