2025-10-09
Albanese indigesta pure a sinistra
Francesca Albanese (Ansa)
A Bologna le conferiscono la cittadinanza onoraria ma la dem Zampa sbotta: «Errore, lei inadeguata». Stessa iniziativa a Firenze ma un provvidenziale malanno stoppa l’iter.In teoria, dovrebbe essere una beniamina del variegato e sempre sorprendente universo progressista. In realtà, Francesca Albanese è il nuovo pomo della discordia (ennesimo) all’interno della sinistra. E le polemiche corrono da un versante all’altro degli Appennini. Già, perché la relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati ha ricevuto, a Bologna, la cittadinanza onoraria.La delibera, votata in Consiglio comunale, è stata approvata con 25 sì e 9 no. A votare a favore il sindaco Matteo Lepore, il Partito democratico e le liste Coalizione civica, Lepore sindaco e Anche tu conti. Contrari i gruppi di Fratelli d’Italia, Lega Salvini Premier, Forza Italia, Bologna ci piace e gruppo Misto. Tutto secondo copione, dunque? Mica tanto. Perché contro la decisione del Comune amministrato da Lepore si sono levati gli strali del centrodestra (e questo si sapeva che sarebbe avvenuto) ma anche alcuni provenienti dal lato opposto della barricata. Fuoco amico, insomma. Sandra Zampa, senatrice dem, ha stigmatizzato sulle pagine di Repubblica la decisione: «La cittadinanza onoraria è un riconoscimento di grande valore, in cui dovrebbe riconoscersi non dico tutta la città, ma la più larga maggioranza possibile. Io penso che l’inadeguatezza di Albanese sia stata dimostrata dalle cose che ha detto a Reggio Emilia (dove ha rimproverato il sindaco Marco Massari, «colpevole» di aver detto, consegnando un premio proprio alla Albanese, che la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas è una condizione fondamentale per la pace a Gaza, ndr), dal tono e anche dall’atteggiamento che ha tenuto in quella che era un’iniziativa istituzionale. Lo stesso vale per il fatto di essersi alzata dallo studio de La7 quando è stata nominata Liliana Segre, una donna di 95 anni che ha conosciuto sulla propria pelle la tragedia dell’odio e ne porta i segni. Non penso che quello di Albanese sia l’atteggiamento giusto per affrontare la tragedia mediorientale e, se fossi stata al posto di Lepore, avrei evitato. Non si fa politica a colpi di slogan».Un salto a volo d’uccello sopra gli Appennini e si arriva a Firenze, altra città rossa. Lungo l’Arno avevano apparecchiato tutto per non essere da meno della città delle Due torri conferendo la cittadinanza onoraria con una cerimonia a Palazzo Vecchio. Solo che, a poche ore dalla sua apertura, la commissione Pace del Comune fiorentino che avrebbe dovuto mettere ai voti l’iniziativa è saltata «per motivi strettamente personali della presidente (Stefania Collesei del Pd, ndr)», recita la nota ufficiale che annuncia il rinvio. Un’assenza che sa più di maldipancia. Secondo Alberto Locchi di Forza Italia, «l’assenza della presidente Collesei non sarebbe dovuta essere vincolante all’annullamento della commissione, esiste per questo un vicepresidente. Il mio personale pensiero è che non si volesse mostrare una spaccatura all’interno del Pd, negativa in particolare modo in clima pre-elettorale». Le divisioni nella maggioranza gigliata non mancano: se il Pd, tutto sommato, sostiene l’atto, Marco Semplici della lista Funaro, quella del sindaco, fa sapere che «sono contrario a quell’atto e avrei votato contro in Consiglio comunale».Nel corso della giornata è arrivata anche la voce ufficiale del presidente di commissione malato: «Non mi sono sentita bene, i motivi strettamente personali sono privati. sono a favore della solidarietà piena a Albanese ma qui non si tratta di ciò che pensa una persona», ha aggiunto, «si tratta di portare un atto che abbia un consenso maggiore della maggioranza consiliare visto che serve la maggioranza qualificata».