2023-08-30
Dal Conero alle Canarie, ecco le mete preferite per chi parte a settembre
True
Spiaggia di Sirolo del Conero - Parco nazionale (iStock)
Il mese di settembre è l’ideale per chi vuole fare una vacanza in Italia ma anche all'estero, in tutti quei Paesi presi d’assalto da giugno ad agosto: Spagna, Portogallo e Croazia, per esempio.Lo speciale contiene quattro articoli.Beato chi parte a settembre. È un privilegio salire a bordo della propria auto o di qualunque altro mezzo di traporto quando la maggior parte delle persone torna mesta in ufficio. Ciò che per gli altri finisce, per i settembrini inizia; e nel miglior modo possibile: le città si riempiono di tutti coloro che, fino a qualche giorno prima, giocavano a pallone sulla spiaggia, passeggiavano con la famiglia al lago o facevano trekking sulle Dolomiti.È vero: le giornate si accorciano, ma l’acqua di mare è forse più calda. Gli ombrelloni degli stabilimenti cominciano a chiudersi, ma le gambe possono distendersi in libertà. E quell’aria vacanziera sui volti di uomini e donne si disperde nello spazio, donando scenari diversi, di incipiente poesia.Infine, diciamolo: i prezzi si abbassano, nonostante settembre sia da qualche anno un mese assai ambito per i vacanzieri che non si rassegnano a partire quando lo fanno tutti.Ma dove andare a settembre e perché? Esistono luoghi più appetibili di altri? Intanto bisogna capire le motivazioni che spingono a fare le vacanze a fine estate: per alcuni la questione è prettamente economica od organizzativa (non tutti possono chiedere le ferie in determinati periodi), mentre per altri si tratta di una vera e propria scelta controcorrente.Ovviamente, a seconda della motivazione cambia anche la meta. Se il motivo è prettamente economico, per esempio, non tardano a farsi largo nella mente luoghi come Rimini e Riccione, a prescindere dal fatto che offrano molto più di un semplice parcheggio estivo per famiglie. Gli esploratori, invece, potranno spaziare tra le isole europee che godono a lungo del caldo o anche scegliere un punto a caso sul mappamondo, a prescindere dalle temperature: chi ama l’avventura raramente si pone problemi di questo tipo, salvo in casi di clima estremo.Quale che sia la motivazione, l’importante è partire. E settembre offre un ventaglio di possibilità che agosto non contempla; non in Italia, almeno.Si pensi al Salento, meta un tempo snobbata e oggi sulla cresta dell’onda, tanto invivibile durante i mesi estivi, quanto più conveniente e meno satura a partire da settembre. E allora sì che spiagge come Punta Prosciutto diventano veri e propri paradisi. Ecco quindi che luoghi come Pescoluse si riappropriano della loro propria natura, in questo caso “maldiviana”. Camminare su una spiaggia torna così a essere un’esperienza fattibile, senza dover schivare palle e passanti. Ma non aspettatevi il deserto: partire a settembre, in fin dei conti, non è più una scelta così d’élite. Se si desidera sentire solo il rumore dei propri passi bisogna posticipare il proprio viaggio ancora più in là, ma non se si ha l’obiettivo di godersi caldo e salsedine.Un altro luogo che torna a essere se stesso è la Sicilia: se cittadine come San Vito Lo Capo, Mazara del Vallo o Scicli sono improponibili in alta stagione, a settembre respirano di più e tornano a far respirare, sia a livello di folla che di prezzi. Così, se quelli di sole come Lampedusa e Linosa sono spettacoli “di massa” durante l’estate, sul finire della stagione più bella si offrono a molte meno persone, regalando giornate d’intensa bellezza.Per non parlare della Liguria, le cui Cinque Terre sono di solito affollate all’inverosimile, inducendo un imbarazzante lievitazione dei costi: bene, girare tra Vernazza e Manarola, Corniglia, Riomaggiore e Monterosso diventa un’esperienza da fare lentamente, godendo dei magnifici scenari che si aprono a ogni angolo.Sostanzialmente, settembre è l’ideale per chi vuole fare una vacanza in Italia: è poco prima dell’autunno (o dell’estate stessa) che il Belpaese può essere ammirato in tutta la sua bellezza, senza che ci capitino troppi “signor Rossi” davanti all’obiettivo fotografico.Lo stesso discorso vale per tutti quei Paesi presi d’assalto da giugno ad agosto: Spagna, Portogallo e Croazia, per esempio, cominciano a svuotarsi e ad arricchirsi delle sfumature dei cieli di fine estate.E allora buon settembre a chi si accinge a partire, magari grazie a uno dei consigli che vi elenchiamo di seguito.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/vacanze-a-settembre-2664650096.