2024-04-26
Anselm Kiefer: i suoi Angeli caduti in mostra a Firenze
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Tra gli appuntamenti più attesi di quest’anno, sino al 21 luglio 2024 le sale di Palazzo Strozzi ospitano una straordinaria mostra dedicata ad Anselm Kiefer, fra gli artisti contemporanei più quotati al mondo. Tra dipinti, sculture e installazioni, il suggestivo percorso espositivo si snoda fra lavori storici e nuove produzioni, inclusa una nuova, monumentale opera, che stupisce il visitatore e domina il cortile della storica dimora rinascimentale. Tedesco di Donaueschingen, Anselm Kiefer nasce nel 1945, in quel momento storico apicale che segna la fine del secondo conflitto mondiale e la resa della Germania nazista. Particolare non da poco, visto che, col nazismo, Kiefer ha dovuto fare i conti a più riprese: nel 1969, quando - per la sua tesi di laurea all’Accademia di Belle Arti - si fece provocatoriamente fotografare in «luoghi simbolo dell’Europa» mentre replicava con il braccio teso il saluto del Sieg Hei le poi, qualche anno dopo, nel 1972, quando stringe un sodalizio umano e artistico con l’eclettico artista teutonico Joseph Beuys, definito «lo sciamano dell’arte» per la sua dimensione spirituale ed enigmatica, ma, al tempo stesso, strettamente intrecciato al passato della Germania hitleriana.Su Kiefer (ma anche su Beuys) , la critica tedesca si divide i due schieramenti: per alcuni è un neo-nazista senza appello - etichetta che gli resterà addosso per parecchi anni, creandogli non pochi problemi -; per altri è un artista originale e geniale, che ha coraggiosamente e platealmente criticato gli orrori della Germania nazista. Ma al di là di ogni polemica, l’arte di Kiefer comincia a conquistare gallerie e manifestazioni prestigiose e, nei primi anni ’70, le sue tele potentissime e gigantesche si confrontano con uno dei temi in lui più ricorrenti: la solitudine degli esseri umani. Sono lavori misteriosi e sofisticati, dove il colore si sposa con la terra e l’argilla. E spesso si confronta con la parola scritta. Quelle di Kiefer sono opere uniche nel loro genere, opere che hanno il «sapore » della decadenza e della rovina ma che - paradossalmente- esprimono una sorta di positività e di speranza: la rovina, per Kiefer, non è la fine di tutto, ma il punto di «partenza della ripartenza» e della rinascita. Negli anni ’80 - che sono poi gli anni della definitiva consacrazione internazionale - la «parabola artistica» di Kiefer si arricchisce di un'altra riflessione spirituale, di una ricerca che dura tuttora: la cabala ebraica, con il suo mondo di segni e simboli. Nei suoi lavori entrano «di prepotenza» cosmologia e misticismo, qualcosa che va assolutamente oltre l’animo umano, qualcosa che lo trascende e aspira al divino. L’interesse per la simbologia religiosa diventa quasi un’ ossessione, un elemento onnipresente. Esattamente come le rappresentazioni degli Angeli Caduti, le creature divine cacciate dal Paradiso e protagonisti indiscussi della straordinaria mostra a Palazzo Strozzi. Che Angeli caduti si intitola e che condensa nella monumentale opera Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023) - potpourri magnetico di oro e materiali vari - l’essenza di tutta l’esposizione ( e della poetica di Kiefer), mix eccezionale di arte, letteratura, filosofia, memoria, mito e storia. Dipinto di oltre sette metri d’altezza, Engelssturz ha per soggetto il celebre brano dellApocalisse che descrive il combattimento tra l’arcangelo Michele e gli angeli ribelli, metafora della lotta tra Bene e Male e invito a riconsiderare il nostro rapporto tra spirito e materia. La MostraCurata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione raccoglie venticinque opere - storiche e più recenti - che accompagnano il visitatore in un percorso introspettivo sull’essere umano, esplorando le connessioni tra passato, presente e futuro. Le opere di Kiefer, figlie di un uso audace di tecniche e materiali diversi, sono opere «empatiche», che stbiliscono una sorta di connessione mentale e tattile con il visitatore, affascinato da quelle materie grezze - piombo, cera, semi, terra, fiori, sabbia e cenere - che il genio sapiente dell'artista plasma e trasforma in creazioni imponenti e suggestive, fatte di dense stratificazioni e di dettagli e significati sempre nuovi. Che vanno oltre ogni limite e ogni limite rifiutano. E basta aggirarsi per le sale di Palazzo Strozzi per rendersene conto… L’impatto emotivo è fortissimo sin dall’ingresso (dominato dalla già citta tela Engelsstur), ma, in un crescendo di emozioni, prosegue nel piano nobile con Luzifer (Lucifero, 2012-2023), gigantesca tela che rappresenta l'angelo ribelle che precipita nell'abisso, reinterpretato attraverso materiali che si riferiscono alla storia contemporanea e recente (compresa un’acuminata e minacciosa ala di aereo in piombo che sporge dalla tela…);continua tra gli splendori dei serpenti e dei girasoli dorati presenti in Für Antonin Artaud: Helagabale (Per Antonin Artaud: Eliogabalo, 2023) e in altre opere (i serpenti, simbolo di rigenerazione e i girasoli , omaggio a Van Gogh e piante legate al sole ma anche alla terra, sono temi molto ricorrenti in Kiefer); diventa stupore e meraviglia pura nell’ installazione immersiva Verstrahlte Bilder (Dipinti irradiati, 1983-2023, creata appositamente per la mostra e dotata anche di grandi superfici specchianti poste al centro dello spazio), composta da una suggestiva selezione di sessanta dipinti che riempiono completamente le pareti e il soffitto di una delle più grandi sale di Palazzo Strozzi. L’ennesimo invito al visitatore di immergersi nell’arte stratificata e totalizzante di Kiefer per riflettere sulla fragilità della vita, sulla distruzione e sul decadimento. E sul potere, rigenerativo, dell'arte. Per richiamare la precarietà della vita umana e la transitorietà del tempo, ma anche a dimostrazione dell’importanza della poesia, della scrittura e della parola nella pratica artistica kieferiana, la mostra si chiude con i celebri versi del 1930 del poeta Salvatore Quasimodo, tracciati da Kiefer stesso su una parete della sala: «Ognuno sta solo sul cuor della terra / trafitto da un raggio di sole / ed è subito sera».Una mostra straordinaria, che, come ha dichiarato il curatore «… diviene un invito a tutti i visitatori a investigare la complessità dell’esistenza tra passato, presente e futuro e nella dialettica tra spiritualità e materialità».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.