
Leone XIV al Tg1: «Innocenti muoiono in tante parti del mondo, cerchiamo soluzioni a tutti i costi».Pace ed ambiente. Sono i due temi toccati da Papa Leone XIV nella sua prima intervista, rilasciata in esclusiva mondiale al Tg1 e trasmessa ieri sera all’edizione delle 20. Avvicinato, anzi di «intercettato», come ammette il servizio andato in onda, dal vaticanista Ignazio Ingrao alle 11 del mattino all’uscita del centro di Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria – in un dialogo certo concordato ma verosimilmente non programmato, quasi a restituire un tocco di informalità ad un pontefice che viceversa, come noto, dopo la sua elezione aveva voluto mettersi per iscritto il primo saluto ai fedeli - Papa Leone XIV, ha accettato di rilasciare alcune dichiarazioni. L’intervista ha permesso al pontefice anzitutto di commentare la sua visita al centro radiofonico, nei pressi del quale è in fase di realizzazione un impianto fotovoltaico in grado di alimentare l’intero Stato della Città del Vaticano. «È una bella opportunità», ha dichiarato, «per uscire un po’ dalla città. Oggi è festa in Vaticano per la solennità del Corpus Domini, che poi domenica celebreremo a San Giovanni in Laterano e poi a Santa Maggiore con la processione». «Ma allora oggi abbiamo un approfittato per venire qui», ha spiegato il Papa ad Ingrao, «io non conoscevo questo centro». A seguire, il Santo Padre ha voluto evidenziare l’importanza del progetto dell’impianto fotovoltaico - «un contributo ecologicamente parlando e anche per il bene di tutta la zona d’Italia e del Vaticano» - e del fatto che il Vaticano sia candidato a divenire il primo Stato al mondo interamente con energia sostenibile: «Una bellissima opportunità e penso che questo impegno da parte della Chiesa offre al mondo un esempio molto importante: tutti conosciamo gli effetti del cambio climatico e bisogna aver cura di tutto il creato, come Papa Francesco ha insegnato con tanta chiarezza».Dopo una battuta sul fatto che, quando era missionario, ascoltava Radio Vaticana, emittente onnipresente («arrivava sempre, portavo una piccola radiolina: trovavo sempre le notizie e una bella parola»), il Papa ha voluto esprimere con chiarezza un appello per la pace: «Vorrei rinnovare l’appello per la pace e a cercare a tutti i costi di evitare l’uso delle armi». Per fare questo, Papa Leone XIV ha richiamato l’urgenza di «mettersi insieme e cercare soluzioni». «Ci sono tanti innocenti che stanno morendo e bisogna promuovere la pace», ha rimarcato il Santo Padre. Che ha voluto evidenziare come faccia il possibile per seguire gli sviluppi di quanto accade nel pianeta: «Giorno e notte cerco di seguire ciò che sta accadendo in tante parti del mondo». «Si parla soprattutto del Medio Oriente, oggi, ma non è soltanto lì», ha aggiunto il pontefice, che urge «mettersi insieme e cercare soluzioni» per fermare gli spargimenti di sangue innocente.Parole del tutto simili a quelle già scandite dallo stesso Papa Prevost mercoledì e, a ben vedere, fin dal suo primo affaccio su Piazza San Pietro. «La pace sia con tutti voi», aveva detto da neoletto Leone XIV, subito precisando il senso di quelle parole, ricordando che si tratta del «primo saluto del Cristo risorto. Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie. A tutti i popoli, tutta la terra, la pace sia con voi. Pace disarmante, umile, perseverante». Era l’8 maggio scorso e quella espressione - «pace disarmante e disarmata» - aveva colpito il mondo intero. Ebbene, quasi un mese e mezzo dopo, purtroppo quell’appello evidentemente non solo non ha perso attualità ma, con il conflitto esploso tra Israele ed Iran, ne ha guadagnata. Per questo Papa Leone XIV non ha mancato di rinnovare le sue parole.Degna di nota, infine, la tempistica – assai ravvicinata rispetto alla sua elezione – con la quale al pontefice statunitense è stata fatta la prima intervista; in questo accorciando i tempi anche rispetto al suo predecessore. Eletto Papa il 13 marzo 2013, infatti, Francesco aveva rilasciato la sua prima intervista il 19 agosto dello stesso anno, parlando con Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica. Erano trascorsi appena 159 giorni dalla fumata bianca. Invece, in questo caso, la pressione mediatica è riuscita a far rompere al Papa il suo «silenzio stampa» perfino prima. Ma, considerando l’oggettiva brevità del dialogo (3 minuti circa in un servizio complessivo di 5) – e i contenuti, non così diversi da quelli che già Leone XIV diffonde nei suoi discorsi – viene onestamente da chiedersi se, in questo caso, a prevalere non sia in realtà stato per lo più un interesse giornalistico e televisivo a «strappare» la prima intervista ad un Papa. Dopotutto, per parlare al mondo il Santo Padre ha già Radio Vaticana. E funziona pure molto bene.
Il presidente colombiano Gustavo Petro (Ansa)
Sta salendo la tensione tra Washington e Bogotà. Venerdì, gli Stati Uniti hanno reso nota la cancellazione del visto al presidente colombiano Gustavo Petro.
- Comunicazioni, pagamenti, comandi militari: il 95% del traffico digitale globale passa sui fondali marini. Una infrastruttura delicata, difesa da (scarsi) investimenti privati.
- L’esperto Elio Calcagno: «La miglior protezione è la ridondanza: va aumentato il numero di collegamenti per evitare che da un solo snodo dipendano troppi scambi di dati. La Cina sta investendo ingenti risorse per mappare la rete».
Lo speciale contiene due articoli.
(Getty Images)
- Lo prevede il numero uno di Rheinmetall, colosso tedesco delle armi. Il rapido calo dei prezzi e lo sviluppo delle capacità di intercetto potrebbero dargli ragione.
- L’Intelligenza artificiale rivoluzionerà il settore. Nell’Ue Berlino detta i tempi. L’Italia con Piaggio Aero ha perso un’occasione.
- Nel 2024 il settore è cresciuto del 10%. Dietro al leader Leonardo, ci sono altre 656 imprese. Investimenti per ispezionare le linee elettriche e monitorare il territorio.
Lo speciale contiene tre articoli.
Luca De Carlo (Imagoeconomica)
Il coordinatore regionale: «O ascoltiamo il territorio, dove siamo al 37%, o decidiamo di essere generosi e lasciamo la Regione a un alleato. Se la Meloni me lo chiede, corro io».