2024-09-22
I luoghi migliori per godersi l'autunno in arrivo
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Autunno sulle cime della Val Mello (IStock)
Pensavamo che l’autunno avrebbe tardato ad arrivare e invece è già fuori dalle nostre finestre, invitante come sempre, nonostante rimanga una stagione da intenditori.Il miglior modo per celebrare l’arrivo dell'autunno è organizzare gite fuori porta e viaggi a caccia di bellezze stagionali. Benché sia visibile ovunque, in città come in campagna, ci sono luoghi che si prestano particolarmente allo scopo, mostrando al viandante i colori cangianti della nuova stagione e facendo propria la sua malinconia. Vediamone alcuni in Italia e in Europa.Il Monte SubasioNulla, come la montagna, si adatta felice alle bellezze d’autunno. In Italia abbiamo un ampio ventaglio di scelte, anche se, quando organizziamo un weekend tra i monti, tendiamo sempre alle stesse mete.E se stavolta puntassimo al Monte Subasio, sull’Appennino umbro-marchigiano? Su uno dei suoi versanti si trovano Assisi e Spello, con le loro bellezze storico-artistiche; sull’altro Valtopina e Nocera Umbra. In mezzo, scorrono ancora vivide le parole di Dante Alighieri, che nel canto undicesimo del Paradiso narra le origini di San Francesco d’Assisi.Il Monte Subasio dà il nome all’omonimo Parco, al cui interno si trovano cinque siti di interesse comunitario: la parte alta del fiume Tescio, Colli Selvalonga – Il Monte, la sommità, il fosso dell’Eremo delle Carceri e Poggio Caselle - Fosso Renaro.Di particolare rilievo i ponti antichi che attraversano il fiume Tescio (dal ponte San Vittorino al Cavaliero, per citarne solo due), la vista sul Gran Sasso e sul Monte Amiata che si gode dalla sommità del Subasio e l’Eremo delle Carceri, luogo prediletto da San Francesco, che qui si ritirava in meditazione. Si narra che proprio all’interno della grotta ebbe l’illuminazione che lo trasformò in un altro uomo.Se si vuole fare incetta di foliage, consigliamo la faggeta del Macchione e la lecceta dell’Eremo delle Carceri.DormireHotel Lieto Soggiorno, via A. Fortini 26, Assisi: nel centro storico (si trova tra la Basilica di San Francesco e la Piazza del Municipio), dispone di poche e accoglienti camere;Appartamenti Monte Alago, via Monte Alago 25, Nocera Umbra: in bellissima posizione.MangiareLe Terrazze di Properzio, via Metastasio 9, Assisi: il tagliere di salumi e formaggi è un sine qua non;La Casa del Buongustaio, via Fano km 177, Nocera Umbra: ottima la carne.La Val di MelloFa parte della Val Màsino e dell’omonimo comune, ma il nome è dovuto al fatto che gli abitanti di Mello hanno il diritto di pascolare in questa valle.Questa riserva naturale diventa un quadro in autunno, con gli alberi che virano verso il giallo e il rosso. È possibile percorrerla facilmente per intero, partendo dal borgo di San Martino per arrivare agli alpeggi dell’Alpe Pioda (solo quest’ultima parte presenta una salita abbastanza impegnativa).Bellissimo il laghetto Qualido, circondato dai monti e dalle fronde colorate, che vi si specchiano.Altro laghetto dal nome meno elegante è il Bidet della Contessa, caratterizzato da acque smeraldo.Punto molto interessante è Cascina Piana, un insieme di baite di montagna incastonate tra le pareti di granito.Insomma, una valle fiabesca, che in questa stagione assume un’aura ancor più surreale e, per questo, merita di essere visitata con calma.DormireHotel Le Cime, via Bagni 25, Val Masino (SO): tipico hotel di montagna, accogliente ma moderno e in bellissima posizione panoramica;Residenza Antica Corte Villa Picta, via IV novembre 30°, Buglio in Monte (SO): sobrio e in posizione ottimale.MangiareAgriturismo Ortesida, Strada Provinciale del Passo San Marco 34, Morbegno (SO): da provare i pizzoccheri;Agriturismo Adda Vegia, via Pozzoni 1, Buglio in Monte (SO): soprattutto i formaggi e la polenta.LussemburgoVigneti, prati a perdita d’occhio, borghi e affascinanti castelli: ecco in estrema sintesi l’anima del Lussemburgo. Potremmo quindi non organizzare un weekend autunnale da quelle parti, date queste premesse?Sicuramente il Lussemburgo è una meta fuori dall’usuale, ma non per questo incapace di rendere felici i suoi visitatori.La capitale è imperdibile: il suo centro storico è patrimonio UNESCO e la natura, qui, regna sovrana. Esistono una città alta e una città bassa: la prima è raggiungibile via funicolare o ascensore panoramico.Da vedere le Casematte del Bock, complesso di tunnel e gallerie sotterranee fuse con la roccia e utilizzate come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale. Le Casematte offrono bellissimi scorci sulla città.Per assaporare ancora di più l’atmosfera autunnale e un po’ hygge della città, allora bisogna passeggiare sulla Chemin de la Corniche, sentiero panoramico che si apre sulle vallate intorno alla capitale lussemburghese.Per assaporare le bellezze del foliage in mezzo alla natura, ci si può recare a Mullerthal, villaggio dominato dalle