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="il-conero" data-post-id="2664650096" data-published-at="1693407593" data-use-pagination="False"> Il Conero Numana (iStock) Un’ottima idea per chi predilige settembre, con un’unica premessa: il sole comincia a tramontare prima e le spiagge del Conero (che si trovano a est) offrono ancora meno ore di sole pieno rispetto alle cugine del Tirreno. Ma se al centro dei propri interessi non c’è solo il mare, questa Riviera ha moltissimo da offrire.A partire dai borghi come Numana, un vero e proprio gioiello, tanta è la cura che l’amministrazione ha investito. Indipendentemente dalle architetture ragguardevoli, non si può non godere del suo composto raccoglimento e delle sue splendide viste sul mare.In particolare, a Piazza Nuova si trova un belvedere di un certo rilievo. Impossibile non sedersi sulla panchina dell’amore e non assorbire tutti i verdi e gli azzurri di questo luogo. Se si vuole fare un bagno, il consiglio è di andare sulla Spiaggia del Frate, facilmente accessibile e circondata dalla macchia mediterranea.Altro bellissimo borgo è Sirolo, le cui casette colorate si affacciano romanticamente sul mare. E a proposito di mare, qui è un must andare sulla Spiaggia di San Michele: il famoso verdeazzurro della Riviera raggiunge picchi fluorescenti.Da non dimenticare: Ancona. Bellissimo il capoluogo delle Marche, per quanto inspiegabilmente snobbato. Ora che le temperature si fanno più miti, diviene una meta perfetta per coloro che abbiano voglia di scoprire zone d’Italia non troppo conosciute, ma dalla bellezza sorprendente. Imperdibile la Cattedrale di San Ciriaco, raggiungibile previa “scalata” del colle Guasco, inaccessibile con il caldo di luglio e agosto.DormirePietra Bianca Hotel, Via Ischia 115, Numana: si trova a soli 1,1 km dalla spiaggia di Marcelli, ma ha anche una piscina all’aperto. Moderno e confortevole.Le Due Torri, frazione Aspio 74, Ancona: un luogo accogliente, situato in campagna ma moderno.MangiareRistorante 30 Nodi, Via del Golfo 25, Numana: ristorante sulla spiaggia in cui provare la spadellata rossa di pesce;L’Officina, Via Piave 11, Sirolo: luogo elegante in cui provare lo spaghettone con i moscioli (le cozze di Portonovo). <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/vacanze-a-settembre-2664650096.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="ischia" data-post-id="2664650096" data-published-at="1693407593" data-use-pagination="False"> Ischia iStock Un’isola da non perdere per nulla al mondo e in nessuna stagione, ma che a settembre offre sistemazioni un po’ più economiche e spiagge un po’ meno affollate. Spesso paragonata alla vicina Capri, Ischia ha in verità un fascino diverso: mentre la prima è (sebbene sia riduttivo definirla così) l’isola dei vip, la seconda conserva il fascino dei luoghi selvaggi e poco patinati.Ischia è l’odore della macchia mediterranea, lo sfrecciare di Vespe e motorini e il colore dei fiori che l’adornano a ogni angolo. In particolare, Ischia è perfetta per le coppie in cerca di intimità.Quest’isola fu terra di ninfe, satiri e Sibille: come si fa a non amare un luogo che odora di mito? Suo simbolo è il Castello Aragonese, collegato all’isola da un ponte. Qui si rifugiarono gli antichi Greci 400 anni e passa prima di Cristo e qui intervenne Alfonso d’Aragona, che diede al castello la sua forma attuale. Per visitarlo si paga un biglietto di 10 euro.Altro simbolo è la chiesa del Soccorso, a Forio. La sua bellezza mediterranea è esaltata dalla sua posizione a picco sul mare.Per non parlare dei giardini La Mortella, sempre a Forio, splendido parco dall’allure esotica, scrigno di oltre 200 specie di piante che proliferano grazie al clima perennemente mite di quest’isola.DormireHotel Continental Mare, Via B. Cossa 25, Ischia Porto: sulla scogliera che affaccia sul Golfo di Napoli, vanta un ampio giardino e due piscine termali.Hotel Continental Ischia, Via Michele Mazzella 74, Ischia Porto: qui le piscine termali sono ben 5. Lusso d’antan e colazioni ottime.MangiarePortobello Restaurant, via Porto 41 Riva Destra: da provare il coniglio all’Ischitana, piatto tipico dell’isola;L’Altra Mezzanotte, Via Porto 71: bella la location, ottimi gli scialatielli ai frutti di mare. <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/vacanze-a-settembre-2664650096.