2025-01-08
Cecilia Sala è libera. Il padre: «Lavoro eccezionale del governo»
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La notizia arriva con una nota di Palazzo Chigi. «Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia». Alle 15.30 sarà in Italia.La notizia arriva con una nota di Palazzo Chigi. «Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia». Alle 15.30 sarà in Italia.Cecilia Sala è libera. La giornalista del Foglio e di Chora Media, che era finita in carcere 21 giorni fa nel carcere di Evin, sta tornando in Italia. Circa un'ora fa è decollato l'aereo che la riporterà a casa dopo che era statq detenuta in regime di isolamento in Iran dal 19 dicembre. A comunicarlo è stata una nota di Palazzo Chigi in una nota. « Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa» , si legge nel comunicato.A confermare la notizia è stato anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che su X, già Twitter, ha scritto: «Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia sta tornando a casa!». È previsto che Sala atterrerà all'aeroporto di Roma Ciampino oggi intorno alle 15:30. Ad accoglierla ci sarà la stessa Meloni ma con tutta probabilità anche il direttore dell'Aise, Giovanni Caravelli, che ha avuto un ruolo di rilievo nell' operazione. «Sono orgoglioso di lei » , ha spiegato all'Ansa Renato Sala, il papà di Cecilia, subito dopo aver appreso la notizia della liberazione. «Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l'orizzonte. È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia» , aggiungendo che « fortunatamente io e Antonio Tajani abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un'amicizia. Il conforto di un'informazione, pur tutelata ma diretta e immediata indubbiamente ha aiutato molto».
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)