2023-01-21
«Abuso sessuale di gruppo a Milano». Arrestato il terzino figlio di Lucarelli
Il giovane, che gioca nel Livorno, è finito ai domiciliari insieme con il suo compagno di squadra Federico Apolloni: «Se lei chiama la polizia siamo fregati». Nei guai pure Dani Alves: in manette a Barcellona per molestie.Ancora calciatori accusati di reati sessuali. Mattia Lucarelli, terzino sinistro del Livorno e figlio del noto ex calciatore e allenatore Cristiano Lucarelli (ha giocato con Livorno, Parma, Atalanta, Valencia) , è finito ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Con lui anche il compagno di squadra Federico Apolloni. I due, rispettivamente 23 e 22 anni, secondo l’accusa avrebbero abusato di una studentessa americana a Milano. La vicenda risale al marzo 2022. Secondo quanto ricostruito dalla Procura milanese, la giovane, al termine di una serata trascorsa in discoteca con le amiche nella zona di corso Sempione, aveva accettato un passaggio in auto da cinque giovani che, invece di riaccompagnarla a casa, l’hanno portata in un appartamento in centro città a lei ignoto.È qui che si sarebbe consumata la violenza di gruppo, a cui avrebbero partecipato altri tre amici, ora indagati, ma non soggetti a misura cautelare. Gli altri del gruppo, a quanto pare, avrebbero solo assistito alla violenza, ma senza intervenire né tanto meno chiamare i soccorsi. In uno dei video registrati dagli stessi giovani si sentirebbe Apolloni dire: «Se questa chiama la polizia c’inc... tutti».I due arrestati, traditi dal racconto di alcuni testimoni e dalle immagini girate con i telefonini, secondo il gip, «hanno approfittato dello stato di alterazione della vittima e del suo stato di bisogno per portarla prima in un appartamento a lei sconosciuto, filmarla a sua insaputa, cercando di non farsi scoprire dalla giovane, di trattenerla e quindi abusare di lei in gruppo, in spregio alle manifestazioni di dissenso esplicitate dalla stessa».Secondo i magistrati, dalle indagini emerge la «spregiudicatezza degli indagati» e le modalità con cui è stata compiuta la violenza «appaiono particolarmente allarmanti». Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Sara Cipolla, emergono «l’incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte [...] e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza».«Sono molto colpito per una vicenda che presenta molti chiaroscuri nel merito, tanto che sono in corso da mesi le interlocuzioni con la Procura», ha spiegato il legale di Lucarelli, Leonardo Cammarata, «sono molto colpito dal fatto che le esigenze cautelari nascano dal fatto che nelle intercettazioni i due indagati si professassero innocenti». Il legale ha già annunciato che farà ricorso al Riesame.È finito in manette anche il calciatore brasiliano Dani Alves, 39 anni, arrestato a Barcellona. Anche lui è accusato di aver molestato una donna in discoteca. I fatti risalirebbero al 30 dicembre scorso. La donna ha sporto denuncia sostenendo che l’ex terzino di Barcellona e Juventus l’avrebbe toccata nelle parti intime contro la sua volontà. Ieri il calciatore si è consegnato davanti ai Mossos d’Esquadra. Poi il brasiliano è uscito dal commissariato a bordo di un’auto della polizia pochi minuti dopo le 10 del mattino per essere portato alla Ciutat de la Justicia di Barcellona. Il giudice di Barcellona che ha esaminato il caso di Dani Alves ha confermato l’ordine di arresto. È stato emesso un ordine di custodia cautelare provvisorio. Il brasiliano ha comunque respinto tutte le accuse con fermezza: «Non so chi sia questa signorina. Non l’ho mai vista in vita mia. Non ho mai invaso lo spazio di nessuno, tanto meno senza autorizzazione. Di una ragazza poi? Per Dio, certo che no». La presunta vittima era stata assistita dagli addetti alla sicurezza e portata in ambulanza all’Hospital Clìnic di Barcellona, per le visite che si praticano sulle donne che denunciano una violenza sessuale. Il 2 gennaio aveva sporto denuncia e il 10 il tribunale di Barcellona ha aperto l’inchiesta.
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