2021-05-20
Conflitti d’interessi nei porti pugliesi
Ugo Patroni Griffi (Ansa)
Ugo Patroni Griffi, capo dell'Adriatico meridionale indagato per violazioni edilizie, è pure console onorario svizzero. La Farnesina chiede il cambio a Berna. Il Mit cosa farà?La storia narra che la famiglia Patroni Griffi arrivi da Corato, provincia di Bari, e che sia simbolo della nobiltà pugliese. Nell'ultimo mese l'antico cognome è comparso però sui giornali per inchieste e scandali. Filippo Patroni Griffi, presidente del Consiglio di Stato, è indagato per induzione indebita dalla Procura di Roma in un'indagine dove compare il solito avvocato Piero Amara. Ma al ministero delle Infrastrutture e alla Farnesina si fa un gran parlare anche di Ugo Patroni Griffi, cugino di Filippo, nominato nel 2017 dall'allora ministro Graziano Delrio (e confermato dal primo governo Conte) come presidente dell'Autorità del sistema portuale del mare Adriatico meridionale di cui fanno parte i porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli. La nomina di Ugo è scaduta ormai da più di un mese. Il ministro Enrico Giovannini dovrà entro il 31 di agosto nominare un nuovo presidente o confermarlo. Del resto nelle prossime settimane non si dovranno sciogliere i nodi solo delle partecipate più importanti, con il rinnovo dei vertici di Cdp e Ferrovie dello Stato, ma anche quelli di più di 50 enti controllati dai ministeri. Il neo ministro vorrebbe cambiare il meno possibile. Così negli ultimi giorni sono salite le possibilità di riconferma per il cugino del presidente del Consiglio di Stato. Il problema è che su Ugo Patroni Griffi pesa un conflitto di interessi e persino un'inchiesta della magistratura. In anni in cui si fa un gran parlare di influenza della Cina o degli Usa nei settori strategici del nostro Paese, non può sfuggire che proprio l'autorità portuale dell'Adriatico meridionale abbia un legame molto stretto con un Paese estero. Ugo Patroni Griffi è infatti console onorario della Svizzera a Bari, anche perché ha un lungo legame con gli elvetici. Il problema è che basterebbe leggere il cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana per capire che tra il ruolo di console e quello di presidente di un porto c'è un conflitto di interessi. I requisiti soggettivi richiesti per svolgere il ruolo di console sono spiegati con dovizia di particolari nel cerimoniale diplomatico. E si legge che «i titolari di pubbliche funzioni, comprese quelle elettive e onorarie, i dipendenti dello Stato italiano e della altre pubbliche amministrazioni non possono ricoprire un incarico consolare onorario. Lo svolgimento di funzione pubblica o la qualità di dipendente pubblico successivamente all'accreditamento in qualità di console onorario comporta la decadenza dall'incarico». La Farnesina monitora da tempo il caso e ha già chiesto alla Svizzera di cambiare il console elvetico pugliese. Per di più c'è una società svizzera, la Hupac, che si occupa di multimodalità nave treno e che collega la Svizzera con tutti i porti d'Europa. Inoltre il 3 marzo scorso è stata richiesta una proroga delle indagini preliminari della Procura di Brindisi su di lui. Si tratta di un'inchiesta sulle presunte violazioni edilizie nella riqualificazione dell'area portuale di Costa Morena, a Brindisi. Le accuse contestate a vario titolo sono: esecuzione di interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia in assenza di accertamento di conformità, in assenza di autorizzazione, lottizzazione abusiva. «Non è stato edificato neanche un metro cubo», aveva detto Patroni Griffi, «e non posso non rilevare che tra le motivazioni per la proroga delle indagini sia addotta la non condivisione della recente sentenza del Consiglio di Stato, come noto supremo organo della giustizia amministrativa, dacché, sulla scorta della convinzione espressa dall'avvocato del Comune, parte soccombente, la sentenza passata in giudicato sarebbe erronea». Il Consiglio di Stato, dove il presidente è il cugino Filippo. Ennesimo conflitto di interessi per l'antica famiglia di Corato?