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="canarie-fuerteventura" data-post-id="2664650096" data-published-at="1693407593" data-use-pagination="False"> Canarie: Fuerteventura iStock È una delle isole da visitare proprio a settembre, quando i venti sono meno forti. È l’ideale per gli amanti della natura selvaggia, della solitudine e dei grandi panorami. È Spagna, ma allo stesso tempo anche altro.Settembre è il mese perfetto per sostare in spiaggia in tutta tranquillità, sia per la gentilezza dcel vento che per il clima per lo più soleggiato. Tra le spiagge, c’è solo l’imbarazzo della scelta: una delle più belle è Jandia, vasta e dominata dalla sabbia bianca che contrasta con il blu cobalto delle acque.Il consiglio è quello di camminare fino alla spiaggia di Morro Jable, che si trasforma continuamente per le maree. Bellissimo il faro, ma attenzione: questa spiaggia è particolarmente apprezzata dai naturisti. Meglio saperlo prima.Quella di Ajuy, invece, è la spiaggia più nera dell’isola e si trova sulla costa ovest. A 15 minuti da Ajuy si trovano le omonime grotte, raggiungibili percorrendo un semplice sentiero con vista sulle scogliere. Dopo una giornata all’insegna della natura selvaggia, si può cenare in uno dei tanti ristorantini di pesce nascosti tra le case bianche del vicino villaggio di pescatori Puerto della Peña.Imperdibile il Parco Naturale di Corralejo, vicino all’omonima città, nel nord dell’isola. A caratterizzarlo sono le dune create dai venti che battono l’isola durante l’anno. Inoltre qui si può ancora ammirare un uccello purtroppo in estinzione: si tratta dell’Hubara ed è originario dell’Africa settentrionale.Grazie ai suoi 9 km di spiagge, il parco ne ha da vendere. Una delle più belle è quella di El Rosadero.DormireChabela’s Water Wall, Calle Achimencey, 24, La Lajita: si trova in un piccolo e tranquillo villaggio di pescatori ed è arredato con gusto.Hotel Cooee Taimar, Calle Valle de los Mosquitos 4, Costa Calma: a meno di un 1 km dalla spiaggia, moderno ed essenziale, con piscina all’aperto. A sud dell’isola.MangiareLa Vaca Azul, Calle Requena 9, El Cotillo: da provare le papas arrugadas, piatto tipico delle Canarie: si tratta di patate spesso bollite in acqua di mare, di solito un contorno, ma talvolta portata principale.Tapas Oscar, Calle Iglesia 17, Corralejo: da non perdere le melanzane con miele di Gomera.
Sempre più risparmiatori scelgono i Piani di accumulo del capitale in fondi scambiati in borsa per costruire un capitale con costi chiari e trasparenti. A differenza dei fondi tradizionali, dove le commissioni erodono i rendimenti, gli Etf offrono efficienza e diversificazione nel lungo periodo.
Il risparmio gestito non è più un lusso per pochi, ma una realtà accessibile a un numero crescente di investitori. In Europa si sta assistendo a una vera e propria rivoluzione, con milioni di risparmiatori che scelgono di investire attraverso i Piani di accumulo del capitale (Pac). Questi piani permettono di mettere da parte piccole somme di denaro a intervalli regolari e il Pac si sta affermando come uno strumento essenziale per chiunque voglia crearsi una "pensione di scorta" in modo semplice e trasparente, con costi chiari e sotto controllo.
«Oggi il risparmio gestito è alla portata di tutti, e i numeri lo dimostrano: in Europa, gli investitori privati detengono circa 266 miliardi di euro in etf. E si prevede che entro la fine del 2028 questa cifra supererà i 650 miliardi di euro», spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie di investimento di SoldiExpert SCF. Questo dato conferma la fiducia crescente in strumenti come gli etf, che rappresentano l'ossatura perfetta per un PAC che ha visto in questi anni soprattutto dalla Germania il boom di questa formula. Si stima che quasi 11 milioni di piani di risparmio in Etf, con un volume di circa 17,6 miliardi di euro, siano già attivi, e si prevede che entro il 2028 si arriverà a 32 milioni di piani.
Uno degli aspetti più cruciali di un investimento a lungo termine è il costo. Spesso sottovalutato, può erodere gran parte dei rendimenti nel tempo. La scelta tra un fondo con costi elevati e un Etf a costi ridotti può fare la differenza tra il successo e il fallimento del proprio piano di accumulo.
«I nostri studi, e il buon senso, ci dicono che i costi contano. La maggior parte dei fondi comuni, infatti, fallisce nel battere il proprio indice di riferimento proprio a causa dei costi elevati. Siamo di fronte a una realtà dove oltre il 90% dei fondi tradizionali non riesce a superare i propri benchmark nel lungo periodo, a causa delle alte commissioni di gestione, che spesso superano il 2% annuo, oltre a costi di performance, ingresso e uscita», sottolinea Gaziano.
