Conte fa il vice Salvini: basta con l’accoglienza senza limiti

Conte fa il vice Salvini: basta con l’accoglienza senza limiti
Ansa
  • Il premier riferisce al Senato sulla vicenda della nave Diciotti: «Una brutta pagina per l'Ue. Non siamo più disponibili agli ingressi indiscriminati». Ed è scontro con Malta.
  • Il think thank Institut Montaigne propone di insegnare la lingua araba già alle elementari. Il ministro dell'Istruzione Jean Michel Blanquer approva, ma viene sommerso dalle critiche e deve tentare una mezza retromarcia.
  • Nonostante l'opposizione di Lega e Casapound, il rettore dell'università di Verona cambia idea sulla cancellazione dell'incontro dedicato all'accoglienza arcobaleno.

Lo speciale contiene tre articoli.

Una informativa dettagliatissima, accompagnata da scroscianti applausi da parte di Lega e M5s: ieri, al Senato, il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, è intervenuto sulla vicenda della nave Diciotti e ha chiarito (se ancora ve ne fosse bisogno) tutti gli aspetti della questione. Conte ha esordito con un passaggio prettamente politico: «Quello che è cambiato rispetto al passato», ha detto, «è che l'Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo seppure involontariamente a incrementare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all'Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro».

Conte non ha risparmiato critiche alle autorità maltesi: «Le operazioni di sbarco dei migranti soccorsi dalla nave Diciotti d ad avviso delle autorità italiane permanevano in capo alla responsabilità di Malta. Constatata l'inerzia delle autorità maltesi», ha spiegato Conte, «il nostro comando generale valutava come probabile la necessità di intervento di soccorso per trasferire su altra unità tutti gli occupanti, o una parte, del barcone a largo delle coste di Lampedusa. Stante l'elevato numero di migranti, il comando generale disponeva l'avvicinamento in zona di nave Diciotti. Con l'aggravarsi della situazione sul barcone, con un concreto, imminente pericolo di vita dei migranti, con un peggioramento del meteo, il comando generale della Capitaneria di porto disponeva un intervento immediato dei mezzi italiani, a largo di Lampedusa. L'autorità maltese», ha scandito Conte, «rispondeva dichiarando la volontà di non intervenire, nonostante fosse stata avvertita che il barcone era in procinto di affondare con i migranti».

Conte ha poi snocciolato i particolari della vicenda: «Dopo che i migranti soccorsi da motovedette italiane», ha detto, «su un barcone in difficoltà il 16 agosto sono stati trasferiti sulla nave Diciotti, la stessa è rimasta nelle vicinanze di Lampedusa fino al 19 agosto, in attesa della definizione con le autorità maltesi delle operazioni di sbarco, per poi approdare il giorno dopo a Catania per uno scalo tecnico su indicazione dei vertici del dicastero delle Infrastrutture e trasporti, in attesa dell'eventuale indicazione del Place of Safety da parte del ministero dell'Interno».

«Il 22 agosto», ha aggiunto poi, «non appena avuto cognizione della loro presenza a bordo, con l'unità in porto a Catania, il Dicastero dell'Interno autorizzava un primo sbarco dei 27 minori non accompagnati nei centri di accoglienza dedicati della provincia di Catania, anche in conseguenza delle interlocuzioni con il Procuratore della Repubblica dei minorenni di Catania».

«Nei giorni in cui la nave Diciotti è stata ormeggiata nel porto di Catania», ha proseguito il premier, «è stata costantemente assicurata ogni necessaria assistenza ai migranti. Il 25 agosto è stato comunque autorizzato lo sbarco dei migranti nel porto di Catania. L'operazione è stata conclusa senza alcuna criticità nella notte tra il 25 e il 26 agosto con il loro trasferimento presso l'hotspot di Messina. Tutti i migranti al momento dello sbarco hanno manifestato intenzione di richiedere la protezione internazionale». Tra i vari passaggi dell'informativa di Giuseppe Conte, uno in particolare ha suscitato emozione e apprezzamento da parte della maggioranza: «Senza l'intervento concreto e diretto della nave Diciotti della Guardia costiera italiana», ha ricordato Conte, «molti dei migranti soccorsi sarebbero morti. Lo dimostra la ricognizione di un velivolo della Guardia costiera in zona, che aveva rilevato chiare tracce di un affondamento, quali iridescenze da idrocarburi, diversi giubbotti di salvataggio ed elementi strutturali di un'imbarcazione. La vicenda Diciotti», ha aggiunto Conte, «non è stata una bella pagina per l'Europa, che ha perso l'occasione per dare concretezza a quei principi di solidarietà e responsabilità che vengono costantemente evocati come valori fondamentali dell'ordinamento europeo».

Non si è fatta attendere la replica del governo di Malta, che attraverso una nota ha definito «inaccurati» i commenti del premier italiano, replicando che «il governo italiano aveva la piena responsabilità dello sbarco secondo il diritto internazione ed europeo. Malta», ha aggiunto il governo guidato da Joseph Muscat, «rinnova il suo invito a continuare con la cooperazione internazionale e a smettere con pubbliche dichiarazioni che sono false».

Idea francese: «Lezioni di arabo a scuola»

Per abbattere le emissioni nei peti delle mucche hanno rovinato pure il latte
Mucche (iStock)
In Danimarca è obbligatorio per legge un additivo al mangime che riduce la CO2. Allevatori furiosi perché si munge di meno, la qualità cala e i capi stanno morendo.

«L’errore? Il delirio di onnipotenza per avere tutto e subito: lo dico mentre a Belém aprono la Cop30, ma gli effetti sul clima partendo dalle stalle non si bloccano per decreto». Chi parla è il professor Giuseppe Pulina, uno dei massimi scienziati sulle produzioni animali, presidente di Carni sostenibili. Il caso scoppia in Danimarca; gli allevatori sono sul piede di guerra - per dirla con la famosissima lettera di Totò e Peppino - «specie quest’anno che c’è stata la grande moria delle vacche». Come voi ben sapete, hanno aggiunto al loro governo (primo al mondo a inventarsi una tassa sui «peti» di bovini e maiali), che gli impone per legge di alimentare le vacche con un additivo, il Bovaer del colosso chimico svizzero-olandese Dsm-Firmenich (13 miliardi di fatturato 30.000 dipendenti), capace di ridurre le flatulenze animali del 40%.

Green pass e Garante: «Report» gira a vuoto
Sigfrido Ranucci (Imagoeconomica)
  • La trasmissione lancia nuove accuse: «Agostino Ghiglia avvisò Giorgia Meloni della bocciatura del dl Riaperture». Ma l’attuale premier non ebbe alcun vantaggio. Giovanni Donzelli: «Il cronista spiava l’allora leader dell’opposizione?». La replica: «Sms diffusi dal capo dell’autorità».
  • Federica Corsini: «Contro di me il programma ha compiuto un atto di violenza che non riconosce. Per difendersi usa la Rai».

Lo speciale contiene due articoli

Orchestra israeliana messa a tacere
La Philarmonie (Getty). Nel riquadro, l'assalto dei pro Pal
A Parigi i pro Pal interrompono con i fumogeni il concerto alla Philarmonie e creano il caos. Boicottato un cantante pop per lo stesso motivo. E l’estrema sinistra applaude.

In Francia l’avanzata dell’antisemitismo non si ferma. Giovedì sera un concerto di musica classica è stato interrotto da militanti pro Pal e, quasi nello stesso momento, un altro concerto, quello di un celebre cantante di origine ebraica, è stato minacciato di boicottaggio. In entrambi i casi, il partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi) ha svolto un ruolo non indifferente.

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