2019-08-15
Assist dei giudici all’intesa Pd-M5s: la Open Arms entra in acque italiane
Il Tar del Lazio sospende il divieto di ingresso del Viminale alla nave della Ong spagnola. Giuseppe Conte scrive a Matteo Salvini per farli sbarcare. La replica: «Non aiuto i trafficanti: ricorso al Consiglio di Stato». Ma Elisabetta Trenta invia i militari.È in arrivo il soccorso togato all'inciucio in gestazione tra 5 stelle e Pd. L'ordinanza del Tar del Lazio che ha consentito l'ingresso nelle acque italiane della nave Open Arms carica di migranti è un assist servito al nuovo asse buonista. L'imbarcazione spagnola era da 13 giorni in acque internazionali con 147 persone a bordo, bloccata per effetto del decreto Sicurezza bis. Il provvedimento fortemente voluto dal ministro Matteo Salvini che prevede pesanti multe per le navi che entrano senza autorizzazione nelle acque italiane. Ma il Tribunale amministrativo del Lazio ha accolto il ricorso della Ong iberica, sospendendo il divieto di ingresso «alla luce della documentazione prodotta e della prospettata situazione di eccezionale gravità e urgenza».È l'ennesimo schiaffo della magistratura verso Salvini. Un aggiramento del decreto Sicurezza che in questo momento crea un'occasione di ulteriore avvicinamento tra il Pd e i 5 stelle, che si sono sempre turati il naso mentre votavano a favore dei provvedimenti sulla sicurezza proposti dalla Lega. L'ala M5s più vicina a Roberto Fico ha sempre mal tollerato la severità voluta da Salvini. Esattamente come i democratici. Pure i fedelissimi di Luigi Di Maio hanno approvato obbedendo agli ordini, mai per convinzione.Ma oltre ad avvicinare Pd e 5 stelle, il provvedimento del Tar del Lazio ha acceso un nuovo scontro nel governo tra lo stesso Salvini e il premier Giuseppe Conte. L'uno sfiduciato dall'altro. Anzi, ha offerto su un vassoio d'argento al premier l'occasione per rimarcare le distanze dal suo ministro che vuole mandarlo a casa. Il capo del governo e il suo vice non si sono parlati, ma hanno comunicato per iscritto. Lettere «garbate», ha fatto sapere Salvini. La sfiducia ha tolto la voce ma non ha paralizzato le firme. «Conte mi ha scritto per lo sbarco di alcune centinaia di immigrati a bordo di una nave di una Ong che però è straniera ed è in acque straniere», ha fatto sapere Salvini. «Gli risponderò garbatamente che non si capisce perché debbano sbarcare in Italia».«C'è la nave di una Ong spagnola in acque maltesi che fa ricorso a un tribunale italiano, non si capisce perché», ha aggiunto il titolare del Viminale, «poi c'è una nave norvegese di una Ong francese. È chiaro che c'è un disegno per tornare indietro, per riaprire i porti italiani e trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa. Finché ho vita non mi arrendo e resisto a questa vergogna, anche per rispetto degli immigrati che sono qua regolarmente. Non cambio idea, possono minacciarmi, denunciarmi, processarmi». Un attacco ai giudici, alle Ong, ai trafficanti, ma anche allo stesso premier. Perché, come hanno confermato fonti di Palazzo Chigi, era stato proprio Conte a chiedere lo sbarco dei minori, per «metterli in sicurezza» secondo le norme che impegnano a dare assistenza alle persone in difficoltà. Pochi giorni dopo averlo fatto approvare, anche il premier prende le distanze dal decreto Sicurezza bis. Che aveva pure fatto sollevare il sopracciglio di Sergio Mattarella, il quale aveva promulgato la legge chiedendo al governo e alle Camere di modificarlo quanto prima.Nel pomeriggio però lo scontro si è fatto incandescente. Perché il ministro dell'Interno ha annunciato un ricorso urgente al Consiglio di Stato contro il provvedimento del Tar per impedire lo sbarco della Open Arms. Ma Salvini, informa una nota del Viminale, è pronto anche «a firmare un nuovo provvedimento di divieto d'ingresso nelle acque territoriali italiane» perché «ai fatti citati nel provvedimento sub judice se ne sono aggiunti altri». Per giorni, riferisce il Viminale, «Open Arms si è infatti trattenuta in acque sar (search and rescue, cioè ricerca e salvataggio, ndr) libiche e maltesi, ha anticipato altre operazioni di soccorso e ha fatto sistematica raccolta di persone con l'obiettivo politico di portarle in Italia».In serata, sempre ad aggiungere tensione tra i gialloblù, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha inviato navi militari in soccorso dell'imbarcazione spagnola.All'obiettivo delle ong di screditare Salvini, si aggiunge così la scelta dei tempi operata dal Tar. Intervenire il giorno dopo la bocciatura delle mozioni del centrodestra per accelerare la crisi di governo, ha l'effetto di spingere la Lega in un collo di bottiglia. I tempi della crisi sono chiusi in due date: 20 agosto, per il discorso di Conte al Senato, e 22 agosto, per il voto alla Camera sul taglio ai parlamentari. Per ora si sa che il presidente del Consiglio farà delle dichiarazioni al Parlamento, ma le dimissioni sono ancora incerte. Non è detto che Conte esca da Palazzo Madama e si rechi al Quirinale. D'altra parte, in calendario per martedì non è previsto un voto di sfiducia dopo il discorso. Potrebbe dunque succedere che il 22 si arrivi alla Camera con un presidente non dimissionario e un governo in carica, nel pieno esercizio delle funzioni, che si accinge a votare una riforma costituzionale la cui calendarizzazione è stata voluta dai voti Pd-M5s. I quali potrebbero ancora una volta fare valere l'inciucio e tagliare fuori la Lega.