2019-07-16
Autostrade alla fine entra in Alitalia e salva la poltrona al ministro Di Maio
Il consiglio di Fs, nell'ultimo giorno utile per evitare il fallimento, scarta le offerte di Toto, Lotito e Avianca. Resta quella di Atlantia, che si affiancherà con un 40% delle quote al dicastero dell'Economia e a Delta.È stata una giornata decisiva per Alitalia. Il quarto alleato della nuova società che porterà avanti il progetto di salvataggio dell'ex compagnia di bandiera sarà Atlantia. È stato questo l'esito del consiglio d'amministrazione che ieri si è tenuto all'interno del gruppo Fs. «Il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato italiane in data odierna», si legge in una nota emessa subito dopo la conclusione del cda, «valutate le conferme di interesse pervenute, ha individuato Atlantia quale partner da affiancare a Delta airlines e al ministero dell'Economia e delle finanze per l'operazione Alitalia», si legge, «Fs inizierà a lavorare quanto prima con i partner individuati per condividere un piano industriale e gli altri elementi dell'eventuale offerta».In poche parole e al foto finish (quello di ieri era l'ultimo giorno per presentare le offerte) Atlantia sembra pronta a salvare Alitalia e le promesse del vicepremier Luigi Di Maio che, senza l'interesse dall'azienda della galassia Benetton, avrebbe visto Alitalia andare in fallimento e la sua poltrona da ministro, probabilmente, in fumo.Ieri i consiglieri di Fs (dopo quattro ore di consiglio) hanno preso in analisi le manifestazioni non vincolanti dei quattro operatori interessati - oltre ad Atlantia, Claudio Lotito, la famiglia Toto e l'imprenditore colombiano German Efromovich, primo azionista di Avianca - e dopo una lunga riflessione hanno valutato di proseguire le trattative con la holding che fa riferimento alla famiglia Benetton. Che al tempo stesso metterà sull'altro piatto della bilancia la concessione per la gestione delle autostrade, messa in discussione dai 5 stelle dopo il crollo del ponte Morandi. Ma questo è solo il primo passo. Da ieri le trattative sono entrate nella fase decisiva, quella che dovrà valutare il merito della proposta targata Atlantia. Ovviamente il nodo principale da sciogliere è quello relativo all'approvazione, e l'eventuale integrazione, del piano industriale già definito da Fs e dal partner industriale, il vettore Delta. Il prossimo passaggio formale prevede dunque la presentazione dell'offerta entro la fine di settembre. Le quote della newco dovrebbero essere più o meno definite: a Fs il 35%, al suo fianco il Mef con il 15% e poi Delta con il 10-15%. Il restante 35-40% andrà quindi alla holding quotata guidata da Giovanni Castellucci.L'iter che ha portato a questo risultato è culminato due giorni fa quando in Mediobanca, advisor di Fs sul dossier legato all'ex compagnia di bandiera, sono arrivate le varie dichiarazioni di interesse. Gli americani avevano già scritto ribadendo il loro interesse nella nottata di mercoledì scorso contestualmente alla preclusione a partecipare in una cordata con altri partner che non sarebbero stati graditi al vettore a stelle e strisce. Dopo un infinito tira e molla voluto dal vicepremier Luigi Di Maio per le polemiche legate alla revoca della concessione ad Autostrade, quindi, grazie anche alla mediazione del premier Giuseppe Conte, si è creato un disgelo e Atlantia ha presentato la manifestazione di interesse poche ore prima che il progetto capitolasse.Del resto, le indicazioni di Toto, Efromovich, Lotito avrebbero stravolto il piano originario che comunque Atlantia ha intenzione di aggiustare. L'obiettivo è non crescere in Nord America per non disturbare Delta. Al contempo, però, l'intenzione è quella di far crescere e valorizzare lo scalo di Fiumicino. È probabile che già da ieri sera i nuovi alleati si siano seduti al tavolo con McKinsey e Oliver Wyman per rivedere il piano.Per prevenire le polemiche, pochi minuti dopo l'annuncio Di Maio ha scitto su Facebook: «Noi siamo riusciti a trovare una soluzione e questo è un grande risultato. Un grande risultato raggiunto dopo settimane di lavoro intenso. Mentre qualcuno oggi si prendeva un caffè al tavolo e recitava la solita parte, qui abbiamo fatto la differenza. Detto questo, il consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato, che è autonomo, ha scelto Atlantia come quarto partner del consorzio della nuova Alitalia. Erano arrivate altre offerte, ma hanno scelto Atlantia. Nessun pregiudizio, già lo avevo detto, anche perché lo Stato continuerà ad avere la maggioranza assoluta dell'azienda e quindi anche il controllo della newco. Era questo l'obiettivo che si era fissato il governo. Sia chiara una cosa però: niente e nessuno cancellerà i 43 morti del ponte Morandi. Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!».Certo è che ieri il mercato sembra aver scelto una posizione attendista sul titolo Atlantia. Le azioni del gruppo hanno chiuso la seduta a Piazza Affari poco sotto la parità (-0,16%) a 24,66 euro.