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Usaid ha secretato fondi per oltre 300 miliardi, finiti in parte allo speculatore

Usaid ha secretato fondi per oltre 300 miliardi, finiti in parte allo speculatore
Getty Images
Smontando l’ente, Donald Trump vuol scoprire come siano state usate in 14 anni le sovvenzioni classificate. Somme trasferite attraverso strutture opache, tra cui le Ong di George Soros.
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Intesa punta sul Medio Oriente. Operazioni per 60 miliardi dal 2023
Mauro Micillo, vertice della divisione IMI Corporate & Investment Banking
La banca investe negli Emirati Arabi Uniti per sostenere innovazione e infrastrutture.

Intesa Sanpaolo rafforza la propria proiezione internazionale nel Medio Oriente, consolidando il ruolo della Divisione IMI Corporate & Investment Banking come partner finanziario di riferimento nell’area del Golfo. Dal 2023 la banca, unica italiana con una presenza diretta nella regione, ha partecipato insieme ad altri istituti a operazioni di finanziamento ed emissioni obbligazionarie per un valore complessivo superiore a 60 miliardi di euro, confermando il Medio Oriente come uno dei pilastri della strategia di crescita internazionale del gruppo.

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Fs sigla una partnership in Francia per portare a Londra l’alta velocità
Ansa
Il piano con Certares prevede investimenti da 1 miliardo Oltralpe e nel Regno Unito.

C’è un’Europa che viaggia veloce senza chiedere permesso agli aeroporti. È l’Europa dell’Alta velocità, dove le stazioni tornano a essere crocevia strategici e il treno non è più un’alternativa, ma il protagonista. In questo scenario si inserisce la nuova mossa del gruppo Fs, che firma una partnership strategica in Francia. Obiettivo rafforzare la presenza internazionale e portare il Frecciarossa a Londra.

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L’oltraggio dei socialisti alla Bardot
Brigitte Bardot guarda Gunter Sachs (Ansa)
A cadavere ancora caldo se la prendono con BB, «colpevole» di aver voltato le spalle ai valori repubblicani. Ma sono stati loro ad aver tradito, in questi anni, la vera Francia.

Brigitte Bardot è stata, per anni, l’immagine della Francia. Valeva più della Renault e dello champagne. Quelle sue labbra corrucciate, quel suo musetto, erano un marchio. Migliaia di donne provarono a imitarla, ma invano. BB era una donna a parte. Naturalmente bella (rifiutò l’idea di qualsiasi tipo di ritocco, affermando di non temere né la vecchiaia né la morte) e naturalmente controcorrente. A destra in un mondo che andava a sinistra, non accettò mai il compromesso. E lo pagò, anche di tasca sua, pur di difendere le idee in cui credeva.

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«Gigolò per caso»: la seconda stagione tra famiglia e desideri
«Gigolò per caso» (Amazon Prime Video)
La seconda stagione di Gigolò per caso, in arrivo su Amazon Prime Video il 2 gennaio, segue Alfonso tra il ruolo ormai consolidato di gigolò, i rapporti familiari ritrovati e la crisi con la moglie, complicata dall’arrivo della guru femminista Rossana Astri.

La prima stagione era stata originale. Di quell'originalità che, spesso, manca alle produzioni televisive. Gigolò per caso aveva riscritto le dinamiche familiari, il dramma insito nelle relazioni fra figli e genitori, attraverso la commedia: di più, attraverso il pretesto di un sodalizio professionale, nato con la malattia di un padre assente e il cuore caritatevole di un figlio ormai adulto, incapace di mandare al diavolo quell'uomo un po' matto. Alfonso, il volto del sempre meraviglioso Pietro Sermonti, s'era trovato a fare le veci del padre, il cui vero mestiere, però, ignorava. Era un gigolò, Giacomo, interpretato da un altrettanto meraviglioso Christian De Sica.

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