2025-07-10
Allarme morti di caldo: tutto falso
L’Imperial college di Londra: «Decessi triplicati per il cambiamento climatico». Ma è solo un calcolo probabilistico smentito dalla realtà: nessun aumento di vittime a Milano. E per quanto riguarda Roma, la ricerca sbaglia pure il conteggio degli abitanti.Se anche l’Imperial college di Londra e la London school of hygiene & tropical medicine mettono in circolo dei rapporti approssimativi, dobbiamo proprio credere che l’ossessione del cambio climatico faccia strage di cervelli. «Siamo un’università leader a livello mondiale per scienza, tecnologia, ingegneria, medicina ed economia, dove l’immaginazione scientifica porta a un impatto che cambierà il mondo», è la presentazione che fanno della loro attività. Poi esce un «studio rapido» e ti chiedi dove sia la scientificità dell’approccio, accompagnato da titoli sensazionalistici della stampa green sui morti da caldo in 12 città europee. Dichiarano gli autori: «In totale, stimiamo che le variazioni di temperatura causate dai cambiamenti climatici abbiano causato 1.504 decessi in eccesso». Ipotesi azzardate spacciate per scienza.Il rapporto ha innanzitutto un grosso limite. «I ricercatori sono seri, però non è un lavoro scientifico sottoposto a peer review. Non è stato ancora revisionato da esperti indipendenti, fuori dall’istituto. Lavoro che richiede parecchi mesi», osserva Marco Roccetti, professore ordinario all’Università Alma Mater di Bologna dove insegna human data science, scienza dei dati. Potrà essere che tra un anno tutto venga confermato, o che vengano confutate stime e modelli utilizzati, sta di fatto che è un rapporto molto viziato dall’impostazione «disastro umano e ambientale» e soprattutto frettoloso. Lo dimostra l’approccio con la realtà italiana. Milano e Roma sono tra le 12 città dove si è provato a «immaginare» la mortalità in eccesso. Lo dichiarano gli stessi ricercatori: «Al momento dello studio, il numero effettivo di decessi osservati durante il periodo di studio non era ancora disponibile; pertanto, i nostri valori riportati devono essere interpretati come stime della mortalità attribuibile piuttosto che come risultati osservati». L’Istat non ha fornito i numeri ai ricercatori, saranno disponibili forse il prossimo autunno.Però gli autori hanno granitiche certezze: «Senza i cambiamenti climatici indotti dall’uomo, le ondate di calore iniziali con le temperature osservate sarebbero state molto più rare». Siamo a livello di stime, con quali modelli non è dato sapere perché, se anche fossimo addetti ai lavori, non c’è indicazione a riguardo. Di certo, uno studio statistico non può sbagliare il numero degli abitanti di Roma. «Popolazione 2,158 milioni», si legge nella tabella sulle morti in eccesso correlate al caldo. Il solo Comune di Roma fa 2,7 milioni di abitanti, con la città metropolitana si arriva a 4,2 milioni. Non sono svarioni da poco. Ma andiamo avanti. «Nel 2023, ultimo anno di cui Istat rilascia i dati, a Roma erano morte complessivamente 31.333 persone. Una media di 86 decessi al giorno, e questo è il dato ufficiale», spiega il professor Roccetti. «Le stime, attenzione che non sono dati quelli riportati in tabella relativi ai giorni di calore dal 23 giugno al 2 luglio, bensì “modelli”, indicano 282 morti per eccesso di caldo, di cui 164 stimati per cambiamento climatico. Fanno rispettivamente 28 morti al giorno (30% degli 86 della media giornaliera) e 16 morti (20% della media giornaliera). Siamo ben lontani dal 60 % dei decessi in più per calore di cui si sono riempiti i giornali». E a Milano? Nel 2023 l’Istat registrò in un anno 32.797 morti nella città metropolitana, una media di 90 decessi al giorno. Il rapporto dell’Imperial college azzarda «che Milano sia la città più colpita in termini assoluti, con circa 317 dei 499 decessi correlati al caldo attribuibili ai cambiamenti climatici». Stima 49 decessi al giorno per eccesso di caldo tra il 23 giugno e il 2 luglio (+ 50%), dei quali 31 per cambiamento climatico (+ 30%). A Milano forse funzionano meno i condizionatori d’aria? Ci ha pensato il senatore della Lega, Claudio Borghi, a far chiarezza con un post esplosivo su X: «Come è possibile che ci siano stati 859 morti, invece di meno di 400 come da media, senza che sia scoppiato un putiferio? Forse che lo studio è una cazzata e nessun giornalista degno di tal nome si sia peritato di controllare? Ho chiesto all’Istat e non avevano ancora i dati. Ho chiesto all’anagrafe di Milano e, se pur preliminari e ufficiosi per i 9 giorni risultano circa 360 decessi. In perfetta media» Conclude Borghi: «Fine dell’ennesima storia triste legata alle balle climatiche».In ogni caso, «con i dati ufficiali si fanno i modelli, ma in questo rapporto si vedono solo modelli», conclude l’esperto di statistica interpellato dalla Verità. Situazioni improvvise di calore comportano l’osservazione di un fenomeno episodico, non significano una stagione all’insegna dell’eccesso di temperature. I ricercatori avvertono che «le temperature delle ondate di calore continueranno a salire e i futuri bilanci delle vittime saranno probabilmente più alti, finché il mondo non smetterà in gran parte di bruciare petrolio, gas e carbone e non raggiungerà emissioni nette pari a zero». L’allarmismo climatico, così narrato e rappresentato, è una grossa menzogna.