2024-11-11
Che cosa aspettarsi dal nuovo Congresso Usa
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Lo scorso 5 novembre, negli Stati Uniti, non si è votato soltanto per scegliere i grandi elettori che eleggeranno poi il presidente. Ci si è recati alle urne anche per rinnovare la totalità della Camera, oltre a un terzo del Senato. E, anche in questo caso, si sono avute notizie positive per i repubblicani. Cominciamo subito col dire che il Gop è riuscito a sottrarre ai dem il controllo del Senato. Secondo il Washington Post, i repubblicani hanno al momento messo in cassaforte almeno 53 seggi. Per quanto riguarda la Camera, al 10 novembre, la situazione non è ancora totalmente definita. Stando a Nbc News, il Gop è attualmente a 212 seggi contro i 204 dell’Asinello. La maggioranza è fissata a 218 e mancano ancora alcune vittorie da decretare. È comunque assai probabile che il Partito repubblicano riesca a conquistare il controllo anche della Camera.La maggioranza ormai blindata al Senato è molto importante per Donald Trump. È infatti la camera alta che si occupa specificamente di ratificare le nomine presidenziali per ministri, ambasciatori e giudici. Questo vuol dire che, con ogni probabilità, il presidente in pectore avrà la possibilità di far partire speditamente la propria amministrazione. La maggioranza al Senato mette anche il tycoon al riparo da eventuali processi d’impeachment. Ricordiamo infatti che la messa in stato d’accusa viene, sì, istruita dalla Camera a maggioranza semplice, ma che la condanna può arrivare soltanto dal voto di due terzi del Senato.In virtù di tutto questo, è chiaro che, se, come sembra, i repubblicani dovessero conquistare anche la Camera dei rappresentanti, per Trump sarebbe un’ottima notizia. Innanzitutto, banalmente, con la maggioranza in entrambi i rami del Congresso, potrebbe avere una spinta a favore della sua agenda programmatica. Un elemento, questo, che aiuterebbe enormemente il tycoon nel promuovere le sue ricette su vari temi: dal fisco al contrasto all’immigrazione clandestina, senza dimenticare la politica energetica e la lotta all’inflazione. In secondo luogo, la maggioranza repubblicana alla Camera eviterebbe che i dem possano cercare di usare l’impeachment per impantanare i lavori parlamentari: una strategia che l’Asinello già utilizzò nel 2019. Un terzo aspetto da considerare è che la probabile vittoria del Gop alla Camera rafforzerebbe notevolmente la posizione di uno strettissimo alleato di Trump, come lo Speaker della Camera, Mike Johnson. Nel frattempo, dopo aver nominato Susie Wiles capo dello staff della Casa Bianca, il presidente in pectore sta continuando a lavorare alla squadra dei ministri. Mentre il totonomi impazza, il diretto interessato ha fatto sapere che non nominerà né l’ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, né l’ex segretario di Stato, Mike Pompeo: entrambi avevano fatto parte della sua precedente amministrazione. La Haley sconta evidentemente il fatto di aver sfidato il tycoon alle primarie repubblicane. Pompeo, dal canto suo, si è trovato azzoppato da una “rivolta” di un pezzo delle base trumpista che, negli ultimissimi giorni, si era detta contraria alla sua possibile nomina a capo del Pentagono.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.