
Le elezioni dello scorso 25 settembre hanno prodotto un importante risultato per quanto riguarda le associazioni venatorie che avevano stilato un manifesto a difesa della caccia, sottoscritto da 89 candidati, di cui 46 eletti.Quello della caccia è da anni un tema che divide in due l'opinione pubblica: da un lato chi ritiene che sia un'attività preziosa per la salvaguardia della biodiversità e la tutela delle specie protette, dall'altro chi si ostina, nonostante dati scientifici che ne dimostrano l'efficacia, che è dannosa per l'ambiente e la fauna e che di conseguenza andrebbe abolita totalmente, aggrappandosi spesso a slogan propagandistici piuttosto che approfondendo la questione da un punto di vista tecnico e scientifico.Quando si parla di caccia, purtroppo, viene commesso l'errore di accomunare l'attività venatoria, regolata dalla legge, con la brutale e illegale pratica del bracconaggio. Chi fa bracconaggio non è un cacciatore, semmai un delinquente che se colto nel commettere un illecito dovrà risponderne penalmente. Come un'attività venatoria svolta in maniera corretta, rispettando il calendario e le tipologie di specie che si possono cacciare, sia di fondamentale importanza per la tutela della biodiversità e per la sopravvivenza stessa di determinate specie è stato dimostrato più volte. Tra le associazioni che stanno lavorando molto su questo aspetto da diversi anni c'è Fondazione Una, dove Una sta per uomo, natura e ambiente. Nell'ambito di uno dei suoi ultimi progetti, #biodiversitàinvolo, grazie a delle visite nelle aree protette d'Italia, all'interno delle quali non è consentito cacciare ma dove si raccolgono preziose informazioni da fornire alle associazioni venatorie al fine di praticare una corretta attività, è stato dimostrato come il cacciatore ricopra un ruolo importante per quanto riguarda la cultura e il rispetto dell'ambiente e degli animali e che ha come missione quella di garantire la biodiversità del territorio. Un paladino del territorio, per usare una definizione coniata proprio da Una.Tutto ciò però non viene quasi mai valorizzato agli occhi della gente, anche a causa di una cattiva immagine che viene comunicata da alcuni media e associazioni contrarie alla caccia che puntano su titoloni che hanno come obiettivo la pancia e le emozioni di chi legge. Su alcuni siti viene riportato un sondaggio effettuato da Emg different per Wwf Italia tra il 4 e il 7 febbraio 2022, secondo cui il 76% degli italiani non trovi giusto che la caccia venga praticata e che vorrebbe abolirla in tutta Italia. Un dato che stride parecchio con il fallimento totale della raccolta firme dello scorso anno per chiedere un referendum abrogativo della legge 157/92 che regola nel nostro Paese l'attività venatoria. Ma non solo, un dato che non rispecchia nemmeno quanto emerso dalle ultime elezioni politiche del 25 settembre scorso. Dalle urne è risultato, infatti, che sugli 89 candidati che avevano sottoscritto il manifesto a difesa dell'attività venatoria e della cultura rurale stilato dalle associazioni venatorie riconosciute e dal Cncn, il Comitato nazionale caccia e natura, ne sono stati eletti ben 46, più del 50%. Un numero che ha lasciato molta soddisfazione nei componenti della cabina di regia: «Siamo lieti di annunciare che il manifesto per la tutela della caccia, predisposto dalle associazioni venatorie Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia, AnuuMigratoristi, Italcaccia e dal Cncn, riuniti nella cabina di regia unitaria del mondo venatorio, è stato sottoscritto da 58 candidati alla Camera e da 31 al Senato. Di tali 89 candidati, in 46 sono stati eletti, di cui 29 alla Camera e 17 al Senato. Si tratta di un dato sicuramente importante, vista la minor composizione numerica del nuovo Parlamento» si legge nella nota comunicata dalla cabina di regia.Analizzando il dato nel dettaglio, si nota come su 46, 37 appartengono a partiti della coalizione di centrodestra e «appena» 9 al centrosinistra. Questo, invece, l'elenco dei candidati eletti regione per regione.Lombardia - Camera: Luca Squeri (Forza Italia), Chiara Braga e Gianantonio Girelli (Partito democratico), Maria Chiara Gadda (Azione/Italia) Viva). Senato: Adriano Paroli (Forza Italia) e Alfredo Bazoli (Partito democratico).Veneto - Camera: Massimo Bitonci, Ingrid Bisa, Gianangelo Bof, Dimitri Coin, Arianna Lazzarini, Erik Umberto Pretto e Alberto Stefani (Lega), Flavio Tosi (Forza Italia) e Maria Cristina Caretta (Fratelli d'Italia). Senato: Mara Bizzotto e Paolo Tosato (Lega).Friuli Venezia Giulia - Senato: Marco Dreosto (Lega).Liguria - Camera: Francesco Bruzzone (Lega). Senato: Stefania Pucciarelli (Lega).Toscana - Camera: Deborah Bergamini (Forza Italia), Elisa Montemagni ed Edoardo Ziello (Lega). Senato: Patrizio Giacomo La Pietra (Fratelli d'Italia), Manfredi Potenti (Lega), Silvio Franceschelli e Ylenia Zambito (Partito democratico).Umbria - Camera: Virginio Caparvi (Lega) e Raffaele Nevi (Forza Italia).Marche - Camera: Francesco Battistoni (Forza Italia) e Mirco Carloni (Lega). Senato: Antonio De Poli (Noi moderati).Lazio - Senato: Raffaella Paita (Azione/Italia Viva).Campania - Camera: Attilio Pierro e Gianpiero Zinzi (Lega). Senato: Francesco Silvestro (Forza Italia).Puglia - Camera: Giandiego Gatta (Forza Italia). Senato: Anna Maria Fallucchi (Fratelli d'Italia).Calabria - Camera: Giovanni Arruzzolo e Giuseppe Tommaso Vincenzo Mangialavori (Forza Italia), Eugenia Maria Roccela e Wanda Ferro (Fratelli d'Italia), Nicola Stumpo (Partito democratico). Senato: Clotilde Minasi (Lega), Fausto Orsomarso (Fratelli d'Italia) e Nicola Irto (Partito democratico)
Maria Sole Ronzoni
Il ceo di Tosca Blu Maria Sole Ronzoni racconta la genesi del marchio (familiare) di borse e calzature che punta a conquistare i mercati esteri: «Fu un’idea di papà per celebrare l’avvento di mia sorella. E-commerce necessario, ma i negozi esprimono la nostra identità».
Prima puntata del viaggio alla scoperta di quel talento naturale e poliedrico di Elena Fabrizi. Mamma Angela da piccola la portava al mercato: qui nacque l’amore per la cucina popolare. Affinata in tutti i suoi ristoranti.
Ansa
Il testamento: cedete ad uno tra Lvmh, EssilorLuxottica e L’Oreal. Al compagno Leo Dell’Orco il 40% dei diritti di voto.
Antonio Filosa
Filosa: sorpasso di Leapmotor. Poi smentita e controsmentita. Il duello continuerà.