2023-04-11
Altri immigrati nell’uovo di Pasqua. Registrati 3.000 sbarchi in tre giorni
Tra sabato e lunedì la Guardia costiera è stata impegnata in diverse operazioni di salvataggio nel mar Jonio. A Lampedusa hotspot di nuovo al collasso: 1.883 ospiti. Il Viminale: pronti a richiedere lo stato di emergenza.Pasqua di sbarchi a valanga a Lampedusa e non solo: tra domenica e ieri sono stati più di 2.200 i migranti approdati sulle coste italiane a bordo di imbarcazioni di fortuna oppure salvati nel mar Jonio.Per quel che riguarda la giornata di ieri, la Guardia costiera italiana ha soccorso circa 1.200 migranti nel corso di due diverse operazioni. Un peschereccio, con circa 800 persone a bordo, è stato individuato a 120 miglia a sud-est di Siracusa: le operazioni di salvataggio sono state coordinate dalla nave Peluso con il supporto di tre motovedette e l’ausilio di un mercantile presente in zona; un altro peschereccio con 400 persone a bordo è stato, invece, segnalato da Alarm Phone a 170 miglia a sud est di Capo Passero: in questo caso, è stata la nave Diciotti a coordinare le operazioni di soccorso, con la collaborazione di due navi mercantili. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso in mare sono stati impiegati anche mezzi aerei di Guardia costiera e Frontex. La Procura di Agrigento indaga sul naufragio di un barchino di appena 7 metri, affondato nella notte fra sabato e domenica nel Mediterraneo centrale, in acque Sar maltesi. La nave Nadir della Ong tedesca Resqship ha tratto in salvo 22 persone e recuperato due cadaveri. Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, sarebbero 18 i dispersi. I pm di Agrigento hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. Il barchino era partito da Sfax, in Tunisia. Si moltiplicano anche gli sbarchi a Lampedusa. Nella notte tra domenica e ieri sono arrivate sull’isola 36 persone, tra cui 8 donne e un minore, soccorsi da una motovedetta della Guardia costiera. I migranti hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea. Domenica sono stati in totale ben 26 gli sbarchi a Lampedusa, per un totale di 974 persone, mentre il giorno prima erano stati 17 gli approdi di imbarcazioni sull’isola, per un totale di 679 migranti. L’hotspot di contrada Imbriacola è letteralmente al collasso: ieri si è arrivati a un totale di 1.883 ospiti, mentre la capienza sarebbe di 400 posti. La prefettura di Agrigento ha disposto il trasferimento di 244 persone, imbarcate sul traghetto di linea Galaxy diretto a Porto Empedocle, ma l’emergenza è totale. Secondo fonti ministeriali, c’è la volontà, da parte del governo, di chiedere lo stato d’emergenza per l’isola di Lampedusa e per l’intera Sicilia. Secondo le stesse fonti, la questione potrebbe essere portata sui tavoli dell’esecutivo dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in un prossimo Consiglio dei ministri. Siamo appena all’inizio della primavera e a questo ritmo è impossibile non prevedere un’estate incandescente. L’Europa brilla per la totale assenza, mentre il numero di migranti soccorsi dovrebbe far vergognare chi ha avuto il coraggio di accusare il governo di scarso impegno. Nel dramma, come spesso accade, si inserisce la farsa. Secondo quanto riferito dall’Ansa, i due minibus utilizzati per trasferire i migranti dal molo Favarolo di Lampedusa, dove avvengono gli sbarchi, fino a contrada Imbriacola, dove si trova l’hotspot e da qui al porto commerciale dal quale avvengono i trasferimenti con i traghetti di linea, non sono inidonei. Uno è completamente inadatto al trasporto di persone, l’altro deve essere messo in moto almeno 20 minuti prima dell’uso. Questa situazione comporta ritardi e difficoltà nei trasferimenti. Si tratta, a quanto spiegano fonti della questura di Agrigento, di una situazione che andrebbe avanti da mesi e nonostante le sollecitazioni partite dalla prefettura, la situazione non sarebbe cambiata. Il servizio di trasporto è gestito dalla coop Badia Grande, che replica: «I pullman disponibili sono al momento tre. Uno funzionante da 9 posti, un altro con lo stesso numero di posti che ha avuto un guasto lunedì scorso e per il quale si attende di poter sostituire il pezzo di ricambio che dovrà arrivare dalla terraferma questa settimana, e un pullman da 55 posti», aggiunge la coop, «che si è guastato sabato sera di cui, a causa del ponte pasquale, non è stato possibile effettuare la riparazione. L’accensione anticipata, trattandosi di un pullman, mezzo che ha una parte di servizi pneumatici, è necessaria per consentire all’impianto di caricare l’aria compressa». Riflettori accesi anche sulle condizioni dell’hotspot di Lampedusa, dove gli immigrati sradicano le prese della corrente elettrica per creare allacci abusivi per ricaricare i telefoni cellulari. In uno dei padiglioni, riferisce l’Ansa, nel quale c’è una grossa perdita d’acqua, i telefoni vengono ricaricati da migranti con i piedi nell’acqua, che così rischiano di morire fulminati. L’enorme cancello di ingresso, arrugginito e del peso di 300 chili, sarebbe appoggiato alla rete metallica e agganciato con fil di ferro. Secondo fonti della questura, il cancello verrà rimosso nelle prossime ore.Alla Procura di Agrigento verrà, poi, segnalata ogni disfunzione alla quale la coop, che si occupa della gestione del centro, non ha ancora provveduto. Ma la coop replica anche a questo: «La manutenzione dell’hotspot», fa sapere Badia Grande, «non è incombenza dell’ente gestore. Il contratto tra la prefettura di Agrigento e la ditta incaricata della manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura si è concluso 31 dicembre scorso e non è stato rinnovato».