2021-07-14
Chiellini blocca in tackle Speranza contrario alla festa della Nazionale
La vera finale si è giocata lunedì e l'Italia stava per perderla. Il ministro si è messo di traverso all'idea del giro sul pullman scoperto. Il capitano ha minacciato di non andare a Palazzo Chigi. Ed è dovuto intervenire Mario Draghi.La vera finale s'è giocata lunedì. Tattica, cattiva, con entrate a fil di caviglia. Chi l'avrebbe mai detto che Giorgio Chiellini, dopo aver dato filo da torcere a Romelu Lukaku e dopo aver fermato un iradiddio come Harry Kane davanti al suo pubblico, sarebbe stato costretto a superare sé stesso contro Roberto Speranza? Il contropiedista felpato della squadra più catenacciara d'Europa - quella dei chiusuristi da Champions -, ha atteso che gli eroi di Wembley fossero stanchi, obnubilati dagli allori di Cesare e dalle bollicine, per provare a infilarli nella più proditoria delle ripartenze. «Vada per i capannelli, vada per gli abbracci e per i car pooling con clacson a tromba, ma il pullman scoperto per le vie di Roma no, troppo pericoloso».La vera finale degli Europei si è giocata lunedì e l'Italia stava per perderla. Dimenticato per quasi un mese dalle cronache, relegato nelle pagine delle farmacie dei giornali e attorno al decimo scroll sui siti, il ministro della Salute ha provato a prendersi la rivincita nei tempi supplementari e secondo Dagospia si è messo di traverso nella posizione del coccodrillo per impedire i festeggiamenti della Nazionale. Ha finalmente sfoderato il dossier con le regole anti pandemia (quello secretato e mai aggiornato) e alla voce «assembramenti», ha scoperto che poteva vietare tutto. Per gli azzurri era il momento più magico, il saluto ai supporter che fin dal primo giorno hanno creduto a una squadra giovane, empatica, di guerrieri sorridenti. Lo aveva annunciato Leonardo Bonucci in canottiera nella notte del trionfo: «Al ritorno faremo il giro con il pullman scoperto, glielo dobbiamo ai tifosi, sono dieci minuti e lo dobbiamo a chi ci ha sostenuto da casa». Solo che il mezzo non arrivava e non si sapeva chi dovesse noleggiarlo. Una volta usciti dalla cerimonia al Quirinale, gli azzurri si sono ritrovati a piedi. E qui, spiega Dagospia, «c'è mancato poco che saltasse la festa a palazzo Chigi perché, per tutta la giornata, Speranza ha rimbalzato la richiesta dello staff della Nazionale».A risolvere la controversia, mentre Bonucci intraprendeva trattative telefoniche (ripreso dai fotografi fuori dal Quirinale), ci ha pensato Chiellini il duro, veterano di mille battaglie con la Juventus e con la maglia azzurra. È umanamente pensabile che un campione di ferro che ha provato sul collo il morso del pistolero Luis Suarez si facesse impressionare da carta velina Speranza? No, e infatti il capitano ha deciso di passare all'attacco: «Il braccio di ferro è stato così intenso», spiega il seguitissimo sito di news e gossip «che a un certo punto Chiellini ha perso le staffe e ha detto: “O ci concedete il permesso oppure non veniamo"». Intendeva a Palazzo Chigi. Allarme rosso del protocollo. A questo punto sarebbe stato Mario Draghi in persona a redarguire il suo ministro, a dribblarlo e a concedere l'autorizzazione alla passerella motorizzata con bandiere e inno fra due ali di folla. Ricevuto l'ok, la Nazionale si è regolarmente presentata all'appuntamento con il premier che ha ringraziato i ragazzi soffermandosi in un divertente siparietto con Gigio Donnarumma. «Grazie per i gol, le parate. E che parate, 'ndo stai?». Cercava con lo sguardo il portierone, piegato sulla seggiola per non esporsi troppo, come accade in classe durante le interrogazioni. Applausi scroscianti.Così l'Italia ha vinto anche l'Europeo del lunedì, ma la lunga sfida con la Nazionale dei virologi e dei gufi di professione è tutt'altro che conclusa. I capannelli sono oggetto di assoluta riprovazione, il millenarismo del «devi morire» torna a fare capolino fra le fiaccole e gli antri bui dell'inquisizione sanitaria. Fabrizio Pregliasco: «L'Rt in rialzo è un destino, in quei festeggiamenti c'erano anche giovani asintomatici. Un disastro». Massimo Galli: «La quota di ricoveri e morti non sarà zero». Il Comitato tecnico scientifico ha fatto sapere che fra sette giorni conosceremo le conseguenze delle feste di piazza. La stessa reazione allarmata fu riservata in maggio al giubilo per lo scudetto dell'Inter in piazza Duomo a Milano. Nonostante le parole di fuoco dei camici, allora i contagi continuarono a scendere.Gli unici assembramenti immuni da Covid a prescindere, sono quelli con le bandiere rosse. Evidentemente lì il virus cinese, essendo intelligente, si trova a proprio agio e non colpisce. Nessuno scienziato sollevò il sopracciglio per i cortei del 25 Aprile, per il concertone del Primo Maggio e per quelle delicate manifestazioni d'affetto sotto l'egida di «Fontana vattene» organizzate sotto la Regione Lombardia esattamente un anno fa da Pd, Movimento 5 stelle, alleati da prefisso telefonico e Cobas. Con i Carc come guest star ma senza pullman.