Gli Etf, al contrario, sono noti per la loro trasparenza e i costi di gestione (Ter) che spesso non superano lo 0,3% annuo. Per fare un esempio pratico che dimostra il potere dei costi, ipotizziamo di investire 200 euro al mese per 30 anni, con un rendimento annuo ipotizzato del 7%. Due gli scenari. Il primo (fondo con costi elevati): con un costo di gestione annuo del 2%, il capitale finale si aggirerebbe intorno ai 167.000 euro (al netto dei costi). Il secondo (etf a costi ridotti): Con una spesa dello 0,3%, il capitale finale supererebbe i 231.000 euro (al netto dei costi).
Una differenza di quasi 64.000 euro che dimostra in modo lampante come i costi incidano profondamente sul risultato finale del nostro Pac. «È fondamentale, quando si valuta un investimento, guardare non solo al rendimento potenziale, ma anche e soprattutto ai costi. È la variabile più facile da controllare», afferma Salvatore Gaziano.
Un altro vantaggio degli Etf è la loro naturale diversificazione. Un singolo etf può raggruppare centinaia o migliaia di titoli di diverse aziende, settori e Paesi, garantendo una ripartizione del rischio senza dover acquistare decine di strumenti diversi. Questo evita di concentrare il proprio capitale su settori «di moda» o troppo specifici, che possono essere molto volatili.
Per un Pac, che per sua natura è un investimento a lungo termine, è fondamentale investire in un paniere il più possibile ampio e diversificato, che non risenta dei cicli di mercato di un singolo settore o di un singolo Paese. Gli Etf globali, ad esempio, che replicano indici come l'Msci World, offrono proprio questa caratteristica, riducendo il rischio di entrare sul mercato "al momento sbagliato" e permettendo di beneficiare della crescita economica mondiale.
La crescente domanda di Pac in Etf ha spinto banche e broker a competere offrendo soluzioni sempre più convenienti. Oggi, è possibile costruire un piano di accumulo con commissioni di acquisto molto basse, o addirittura azzerate. Alcuni esempi? Directa: È stata pioniera in Italia offrendo un Pac automatico in Etf con zero costi di esecuzione su una vasta lista di strumenti convenzionati. È una soluzione ideale per chi vuole avere il pieno controllo e agire in autonomia. Fineco: Con il servizio Piano Replay, permette di creare un Pac su Etf con la possibilità di ribilanciamento automatico. L'offerta è particolarmente vantaggiosa per gli under 30, che possono usufruire del servizio gratuitamente. Moneyfarm: Ha recentemente lanciato il suo Pac in Etf automatico, che si aggiunge al servizio di gestione patrimoniale. Con versamenti a partire da 10 euro e commissioni di acquisto azzerate, si posiziona come una valida alternativa per chi cerca semplicità e automazione.
Ma sono sempre più numerose le banche e le piattaforme (Trade Republic, Scalable, Revolut…) che offrono la possibilità di sottoscrivere dei Pac in etf o comunque tutte consentono di negoziare gli etf e naturalmente un aspetto importante prima di sottoscrivere un pac è valutare i costi sia dello strumento sottostante che quelli diretti e indiretti come spese fisse o di negoziazione.
La scelta della piattaforma dipende dalle esigenze di ciascuno, ma il punto fermo rimane l'importanza di investire in strumenti diversificati e con costi contenuti. Per un investimento di lungo periodo, è fondamentale scegliere un paniere che non sia troppo tematico o «alla moda» secondo SoldiExpert SCF ma che rifletta una diversificazione ampia a livello di settori e Paesi. Questo è il miglior antidoto contro la volatilità e le mode del momento.
«Come consulenti finanziari indipendenti ovvero soggetti iscritti all’Albo Ocf (obbligatorio per chi in Italia fornisce consigli di investimento)», spiega Gaziano, «forniamo un’ampia consulenza senza conflitti di interesse (siamo pagati solo a parcella e non riceviamo commissioni sui prodotti o strumenti consigliati) a piccoli e grandi investitore e supportiamo i clienti nella scelta del Pac migliore a partire dalla scelta dell’intermediario e poi degli strumenti migliori o valutiamo se già sono stati attivati dei Pac magari in fondi di investimento se superano la valutazione costi-benefici».
Continua a leggereRiduci
content.jwplatform.com
Scioperi a oltranza e lotta politica: dopo aver tubato con Conte e Draghi, il segretario della Cgil è più scatenato che mai.