2021-05-25
Pure i virologi dicono basta alle mascherine
Persino gli esperti sono favorevoli a togliere le protezioni all'aperto. Matteo Bassetti: «Il rischio di contagio è tendente allo zero». Per Pierpaolo Sileri l'obbligo va rimosso entro metà giugno. Inoltre, il bavaglio in estate è un freno al turismo: l'Italia è tra i pochi Paesi a imporlo ancora.Ci voleva un post di Matteo Bassetti per spiegare al ministro della Salute che deve smetterla di tenerci imbavagliati. L'infettivologo del Policlinico San Martino di Genova, oltre che coordinatore del dipartimento interaziendale regionale di malattie infettive, ha scritto a chiare lettere: «La mascherina? All'aperto deve diventare facoltativa». Sui social ricorda le profezie avverse annunciate dalle solite Cassandre in occasione dei festeggiamenti per lo scudetto dell'Inter: «Alcuni miei colleghi avevano fatto previsioni terribili dopo la festa. Bisogna darsi una calmata nelle previsioni catastrofiche», mentre «dopo tre settimane possiamo dire che non c'è stato il temuto rialzo dei contagi. Questo conferma che dobbiamo avere cautela, ma all'aria aperta la diffusione del virus non è facile», dice Bassetti. Precisa meglio, la diffusione sarebbe «tendente allo zero. Una ragione per cui bisognerebbe levare la mascherina molto prima di luglio». Parole accolte con un sospiro di sollievo da milioni di italiani, che hanno letto e ascoltato le dichiarazioni dell'esperto, rilanciate da giornali e tv. Per poter esultare dobbiamo però essere liberati dall'obbligo generalizzato. L'infettivologo ci viene in aiuto, chiedendo decisioni rapide: «Tra dieci giorni saremo uno degli unici Paesi europei con l'obbligo di mascherina e i turisti che verranno in Italia non lo gradiranno», scrive sulla sua pagina Facebook. «Gli italiani sono spaesati rispetto a questo dispositivo: si vedono persone completamente isolate all'aperto con la mascherina oppure da sole dentro l'auto mascherate. Dobbiamo ricostruire la coscienza di popolo. Il terrore del contagio da parte di chi incontriamo per strada non ha senso. Io voglio tornare a vivere in un Paese in cui ci si abbraccia. La politica, con alcune restrizioni, ha sbagliato creando lo stigma dell'altro». Se lo dice uno dei medici in prima linea nella lotta al Covid, perché non ascoltarlo?Il sottosegretario al ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, dichiarava dieci giorni fa: «Le mascherine all'aperto potranno essere tolte quando metà della popolazione riceverà almeno la prima dose, quindi entro metà giugno». L'immunologa Antonella Viola è convinta che «se non ci sono assembramenti e si può camminare a distanza dagli altri, non ha senso avere la mascherina». Per il coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, servono invece tempi più lunghi per toglierle: «Credo potremo parlarne nella seconda metà di luglio, eliminando l'obbligo solo all'aperto, o anche al chiuso tra persone vaccinate e non soggette a “fragilità"», ha detto alla Stampa. Francesco Le Foche, immunologo del policlinico Umberto I, è dell'idea di lasciar passare addirittura metà estate: «Se tutto procede così, ad agosto potrebbe essere una nuova vittoria liberarsi dalle protezioni individuali, almeno in alcuni contesti», ha detto al Corriere della Sera. Non occorre guardare tanto lontano, come in Nuova Zelanda e in Australia dove non c'è obbligo di indossare il dispositivo quando ci si muove all'aperto, per capire che altri Stati si muovono più rapidamente del nostro. Senza importare le nuove linee guida dei Centers for disease control and prevention (Cdc) americani, in base alle quali i vaccinati possono abbandonare mascherine e distanziamento, sia al chiuso sia all'aperto (ma non su treni, bus e aerei), basta osservare Paesi come il Regno Unito, dove non è necessario indossarle all'aperto e nelle scuole. O Israele, dove il dispositivo di protezione rimane obbligatorio solo nei locali chiusi. La Spagna, che ha eliminato il coprifuoco in quasi tutte le Regioni autonome (in quelle in cui rimane, è dalla mezzanotte o dalle 2 di notte), da aprile l'obbligo della mascherina è stato tolto in spiaggia e a bordo piscina. A breve verrà mantenuto solo negli spazi chiusi. Nel video dell'offerta estiva 2021, realizzato dall'Ente spagnolo per il turismo, le ambientazioni sono accompagnate dal messaggio: «Vi meritate libertà senza restrizioni». Figuriamoci se vengono proposte vacanze con mascherine come offriamo noi, a turisti che dovrebbero scegliere le destinazioni del Bel Paese a dispetto di coprifuoco e ancora pesanti restrizioni. L'inutilità di un «bavaglio permanente» già era stata ribadita nell'ottobre scorso, quando un dpcm del governo Conte stabilì la proroga dello stato di emergenza e l'obbligo del dispositivo anche all'aperto. «Ma a che cacchio serve?», si chiese lo scienziato Giorgio Palù, che dopo pochi mesi sarebbe diventato l'attuale presidente dell'Agenzia italiana del farmaco. Alla Verità il professore chiarì che «il Covid non naviga libero nell'aria e non cresce nel suolo […] viaggia nelle secrezioni delle nostre vie respiratorie ed è sensibile a tutti gli agenti chimico fisici, quindi alla temperatura dell'aria, alla radiazione ultravioletta che ha energia a sufficienza per uccidere qualsiasi virus nel giro di pochi secondi, all'umidità che gli impedisce di diffondersi». Anche Giuseppe Remuzzi, direttore dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, non aveva dubbi: «Le mascherine all'esterno, se uno è da solo o c'è distanziamento fisico dagli altri, non servono a niente». Invece ce le stiamo tenendo da più di otto mesi e nemmeno sappiamo fino a quando. Per il premier Mario Draghi «ancora un paio di mesi», poi forse sarà possibile toglierle. Può sempre anticipare i tempi, se comprende che all'aperto stanno facendo danni ai cittadini e all'economia del Paese.