2023-05-26
Von der Leyen in Romagna. Meloni: «Il commissario? Prima devo trovare i soldi»
Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il premier e le polemiche sulla nomina di chi guiderà la ricostruzione: «Ci sono ancora i funerali da fare...». E bacchetta i governatori di centrodestra che spingono Stefano Bonaccini.«Oggi il mio principale problema non è chi spende i soldi, ma trovare i soldi». Il premier Giorgia Meloni, nel punto stampa che si è tenuto all’aeroporto di Bologna dopo il sopralluogo delle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna fatto assieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha ribadito una volta per tutte la posizione del governo sulla futura nomina del commissario alla ricostruzione.Una vicenda che ha assunto un’importanza inedita nella storia di questo tipo di attribuzioni, visto il pressing fortissimo che il Pd e tutto il centrosinistra sta facendo per nominare commissario il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Per capire quanto intensa si sia fatta la campagna dem per dare al governatore anche questa delega (dopo quella di commissario per la ricostruzione post-sisma e quella di commissario per il dissesto idrogeologico), basti pensare che il dilemma Bonaccini sì-Bonaccini no sta di fatto monopolizzando il dibattito attorno a quella che è stata una terribile tragedia che ha provocato decine di migliaia di sfollati e 15 vittime. «Mi colpisce», ha detto il presidente del Consiglio rivolgendosi ai cronisti, «che vi interessiate del commissario mentre ancora si celebrano i funerali delle vittime». «Quando arriverà il tempo della ricostruzione, ci occuperemo del commissario per la ricostruzione», ha aggiunto spiegando ancora una volta che la linea dell’esecutivo è quella di attendere la stima totale dei danni causati dal maltempo anche nelle Marche e in Toscana, quindi procedere alla nomina del commissario alla ricostruzione. E a chi le faceva notare che il tema è stato sollevato anche dai governatori del centrodestra, Meloni ha risposto che quanto detto poc’anzi valeva «anche per i governatori del centrodestra», segnatamente per quelli di FI e Lega che hanno «spinto» Bonaccini.Nel frattempo, le polemiche che nemmeno ieri si sono arrestate, sembrano continuare a non tener conto che Bonaccini (con cui ieri Meloni ha ribadito di «lavorare molto bene in queste ore») detiene attualmente l’incarico di commissario delegato all’emergenza, conferitogli dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il 9 maggio scorso, dopo la prima ondata di maltempo.Quanto alla visita della von der Leyen, questa è consistita in un sorvolo con un mezzo dell’aeronautica militare (assieme al premier, a Bonaccini, al prefetto di Bologna, Attilio Visconti, a Curcio e al ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto) di Bologna, Conselice, Lavezzola, Ravenna, Forlì, Faenza, Modigliana, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Bagnacavallo e Lugo. Al termine del sopralluogo aereo, la numero uno di Bruxelles ha dichiarato di avere il «cuore spezzato nel vedere queste cicatrici, interi territori travolti». Proprio per questo, per il presidente Ue «è molto urgente attivare il fondo di solidarietà: c’è una regola chiara», ha aggiunto, «c’è un piccolo pagamento anticipato, che verrà effettuato, ma poi deve essere effettuata la valutazione dei danni, in modo da avere un’idea più chiara di quale potrebbe essere il nostro contributo europeo. Questo avverrà entro i prossimi tre mesi e poi vedremo cosa sarà possibile fare».Per von der Leyen, «si tratta di lavorare insieme sulla prima urgenza e vorrei anche menzionare i fondi di coesione, che possono essere utilizzati. Se guardiamo al futuro, abbiamo sei miliardi di euro per la prevenzione delle inondazioni, dei terremoti e il rafforzamento delle infrastrutture». Il presidente della Commissione ha voluto anche sottolineare che «è stato importante vedere la solidarietà europea con l’attivazione del Meccanismo di protezione civile dell’Ue, con nove Paesi che hanno immediatamente portato soccorso».Da parte sua, Meloni ha immediatamente ringraziato von der Leyen per aver voluto «rendersi personalmente conto, per capire la situazione che questa regione sta affrontando e con lei la nazione intera. La cosa che mi ha colpito di più», ha proseguito, «oltre alla dimensione della devastazione, è stata la reazione della gente. Credo che sia stato importante che il presidente von der Leyen vedesse con i suoi occhi anche l’estensione del problema e anche i problemi multiformi con i quali abbiamo a che fare, perché avremo ovviamente bisogno di un occhio di riguardo su questa Regione relativamente anche ai programmi di vario genere e altri fondi, dai Fondi di coesione in poi».Per quanto riguarda gli interventi del governo italiano, il presidente del Consiglio ha ricordato che, col Dl da due miliardi approvato martedì scorso, «abbiamo dato un primo segnale molto importante, chiaramente non riteniamo sia sufficiente per risolvere il problema». «C’è una seconda fase», ha aggiunto, «che riguarda la definizione precisa dello stato delle cose che poi consentirà, con l’ausilio di tutti, di tirare fuori le altre significative risorse che serviranno per tornare alla normalità».A questo proposito, immediatamente dopo il punto stampa, von der Leyen è andata a incontrare la popolazione di Cesena, mentre Meloni ha fatto rientro a Roma per presiedere un Consiglio dei ministri-lampo (durato circa 10 minuti) che, tra le altre cose, ha esteso lo stato d’emergenza causa maltempo anche ad alcune zone di Toscana e Marche, destinando «per i primi interventi di soccorso alla popolazione 4 milioni di euro» per ogni Regione.
Leonardo Apache La Russa (Ansa)
Nessuna violenza sessuale, ma un rapporto consenziente». È stata archiviata l’indagine a carico di Leonardo Apache La Russa e l’amico Tommaso Gilardoni, entrambi 24enni, accusati di violenza sessuale da una di ventiduenne (ex compagna di scuola di La Russa jr e che si era risvegliata a casa sua).
Nel riquadro, Howard Thomas Brady (IStock)