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La Cassazione boccia i pm di Genova: affonda l’inchiesta «Traghettopoli»

La Cassazione boccia i pm di Genova: affonda l’inchiesta «Traghettopoli»
Vincenzo Onorato (Imagoeconomica)
La Procura etichettò come corruzione alcuni biglietti regalati dalle compagnie Moby, Tirrenia e Cin. I giudici ora impongono la restituzione della corrispondenza: ci vuole una notizia di reato solida prima del sequestro.

Non c’è miglior sponsor per il Sì al referendum sulla riforma della Giustizia dell’attività dei pm. Che ogni giorno vengono bacchettati dai giudici della Cassazione per la loro tendenza a debordare e a non rispettare i diritti degli indagati e delle loro difese. Ieri è arrivata la bocciatura alla pervicace insistenza (in diritto) della Procura di Palermo che voleva mandare in ceppi il vicepremier Matteo Salvini. Ma nelle stesse ore gli ermellini hanno spedito dietro la lavagna anche i pm della Procura di Genova, considerata un fortino delle toghe progressiste.

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Natale nelle Marche: spettacolo di colori, luci e pura magia
Addobbi natalizi a Senigallia (Marche) di notte (iStock)
  • Dalle rive dell’Adriatico alle vette dell’Appennino, borghi e città si vestono a festa e sfilano tra villaggi di legno, mercatini artigianali, prodotti tradizionali e presepi.
  • La tradizione è servita in tavola. Dai vincisgrassi al fritto misto all’ascolana, al vino cotto, trionfo di sapori tipici marchigiani.

Lo speciale contiene due articoli.

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L’epopea Open Arms è chiusa per sempre. Salvini: «Difendere i confini non è reato»
Matteo Salvini (Ansa)
La Cassazione rigetta il ricorso della Procura di Palermo e assolve definitivamente il ministro per i fatti dell’agosto 2019.

Con il rigetto del ricorso della Procura di Palermo «per saltum», ovvero dribblando l’appello, la Corte di Cassazione, dopo circa quattro ore di camera di consiglio, ha messo una pietra tombale sul caso Open Arms. Ieri i giudici della Quinta sezione penale hanno confermato l’assoluzione di Matteo Salvini. Sentenza definitiva. Le accuse erano quelle che hanno attraversato anni di dibattito politico e giudiziario: sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Alla fine resta una formula che già in primo grado pesava come un macigno: assolto «perché il fatto non sussiste».

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Assalti e coltellate tra nordafricani. Milano è ormai un ring per vendette
Beppe Sala (Ansa)
Un marocchino è stato aggredito di notte, un egiziano ferito da connazionali inferociti.

Due accoltellamenti in poche ore, uno nella notte alla Barona e uno in pieno giorno davanti a una scuola a Sesto San Giovanni. È il segnale più chiaro di una violenza che ormai caratterizza sempre di più Milano e che oggi si mostra nei luoghi e negli orari in cui dovrebbe esserci maggiore sicurezza. Il capoluogo lombardo e la sua area metropolitana fanno i conti con un fenomeno che non è più episodico, ma strutturale.

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Giorgia Meloni in Aula rassicura: la decurtazione progressiva, dai sei mesi per chi maturerà i requisiti nel 2031 fino ai 30 per chi li raggiungerà nel 2035, «varrà soltanto per il futuro».

Come fa notare l’Inps, il riscatto della laurea non viene abolito e non cambia la sua procedura: resta un’operazione su domanda dell’interessato, con un onere calcolato e comunicato dall’Istituto e con l’accredito dei periodi nella posizione assicurativa. Quello che cambia, con l’emendamento alla manovra 2026, è il suo «peso» per chi lo usa soprattutto per accorciare la strada verso la pensione anticipata: dal primo gennaio 2031 una quota crescente dei mesi riscattati per la laurea triennale/breve viene infatti sterilizzata, cioè non può più essere conteggiata ai soli fini della maturazione del diritto all’uscita anticipata.

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