2022-10-24
A Chigi rimane l’ex ministro dei flop
Francesco Lollobrigida promette discontinuità, però, d’accordo con Mr Bce, l’esecutivo tiene Roberto Cingolani consigliere per l’energia. E Orazio Schillaci tace ancora sugli obblighi vaccinali.Dicono che quello di Giorgia Meloni sia un esecutivo identitario. Ma al suo esordio, attraversa già una crisi d’identità, al bivio tra permanenza e rottura. Il ministro per la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ieri ha lanciato una formula che compendia questa ambiguità ontologica: «Lavoreremo con discontinuità rispetto al governo precedente, ma ovviamente in piena collaborazione».Per carità: nessuno, dai conservatori, si aspetta la rivoluzione. Ma nemmeno che tutto cambi affinché resti com’era. Ecco perché delude l’incarico conferito - a titolo gratuito, «con spirito costruttivo», come ha spiegato lui - all’ex titolare dell’ex dicastero per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Il prof sarà consigliere per l’energia a Palazzo Chigi: «Ruolo concordato con Mario Draghi», appunto.Nelle ultime settimane di campagna elettorale, per lui si era persino ipotizzata la permanenza sullo scranno, passato invece a Gilberto Picchetto Fratin. Che, guarda caso, ci ha subito tenuto a specificare che opererà nel solco tracciato da Mr Bce. «C’è da finire», ha quindi ricordato Cingolani, «tutto il lavoro sul tetto al prezzo del gas, che è stato sì approvato, ma ora bisogna lavorare su termini e condizioni». «Meloni», ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, «ha annunciato in cdm che intende collaborare per favorire la transizione di questo file così importante». Tutto molto istituzionale. Ma resta un timore: non è che dalla transizione dei dossier si arriverà alla transizione di genere del governo? D’altro canto, Cingolani non è stato mica un portento. Il suo piano di razionamenti energetici è pieno di buchi ed è appeso a espedienti malfermi per i risparmi. L’ex ministro è lo stesso che ci invitava a stare tranquilli, poiché senza gas russo ce la saremmo cavata: «Il danno è limitato», «con la Germania ci siamo chiariti» e l’intesa sul price cap, prima o poi, sarebbe arrivata. Peccato che, quello partorito dall’ultimo Consiglio Ue, sia un accordo di facciata. Con un passo in avanti sul corridoio dinamico, ma a condizioni quasi irrealizzabili e in tempi per nulla celeri; e un impegno su una soluzione alla spagnola, che può comportare effetti distorsivi su costi e inflazione nei singoli Paesi, oltre a essere comunque subordinato a studi di fattibilità. L’uomo che fu immortalato in ginocchio da Greta Thunberg è davvero il migliore degli «advisor» possibili?Intanto, se sull’energia pesano zavorre del passato, sulla sanità aleggia l’incognita del rettore Orazio Schillaci. Di lui si sa solo che parlò bene del green pass e dell’importanza «per gli altri» (gli anziani) della vaccinazione dei giovani. Per il resto, il nuovo inquilino di lungotevere Ripa è un enigma avvolto in un mistero. Dovrebbe abolire subito l’obbligo vaccinale per medici e infermieri e riportare quelli sospesi in corsia; dare ascolto alle vittime degli effetti avversi; soccorrere i fragili, ancora esposti alle conseguenze gravi del virus, con una spinta sulle terapie. Perché vanno bene il passaggio di consegne e la transizione ordinata. Ma se gli italiani avessero voluto tenersi Roberto Speranza, avrebbero votato per l’originale.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.