colline, dove camminare tra sentieri fiabeschi e piccole cascate.DormireMelia Luxembourg, Park Dräi Eechelen, Kirchberg, 1, Lussemburgo: hotel moderno, a due passi dal centro, ma allo stesso tempo immerso nel verde;CAB Ap’art, Rue Philippe II, 29, Ville Haute, Lussemburgo: molto moderno e proprio nel centro città.MangiareLa Càve a Manger, Rue Bender 1, Gare Luxembourg: uno dei piatti forti è la tartare di manzo;Grand Cafè, P. d’Armes 11, Ville-Haute Luxembourg: ottima qualità della carne.BratislavaLa capitale della Slovacchia è una meta perfetta per un weekend d’autunno: meno turistica di Praga, capitale della Repubblica Ceca, offre prezzi ancora accettabili e un’atmosfera che alla stagione si adatta perfettamente.Sono molti i punti d’interesse: dal castello che domina la città alla casa più stretta dell’Europa Centrale, che ospita il Museo degli Orologi. La Città Vecchia è sicuramente la parte più interessante, con la chiesa gotica di San Martino e le statue di bronzo che sbucano da ogni dove, compreso un tombino (“Cumil il guardone”).Da visitare anche la Chiesa Blu, chiamata così proprio per via del colore delle facciate. Sembra uscita da una fiaba dei fratelli Grimm e ricorda la forma di una torta.Da non perdere una passeggiata sul futuristico “Ponte Nuovo”, dove si può anche prendere l’ascensore panoramico per raggiungere il ristorante o semplicemente per la vista.Altre mete importanti sono il castello di Devin (arroccato e con una bellissima visuale sui due fiumi – il Danubio e la Morava – che qui confluiscono) e il Memoriale di Slavin, che commemora i soldati dell’Armata Rossa caduti in battaglia nel ’45.DormireBlueBell Hotel, Paulínyho 14, Bratislava: hotel semplice ma confortevole. Situato in pieno centro;Garni Hotel VIRGO, Panenská 14, Bratislava: hotel baroccheggiante nel centro storico della città.MangiareGatto Matto Panská, Panská 17, Bratislava: per chi ha nostalgia della cucina italiana, questo posto è l’ideale.Dolnozemská, Panská 248/7: ottimo posto in cui assaggiare la cucina locale e anche le ottime birre.
Thierry Sabine (primo da sinistra) e la Yamaha Ténéré alla Dakar 1985. La sua moto sarà tra quelle esposte a Eicma 2025 (Getty Images)
La Dakar sbarca a Milano. L’edizione numero 82 dell’esposizione internazionale delle due ruote, in programma dal 6 al 9 novembre a Fiera Milano Rho, ospiterà la mostra «Desert Queens», un percorso espositivo interamente dedicato alle moto e alle persone che hanno scritto la storia della leggendaria competizione rallystica.
La mostra «Desert Queens» sarà un tributo agli oltre quarant’anni di storia della Dakar, che gli organizzatori racconteranno attraverso l’esposizione di più di trenta moto, ma anche con memorabilia, foto e video. Ospitato nell’area esterna MotoLive di Eicma, il progetto non si limiterà all’esposizione dei veicoli più iconici, ma offrirà al pubblico anche esperienze interattive, come l’incontro diretto con i piloti e gli approfondimenti divulgativi su navigazione, sicurezza e l’evoluzione dell’equipaggiamento tecnico.
«Dopo il successo della mostra celebrativa organizzata l’anno scorso per il 110° anniversario del nostro evento espositivo – ha dichiarato Paolo Magri, ad di Eicma – abbiamo deciso di rendere ricorrente la realizzazione di un contenuto tematico attrattivo. E questo fa parte di una prospettiva strategica che configura il pieno passaggio di Eicma da fiera a evento espositivo ricco anche di iniziative speciali e contenuti extra. La scelta è caduta in modo naturale sulla Dakar, una gara unica al mondo che fa battere ancora forte il cuore degli appassionati. Grazie alla preziosa collaborazione con Aso (Amaury Sport Organisation organizzatore della Dakar e partner ufficiale dell’iniziativa, ndr.) la mostra «Desert Queens» assume un valore ancora più importante e sono certo che sarà una proposta molto apprezzata dal nostro pubblico, oltre a costituire un’ulteriore occasione di visibilità e comunicazione per l’industria motociclistica».
«Eicma - spiega David Castera, direttore della Dakar - non è solo una fiera ma anche un palcoscenico leggendario, un moderno campo base dove si riuniscono coloro che vivono il motociclismo come un'avventura. Qui, la storia della Dakar prende davvero vita: dalle prime tracce lasciate sulla sabbia dai pionieri agli incredibili risultati di oggi. È una vetrina di passioni, un luogo dove questa storia risuona, ma anche un punto d'incontro dove è possibile dialogare con una comunità di appassionati che vivono la Dakar come un viaggio epico. È con questo spirito che abbiamo scelto di sostenere il progetto «Desert Queens» e di contribuire pienamente alla narrazione della mostra. Partecipiamo condividendo immagini, ricordi ricchi di emozioni e persino oggetti iconici, tra cui la moto di Thierry Sabine, l'uomo che ha osato lanciare la Parigi-Dakar non solo come una gara, ma come un'avventura umana alla scala del deserto».
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