2022-12-02
Cercare una Norimberga 2 per i russi vuole dire rendere infinita la guerra
Ursula von der Leyen propone un tribunale speciale contro i crimini di Mosca. Come se la contrapposizione in corso fosse tra Bene e Male. John Mearsheimer: «Così il pericolo dell’uso di testate nucleari non è banale».Persino nell’ambito della propaganda, talvolta, servirebbero dei limiti, utili se non altro a non degradare nel grottesco. Ma a quanto pare, una volta data la stura alla retorica bellicista, i politici perdono ogni forma di ritegno. Capita dunque che qualcuno se ne esca con idee balzane come quella avanzata da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea. «Pur continuando a sostenere il tribunale penale internazionale», ha detto riferendosi all’istituzione con sede all’Aia, «proponiamo di istituire un tribunale speciale, sostenuto dalle Nazioni unite, per indagare e perseguire il crimine di aggressione della Russia». In buona sostanza, Ursula vuole organizzare una versione putinesca del processo di Norimberga, e sembra che la sua straordinaria trovata incontri il favore degli Stati Uniti.A tale riguardo, gli elementi di comicità sono molteplici. In primo luogo, è per lo meno curioso che si pensi di istruire un processo a guerra in corso: anche qualora fosse celebrato ed emettesse delle condanne, a quali risultati concreti potrebbe portare? Tra l’altro, gli scarsi risultati ottenuti nel corso degli anni dal tribunale dell’Aia nei procedimenti che hanno coinvolto i criminali di guerra dimostrano che è molto difficile agire persino su coloro che il conflitto l’hanno perduto, figuriamoci su chi ancora lo sta combattendo. Infine, non può sfuggire la clamorosa ipocrisia contenuta nella proposta: se dovessimo istituire un analogo tribunale e metterlo al lavoro sulle aggressioni di cui nel tempo si sono resi responsabili gli Stati Uniti, la Nato e l’Occidente tutto, avremmo di sicuro molto più materiale su cui lavorare.E allora che senso hanno le esternazioni della von der Leyen? Probabilmente, a spiegare il senso dell’operazione sono utili le parole utilizzate da Carlo Rovelli nell’introduzione a Le guerre illegali della Nato di Daniele Ganser (Fazi editore). In Occidente, spiega Rovelli, «usiamo l’espressione “comunità internazionale” per designare i nostri interessi di parte, e ci raccontiamo l’un l’altro che noi occidentali siamo fautori della giustizia e della legalità, mentre qualunque Stato o organizzazione si venga a trovare in conflitto con l’Occidente, qualunque sia la sua politica o la sua ideologia, è comunque designato come Stato criminale e accusato dal coro quasi unanime dei politici e dei media di essere illegale e delinquente».Nel caso specifico di Ursula assistiamo all’ennesima descrizione della Russia quale Nemico assoluto e, appunto, Stato criminale. Non è difficile intuire dove tale visione vada a parare: se i russi sono i rappresentanti del Male, con loro non si può parlare. I cattivi si processano, non si ascoltano. La presentazione della Federazione russa quale «Rogue State», di conseguenza, chiude ogni possibile spiraglio di trattativa.Ed è esattamente qui che si ripresenta l’enorme problema che affligge l’Occidente dall’inizio di questa guerra, un pantano che viene perfettamente descritto da John Mearsheimer, uno dei principali esperti di politica estera del mondo, maestro della cosiddetta «scuola realista». In una suggestiva intervista concessa a Freddie Sayers di Unherd.com, il celebre studioso americano fornisce un ritratto piuttosto fosco dell’attuale situazione in Ucraina: «Non ci sono opzioni realistiche. Siamo fottuti».Secondo Mearsheimer, i russi stanno in realtà raggiungendo i propri obiettivi: «Quello che i russi hanno detto di volere fin dall’inizio è un’Ucraina neutrale. E se non riescono a ottenere un’Ucraina neutrale, quello che faranno è creare uno Stato disfunzionale... Hanno conquistato un’enorme fascia di territorio a Est, hanno annesso quegli Oblast che ora fanno parte della Russia. E allo stesso tempo stanno distruggendo le infrastrutture ucraine. Stanno distruggendo l’economia ucraina. È disgustoso vedere cosa sta succedendo all’Ucraina».Forse tutto questo si sarebbe potuto evitare se - invece di insistere con la contrapposizione totale fra Bene e Male - si fosse almeno tentato di risolvere la questione per via diplomatica. Ma la mentalità dominante, di cui Ursula von der Leyen ha fornito l’ennesima manifestazione, ha impedito la trattativa. E ora siamo tutti nei guai. Per Mearsheimer, l’ipotesi di una guerra nucleare non è poi «così banale». A suo dire, «se i russi dovessero usare armi nucleari, lo scenario più probabile è che le userebbero in Ucraina. E l’Ucraina non ha armi nucleari proprie. Quindi gli ucraini non sarebbero in grado di vendicarsi contro i russi con le proprie armi nucleari. Ciò indebolisce la deterrenza. Inoltre, se i russi usano armi nucleari in Ucraina, l’Occidente - e qui stiamo parlando principalmente degli Stati Uniti - non reagirà con armi nucleari contro la Russia, perché ciò porterebbe a una guerra termonucleare generale». La strada, insomma, sembra essere senza uscita. E a tracciarla è stata in gran parte la retorica bellicista prevalente, di cui gli inglesi e alcuni Stati europei si sono fatti straordinari interpreti.«Penso che gli inglesi siano straordinariamente sciocchi, proprio come i polacchi, gli Stati baltici e gli americani», dice Mearsheimer. A suo parere, l’idea che la Russia sia pronta a invadere la Finlandia o la Svezia è «frutto dell’immaginazione dell’Occidente», e il fatto che queste nazioni aderiscano alla Nato costituisce un ulteriore fattore di rischio. Certo, per il professore fare previsioni resta molto difficile, ma le probabilità che la guerra continui a lungo sono elevate, e l’escalation è dietro l’angolo. «Stati Uniti e Russia sono quasi in guerra in Ucraina, e possiamo ipotizzare scenari plausibili in cui gli Stati Uniti finiscano per combattere contro la Russia in Ucraina», dice a Unherd.com. «Penso che oggi viviamo in tempi più pericolosi di quelli che abbiamo vissuto durante la Guerra fredda, e certamente più pericolosi di quelli vissuti durante il Momento unipolare. E probabilmente questa situazione non farà che peggiorare».Detto da uno dei maggiori esperti di politica estera del pianeta, non è molto rassicurante. Ma state sereni: l’importante è processare i criminali russi...
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