2024-06-05
La Commissione è ancora al palo per colpa del muro di sinistra e M5s
Galeazzo Bignami (Imagoeconomica)
Malgrado l’organo sia stato istituito, l’opposizione si rifiuta di indicare i suoi membri chiamati a comporlo. Uno stallo mai verificatosi prima, che dimostra nuovamente la volontà di insabbiare i disastri pandemici.«Durante la pandemia, i politici e i media hanno sottolineato quotidianamente che ogni morte per Covid-19 contava e che ogni vita meritava protezione attraverso misure di contenimento e vaccini Covid-19. All’indomani della pandemia, dovrebbe valere la stessa morale»: difficile, anzi impossibile, dare torto ai ricercatori della Vrije Universiteit di Amsterdam, che hanno invitato i governi a indagare a fondo sulle cause dell’aumento delle morti in eccesso, compresi i possibili danni derivanti dai vaccini. Indagare, andare a fondo, cercare di capire se qualcosa non ha funzionato e perché: in Italia lo strumento per farlo esiste, è la Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19, istituita lo scorso 14 febbraio con una legge approvata dalla Camera dei deputati. Una Commissione che però non ha ancora potuto iniziare i suoi lavori: niente di niente, non è mai stata convocata. Il motivo? Lo spiega alla Verità il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, di Fratelli d’Italia: «La Commissione», dice Bignami, «è in una situazione che non si era mai vista prima. La sinistra parla tanto di rispetto delle istituzioni, e poi sta bloccando l’avvio dei lavori di una Commissione che è stata istituita attraverso una legge dello Stato. Come fa a bloccarla? Non indica i nomi dei suoi rappresentanti». Incredibile ma vero: Pd, M5s, Azione e Avs non trasmettono ai presidenti di Camera e Senato i nominativi dei membri della Commissione che spettano a loro, e così non si può andare avanti. Pochi giorni dopo l’istituzione, era stato il senatore del Pd Dario Franceschini a invocare l’Aventino: «Bisognerebbe disertare la Commissione su Covid», aveva detto Franceschini, «sarebbe un modo per evitare un precedente pericoloso, un tribunale politico». Detto fatto, anzi non fatto: i partiti di opposizione non indicano i loro componenti e si inceppa il meccanismo. «Sono state istituite più di 60 Commissioni parlamentari di inchiesta», aggiunge Bignami, «e una cosa come questa non era mai accaduta. Non è neanche prevista una sanzione per chi non indica i nomi. Si crea un precedente: basta che un partito non indichi un componente e una Commissione non può operare». Ma perché questo ostruzionismo così estremo? «Beh», si limita a commentare Bignami, «se fossero sicuri di aver gestito bene tutto, non sarebbero così preoccupati». Come se ne esce? A quanto apprendiamo da fonti parlamentari, se questo atteggiamento delle opposizioni continuerà, ipotesi più che probabile, il centrodestra chiederà ai presidenti di Camera e Senato di convocare lo stesso la Commissione. Del resto, non è immaginabile che una legge dello Stato venga aggirata in questo modo, così come i cittadini hanno tutto il diritto di conoscere come sono andate realmente le cose durante quei mesi di inferno. Ora che l’emergenza Covid è stata consegnata alla storia, infatti, dovrebbe essere interesse di tutti, ma proprio tutti, approfondire le scelte, le decisioni, le dinamiche alla base dei provvedimenti che vennero adottati. Altro che «tribunale politico»: qui è in gioco la natura stessa delle istituzioni, e in ultima analisi la democrazia. La Commissione di inchiesta sul Covid faceva parte del programma elettorale del centrodestra, coalizione che ha vinto le elezioni, e tra l’altro anche Italia viva, partito di opposizione, ne ha votato la istituzione. Approfondire ciò che è accaduto, e anche e soprattutto verificare se sono stati commessi degli errori, errori che potrebbero essere costati vite umane, può servire, anzi deve servire a non ripetere questi stessi sbagli nel caso malaugurato che ci dovessimo trovare ad affrontare, in futuro, una situazione simile. Chi liquida la questione come un capriccio da «no vax» o è ignorante o in malafede: come hanno ben scritto i ricercatori olandesi, la vita umana ha un valore sacro, sempre e comunque. Ci sono state vittime da vaccinazione? Lo si accerti: del resto, già sul caso del ritiro dal mercato di Astrazeneca, e dei dibattiti che ci furono all’interno del Comitato tecnico scientifico in relazione alla somministrazione di questo vaccino ai giovani e alle donne, la verità sta venendo a galla, come ben sanno i lettori del nostro giornale. Sarà inevitabile per i presidenti di Camera e Senato, se l’ostruzionismo aprioristico delle opposizioni continuerà, convocare ugualmente la Commissione, così come sarà inevitabile normare situazioni come quella che vedono paralizzato un organismo dello Stato. Alle opposizioni, in ogni caso, non manca la capacità di partecipare ai lavori e di far valere il proprio punto di vista: se si rifiutano di scendere in campo è legittimo sospettare che a sinistra questa Commissione faccia paura.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)
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