2020-05-25
Agrigento, 400 migranti scaricati a due passi dalla riva
Decine in fuga sono stati soccorsi sulla statale dagli automobilisti. La Lega: «Siamo a 5.000 arrivi». Domani voto su Matteo Salvini in Senato.Domani conosceremo il responso della giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato sulla richiesta di processo nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms, la Ong spagnola bloccata in mare lo scorso agosto con 150 migranti a bordo. Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona, nelle intercettazioni dei magistrati palermitani pubblicate dalla Verità emerge ben chiara la volontà di «attaccare» l'ex ministro dell'Interno, anche se i pm non capivano «veramente dove Salvini» stesse «sbagliando» visto che «illegittimamente si cerca di entrare in Italia» e mentre i senatori si preparano a intervenire sulla questione, la Sicilia continua a essere terra di sbarchi clandestini. Ieri circa 400 migranti, sembra tutti tunisini, sono stati lasciati a pochi metri dalla spiaggia Vincenzella di Palma di Montechiaro, nell'Agrigentino, da uno o forse due barconi che hanno poi ripreso il largo. In fuga lungo le strade e le campagne, tanti disperati si sono riversati sulla statale 115, in direzione Agrigento, chiedendo acqua agli automobilisti e di poter salire a bordo con loro. Quelli rintracciati dalle forze dell'ordine sono stati portati al centro del paese dove il sindaco, Stefano Castellino, ha distribuito bevande, ciambelle e mascherine protettive. Almeno tre motovedette della guardia costiera sono state impegnate a cercare la nave che ci ha scaricato i clandestini. Poche ore prima, 52 migranti di origine subsahariana lasciati sugli scogli di Linosa sono stati bloccati dai carabinieri. Dovrebbero essere trasferiti nell'hot spot di Lampedusa, sempre martoriata dagli sbarchi: sabato 46 tunisini riuscivano a toccare terra utilizzando mezzi di fortuna. Si è trattato del terzo arrivo in una settimana di super tensione per la guardia costiera. Sempre sabato, tre gommoni malandati con 27 migranti erano stati intercettati al largo delle coste trapanesi, gli uomini sono stati condotti in porto e poi presso il locale Cpr. Ieri pomeriggio, un nuovo messaggio lanciato da Alarm phone segnalava 55 migranti a bordo di un gommone: «Dicono che il motore non funziona e imbarcano acqua. Hanno chiamato la cosiddetta guardia costiera libica ma non è raggiungibile. Neanche noi riusciamo a contattarla. Le persone necessitano soccorso», scriveva l'Ong in un Tweet. Alarm phone avvertiva anche di un'imbarcazione in acque Sar maltesi, con a bordo 78 persone, tra cui due donne e quattro minori, in fuga dalla Libia: «Hanno detto di essere in mare da tre giorni e che il loro motore è in avaria».Insomma, non è una novità, purtroppo siamo sempre di più in emergenza clandestini. Da mesi assistiamo al moltiplicarsi di arrivi, il coronavirus non li ha fermati, solo rallentato di poco e nella fase due anche le organizzazioni impegnate nel traffico di esseri umani si sono sentite fuori lockdown. Riprendono a scaricarci centinaia di migranti, ieri quasi 500 in un giorno solo. Noi siamo costretti ad accoglierli: «Colpa del governo e della scellerata maxi sanatoria della Bellanova e dei 5 stelle. L'Italia torna a essere il campo profughi d'Europa. Porti e porte aperte ai clandestini da chi vuole smantellare i decreti Sicurezza», hanno commentato i parlamentari leghisti Stefano Candiani e Nicola Molteni, sottosegretari all'Interno col ministro Salvini. I dati del Viminale aggiornati al 22 maggio contano 4.445 migranti e calcolando gli sbarchi di ieri abbiamo superato le 5.000 presenze di irregolari lasciati entrare in Italia semplicemente scendendo da un'imbarcazione sulle nostre spiagge. Alla stessa data, un anno fa, quando ministro dell'Interno era Matteo Salvini, gli sbarchi furono 1.361. Da allora sono quintuplicati, però si vuole mandare a processo l'ex capo del Viminale perché ha cercato di proteggere il Paese da un'invasione incontrollata e pericolosa.