2020-11-23
Caro Crisanti, come osa dubitare del vaccino?
Lei non ha capito il giochino in cui è rimasto intrappolato: finché era funzionale all'allarmismo, finché ripeteva gli slogan della paura, finché serviva in modo integerrimo da megafono dell'ansia collettiva la portavano in palmo di mano, fino a farle balenare davanti agli occhi la possibilità di una candidatura in Parlamento per le forze di governo. Ma i dubbi sul vaccino? Come si permette?Caro professor Crisanti, non so se adesso che è tornato un reietto, farà di nuovo capolino nella mia trasmissione. Lo spero. Perché negli ultimi tempi, avendo assunto posizione da Savonarola pro lockdown, terrorista implacabile e fustigatore di ogni Zaia, era diventato l'idolo dei salotti della Virologia unica mediatica e dunque mi snobbava un po'. Del resto, come non capirlo? I lilligruberiani l'avevano trasformata in un guru. Un profeta. Una mezza divinità. Lo giuro. Il termometro me lo davano i miei amici e collaboratori più politicamente corretti. La citavano sempre. La volevano sempre intervistare. L'avrebbero voluta in onda a ciclo continuo, con la sua faccia protofunerea e i suoi toni apocalittici, e ci rimanevano male quando lei preferiva altri conduttori, evidentemente più allineati.Adesso però i suoi amici di virus l'hanno rigettata come un pasto mal digerito. E hanno passato le ultime ore a bombardarla di disprezzo e insulti: nonostante lei abbia provato a fare retromarcia con una pubblica e umiliante abiura, hanno continuato a infamarla, riducendolo da guru della scienza a parassitologo, da genio dei tamponi a esperto di zanzare. Un intruso, insomma, nel tempio sacro del sapere. Il tutto perché lei ha osato esprimere, così su due piedi, una titubanza del tutto legittima e ragionevole sul vaccino: «Oggi non lo farei perché non ci sono le conoscenze sufficienti», ha detto come direbbe qualsiasi persona dotata di buon senso. Ma è evidente che i sacerdoti della fede virologica non possono tollerare nemmeno un tentennamento da parte dei loro adepti. Le conoscenze? Lei vuole avere le conoscenze? È chiaramente un pazzo. Pericoloso. Da espellere. La religione dell'anticoronavirus non si fonda sulle conoscenze, ma sui segreti e sulle verità rivelate. Dunque, per lei sia pianto e stridor di denti.Mi hanno fatto quasi pena i suoi tentativi di essere riammesso nella sacrestia scientifica. Sono stati patetici gli sforzi per rimettersi i paramenti solenni del virologo ufficiale. Lei non ha capito il giochino in cui è rimasto intrappolato: finché era funzionale all'allarmismo, finché ripeteva gli slogan della paura, finché serviva in modo integerrimo da megafono dell'ansia collettiva, finché attaccava Zaia e la Lega, la portavano in palmo di mano, fino a farle balenare davanti agli occhi la possibilità di una candidatura in Parlamento per le forze di governo. Ma i dubbi sul vaccino? Come si permette? Lei, evidentemente, è uno che pensa con la sua testa, che vuole avere addirittura le conoscenze (figuriamoci), che non si fida della scienza rivelata e che non prende i comunicati di Big pharma a scatola chiusa, come fossero Vangelo. Per questo è un inaffidabile. E per questo la aspetto di nuovo nella mia trasmissione.
Donna, ingegnere aerospaziale dell'Esa e disabile. La tedesca Michaela Benthaus, 33 anni, prenderà parte ad una missione suborbitale sul razzo New Shepard di Blue Origin. Paraplegica dal 2018 in seguito ad un incidente in mountain bike, non ha rinunciato ai suoi obiettivi, nonostante le difficoltà della sua nuova condizione. Intervistata a Bruxelles, ha raccontato la sua esperienza con un discorso motivazionale: «Non abbandonate mai i vostri sogni, ma prendetevi il giusto tempo per realizzarli».