2021-02-25
Bochicchio e la passione del trading online: 40 milioni di euro bruciati in 7 giorni
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Il verbale del fratello di Antonio Conte truffato: «Diceva di aver l'avallo di Hsbc. Non faceva nessun tipo di controllo sulla provenienza del denaro che riceveva». Il broker di Capua è in fuga tra Madrid, Dubai e Hong Kong. C'è l'ombra del trading online dietro le peripezie finanziarie di Massimo Bochicchio, il consulente finanziario indagato a Milano per riciclaggio internazionale e a Roma per appropriazione indebita e truffa aggravata: l'inchiesta di Modena è confluita in quella della Capitale. Il broker campano, residente a Londra e ora in fuga tra Madrida, Dubai e Hong Kong, è accusato di aver truffato decine di clienti dal 2001 a oggi. Tra questi c'è anche l'allenatore dell'Inter Antonio Conte che tramite il fratello Daniele ha fatto sapere ai magistrati di aver perso 30 milioni di euro. Proprio Daniele, profondo conoscitore di Bochicchio nonché anche per un periodo dipendente del fondo Tiber, ha raccontato ai magistrati il 22 ottobre scorso che il rampante consulente era solito investire i soldi sulla piattaforma Interactive Brokers. Il problema è che i fondi raccolti erano quelli di clienti che confidavano di far fruttare gli investimenti, con rendite al 10%, come promesso da Bochicchio. «I fondi» mette a verbale Daniele Conte «venivano usati anche con fini di effettivo investimento, soltanto che Bochicchio utilizzava degli strumenti finanziari molto rischiosi che, per quanto a mia conoscenza, erano intermediati da una piattaforma che si chiama "Interactive Brokers". Questa piattaforma di investimento inglese, specializzata nel trading online, consente di fare degli investimenti in tutta una serie di strumenti finanziari ad alto rischio: titoli derivati, futures, comodities. Il problema era che questi tipi di investimenti erano troppo rischiosi ed avrebbe dovuto informare i propri clienti e farsi autorizzare per questo tipo di attività, prospettando sia i potenziali guadagni sia le possibili perdite elevatissime». Oltre a raccontare del tenore di vita di lusso di Bochicchio, tra opere d'arte e attici a Miami, proprio Daniele Conte ha detto ai magistrati di aver saputo «di una perdita secca solo su questa piattaforma di oltre 40 milioni di euro in 10 anni». Non solo. Bochicchio per fare queste operazioni, rispetto agli investimenti della Kidman, aveva raccontato ai Conte «che una parte del denaro» veniva investito in operazioni finanziarie gestite per il tramite del desk di Hsbc di Hong Kong e Dubai. «Dove lo stesso Bochicchio mi diceva di avere contatti risalenti al suo incarico in banca di Global Market Manager» dice il fratello di Conte. «In relazione a questo devo precisare che Bochicchio ha sempre detto a me e mio fratello e agli investitori che io conosco, che l'esistenza del veicolo Kidman era avallata dal numero tre mondiale di Hsbc, tale Samir Assaf». Non solo. Altro aspetto interessante raccontato da Daniele Conte ai magistrati è che Bochicchio «non faceva nessun tipo di controllo sulla provenienza del denaro che riceveva, né sotto il profilo di una generica due diligence antiriciclaggio né tantomeno chiedeva agli investitori se avessero correttamente informato l'autorità fiscale delle disponibilità detenute all'estero». Particolarmente interessanti sono i movimenti di Bochicchio all'indomani dell'uscita dell'articolo della Verità del 23 agosto scorso. Il consulente finanziario, sentendosi ormai braccato, inizia a pianificare la sua fuga. Ai primi di settembre prenota una camera in un resort in Messico, poi si rende irreperibile e non risponde più al telefono. Tiene i contatti solo con la moglie tramite un cellulare straniero. Il 12 settembre va a Madrid. In Italia lo cercano. La moglie Arianna Giacomelli è braccata dai creditori che le telefonano ogni giorno. Proprio la consorte lo andrà a trovare in Spagna in giornata, il 19 settembre. La Guardia di finanza la segue. Il 20 ottobre è atteso a Londra per un altro processo. C'è speranza che si presenti. Ma poi non lo farà. Tanto che la Corte britannica dovrà accertare la sua latitanza. E dopo ? Secondo la procura Bochicchio non è mai più tornato in Italia. Ma ora dove si trova? Secondo informazioni in mano alla Verità fino a poche settimane fa era Dubai in cerca di un visto per trasferirsi a Hong Kong, dove avrebbe la possibilità di accedere a nuovi capitali. Ma è davvero così? Negli ultimi tempi era anche circolata la voce che avrebbe chiesto il divorzio. Con tutta probabilità solo di comodo.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)