2019-06-09
Ballottaggi da seconda Repubblica. M5s in pista come ago della bilancia
Oltre 3 milioni di italiani tornano al voto in 136 Comuni. Nei 15 capoluoghi di provincia, grillini fuori dai giochi, a eccezione di Campobasso, dove sono sfavoriti. Ma questo schema può far nascere alleanze trasversali.Al voto, al voto! Le elezioni sono come gli esami: non finiscono mai, e così oggi circa 3,5 milioni di italiani sono chiamati alle urne per i ballottaggi in 136 Comuni, tra i quali 15 capoluoghi di provincia. Urne aperte dalle 7 alle 23. L'elettore può votare tracciando il segno sul simbolo di una lista e attribuendo così il voto al candidato sindaco collegato, oppure può votare solo per il candidato sindaco non esprimendo la preferenza per alcuna lista. Dal punto di vista politico, si torna alla contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra: solo a Campobasso il M5s è riuscito ad approdare al secondo turno. Nelle altre città, gli elettori grillini saranno fondamentali per consentire la vittoria al candidato di centrodestra o di centrosinistra.Vediamo tutti i duelli dei Comuni capoluogo di provincia. A Potenza la sfida sarà tra Mario Guarente, di centrodestra (44,73% al primo turno), e Valerio Tramutoli, sostenuto da due liste civiche (27,41%). A Campobasso troviamo l'unico candidato del M5s che riesce ad approdare al secondo turno: Roberto Gravina (29,41%) se la vedrà con la candidata del centrodestra Maria Domenica D'Alessandro (39,71%). Ad Ascoli Piceno vanno al ballottaggio Marco Fioravanti, di centrodestra (37,38%), e Piero Celani, sostenuto da liste civiche (21,43%). Ad Avellino sfida interna al centrosinistra che piazza due candidati al ballottaggio: Luca Cipriano (32,5%), che ha dalla sua parte anche il Pd, e Gianluca Festa (28,6%). A Biella la sfida sarà tra il candidato del centrodestra, Claudio Corradino (39,95%), e Donato Gentile, sostenuto da alcune liste civiche (27,57%). Pd al ballottaggio anche a Verbania, dove il sindaco uscente, Silvia Marchionni (37,5%), sfida il candidato del centrodestra, Giandomenico Albertella (45,81%).Ballottaggio anche per il sindaco uscente di Vercelli, Maura Forte, di centrosinistra (24,66%) contro Andrea Corsaro del centrodestra (41,89%). A Cremona sfida tra Gianluca Galimberti di centrosinistra (46,37%) e Salvatore Malvezzi di centrodestra (41,65%); a Ferrara ballottaggio tra Alan Fabbri di centrodestra (48,44%) e Aldo Modonesi di centrosinistra (31,75%); a Foggia tra Franco Landella di centrodestra (46,11%), e Giuseppe Cavaliere per il centrosinistra (33,71%). A Forlì sfida decisiva tra Gian Luca Zattini di centrodestra (45,8%), e Giorgio Calderoni di centrosinistra (37,21%). A Livorno duello al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Luca Salvetti, (34,2%) e Andrea Romiti, di centrodestra (26,64%). A Reggio Emilia sfiora, con il 49,13%, la vittoria al primo turno Luca Vecchi, di centrosinistra, che dovrà vedersela al ballottaggio con Roberto Salati, di centrodestra, (28,22%). A Prato, Matteo Biffoni, di centrosinistra (47,16%) se la vedrà con Daniele Spada, di centrodestra (35,12%). A Rovigo vanno al ballottaggio Monica Gambardella, di centrodestra (38,17%), ed Edoardo Gaffeo, di centrosinistra (25,42%).Curiosità invece per quanto accadrà oggi in dodici Comuni con meno di 15.000 abitanti, dove la legge non prevede il ballottaggio, ma nei quali, due settimane fa, il primo turno ha visto un pareggio tra i due candidati più votati. Tornano dunque alle urne oggi gli elettori di Banzi (Pz), Briga Alta (Cn), Capoliveri (Li), Campodoro (Pd), Castel Baronia (Av), Maccagno con Pino e Veddasca (Va), Maissana (Sp), Margno (Lc), Ranzanico (Bg), San Zenone al Lambro (Mi), Ribordone (To) e Vaglio Serra (At). Meravigliosa la storia delle elezioni comunali di Briga Alta, paesino di 48 abitanti in provincia di Cuneo, il più piccolo tra quelli chiamati al voto. Domenica 26 maggio, alle urne si sono recati 28 elettori: risultato di parità con 10 voti a testa per la lista «Il rododendro», con candidato sindaco Francesco De Lucia, e «Per Briga Alta», con candidato sindaco Giancarlo Mureddu. Oggi il ballottaggio decreterà chi dei due riuscirà a spuntarla. Ci sarebbe da ridere, se non fosse diventato un caso politico nazionale, per quanto accaduto a Malnate, Comune di 16.000 abitanti in provincia di Varese. Domenica 26 maggio il candidato del M5s, Domenico Mancino, ha raccolto appena il 7,4% dei voti, e dunque è stato escluso dal ballottaggio che oggi vedrà contrapposte le candidate a sindaco di centrodestra, Daniela Gulino, e quella del centrosinistra, Irene Bellifemmine. La scorsa settimana, al municipio, si è presentato Giovanni Gulino, storico esponente del M5s, cittadino nonché padre della candidata del centrodestra. Babbo Gulino voleva firmare l'apparentamento (mai termine fu più appropriato) tra Movimento 5 stelle e centrodestra, per dare una mano alla figliola: peccato che in quel momento, al Comune, era presente anche Mancino, all'oscuro di tutto. Tra i due grillini si è sfiorata la rissa, e alla fine, dopo l'intervento del capo politico del M5s, Luigi Di Maio, l'apparentamento che avrebbe visto comparire insieme sulla scheda elettorale i simboli del M5s e quelli di Lega e Forza Italia è saltato.
Il primo ministro del Pakistan Shehbaz Sharif e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Getty Images)
Riyadh e Islamabad hanno firmato un patto di difesa reciproca, che include anche la deterrenza nucleare pakistana. L’intesa rafforza la cooperazione militare e ridefinisce gli equilibri regionali dopo l’attacco israeliano a Doha.
Emanuele Orsini e Dario Scannapieco