2025-09-01
Caro Nardella, Firenze affondava, lei suonava...
Caro Dario Nardella, caro europarlamentare pd ed ex sindaco di Firenze, le scrivo questa cartolina per esprimerle la mia solidarietà dopo l’attacco del suo antico mentore Matteo Renzi. Quest’ultimo ha osato accusarla per l’ormai famigerato cubo nero comparso fra i tetti a Firenze, mostro architettonico che devasta la città. Ha detto Renzi che lei doveva «vigilare» per evitare quell’obbrobrio. Pensi un po’. Come se uno che fa il sindaco per dieci anni (2014-2024) dovesse vigilare sulla sua città. Ma le pare? Come si permette quel bullo? Per fortuna lei ha spiegato che è tutta colpa del soprintendente. Per carità: è vero che è stato il Comune a vendere quell’immobile ed è vero che è stato il Comune a decidere l’altezza e i volumi del nuovo edificio, ed è vero che è stato il Comune (con la commissione paesaggistica) a dare l’ok al progetto. Ma il sindaco, che è solo il capo del Comune, che c’entra?Poi, ecco, non è che quando uno fa il sindaco debba proprio accorgersi di tutto ciò che succede in città. Per dire: noi l’abbiamo vista protagonista di scene esemplari a favor di telecamera, come quando salì sulla ruspa per demolire un campo rom o quando placcò l’imbrattatore di Palazzo Vecchio. Un vero eroe della legalità. Se poi, nei dieci anni in cui è stata gestita da lei, Firenze è diventata la Capitale italiana della delinquenza, lei che cosa ne può sapere? Alla stazione è persino ricomparso l’angolo dell’eroina, uno spettacolo che non si vedeva da tempo. Ma il sindaco, cui pure fa capo la polizia urbana, che poteva fare?Nulla, è ovvio. Al massimo poteva prendersela con i turisti, quelli sì, assai pericolosi, che osavano addirittura mangiare panini sul sagrato delle chiese. Contro di loro è stato usato il pugno duro, idranti compresi. Il resto invece le è sfuggito, esattamente come il cubo nero sui tetti rossi. Non si può seguire tutto, no? Per esempio, in questi anni ci sono state diverse polemiche sugli immobili storici di Firenze: il monastero medioevale San Giorgio Costa passato a un magnate argentino per diventare un mega resort, due super alberghi aperti dai russi mascherandoli come studentati, il convento agostiniano del Santo Spirito destinato a diventare una Rsa di lusso... Ma lei aveva forse la possibilità di fermare tutto ciò? Macché. Ciò che è stato fermato quando lei era sindaco furono quattro contravvenzioni appioppate a sua moglie. Ma pure quella, probabilmente, è stata colpa del soprintendente.Cinquant’anni a novembre, originario di Torre del Greco, trapiantato a Firenze dall’età di 14 anni, diploma di violino al Conservatorio e laurea in giurisprudenza, consigliere comunale dal 2004, poi vicesindaco, poi parlamentare, poi sindaco e quindi europarlamentare, lei va spesso in tv dove le capita di incorrere in gaffe, come quando ripeté cinque volte che con il taglio dei parlamentari il Senato avrebbe perso 315 senatori (cioè tutti). Anche da sindaco ha avuto qualche inciampo: «Il Cenacolo di Leonardo? Si trova in Toscana», disse per esempio ignorando che in Toscana ci sono infiniti capolavori, ma il Cenacolo è a Milano. Dal giugno 2024 è a Bruxelles dove finora si è fatto notare soltanto per l’esecuzione di Bella ciao col violino davanti al Parlamento europeo, lo scorso 25 aprile. Un bel concerto. Anche se, a dir la verità, più che i violini noi amiamo suonare i tromboni. Come lei.
Fabrizio Pregliasco (Imagoeconomica)
Beppe Sala (Imagoeconomica)
Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini (Imagoeconomica)
Nino Cartabellotta (Imagoeconomica)