2024-06-01
«Gli Usa spediranno i migranti clandestini del Venezuela in Italia»
Giorgia Meloni e Joe Biden (Ansa)
Roma smentisce la notizia riportata da Cbs: «Accordo bilaterale, i profughi della Libia andranno in America».Un vero e proprio «giallo», quello relativo a un articolo della Cbs News, network americano di primissimo piano. L’articolo in questione ha come titolo «Gli Stati Uniti intendono inviare alcuni migranti per il reinsediamento in Grecia e Italia su iniziativa di Biden», e riferisce che “l’amministrazione Biden sta pianificando di inviare alcuni migranti in America Latina per il reinsediamento in Grecia e Italia come parte di un altro sforzo per scoraggiare le persone nella regione dal viaggiare verso il confine tra Stati Uniti e Messico», hanno detto a Cbs News due persone che hanno familiarità con i piani del governo. L’iniziativa coinvolgerebbe la Grecia e l’Italia per accogliere i migranti trattati negli uffici di immigrazione che l’amministrazione Biden ha istituito lo scorso anno in quattro paesi dell’America Latina per selezionare i migranti che sperano di raggiungere gli Stati Uniti, hanno detto le fonti, chiedendo l’anonimato per discutere accordi che devono ancora essere presi. I centri, ufficialmente conosciuti come Uffici per la mobilità sicura, consentono ad alcuni migranti in Colombia, Costa Rica, Ecuador e Guatemala di fare domanda per venire legalmente negli Stati Uniti o in altri Paesi. «Secondo i nuovi accordi«, si legge ancora, «Grecia e Italia si unirebbero al Canada e alla Spagna nel reinsediare alcune delle persone trattate negli uffici. Una delle fonti ha affermato che Italia e Grecia probabilmente accetterebbero un numero relativamente piccolo di migranti, circa 500 o meno ciascuna». In sostanza, gli Usa hanno allestito nei Paesi di partenza centri dove «selezionare» i migranti da accogliere, ma una parte di questi verrebbe dirottata anche in Italia. L’ufficio in Colombia accetta richieste di migranti cubani, haitiani e venezuelani; l’ufficio con sede in Costa Rica tratta solo nicaraguensi e venezuelani; in Ecuador, il centro statunitense accetta casi presentati da cubani, haitiani, nicaraguensi, venezuelani e colombiani; l’ufficio in Guatemala tratta solo i guatemaltechi. Per avere l’ok all’ingresso negli Usa, i richiedenti asilo devono dimostrare che stanno fuggendo da persecuzioni a causa delle loro opinioni politiche, religiose, o a causa di altri fattori. Da Palazzo Chigi minimizzano: «La ricostruzione di Cbs», fanno sapere dalla presidenza del Consiglio, «secondo la quale l’Italia avrebbe dato l’assenso alla ricollocazione sul proprio territorio di rifugiati sudamericani, è del tutto fuorviante. È attualmente allo studio un’ipotesi di reciprocità, secondo la quale gli Usa ospiterebbero rifugiati presenti in Libia con la volontà di recarsi in Europa, mentre alcuni Stati europei del Mediterraneo ospiterebbero poche decine di profughi sudamericani. Per quanto riguarda la nostra nazione», aggiungono da Palazzo Chigi, «si tratterebbe di circa 20 rifugiati venezuelani di origine italiana per avviare percorsi lavorativi in Italia. Discussione al momento solo allo studio e che risulterebbe, in ogni caso, molto vantaggiosa proprio per Italia e Stati europei di primo approdo». Sarà pure vantaggiosa, questa prospettiva, ma sembra assai cervellotica: gli Usa accoglierebbero rifugiati dalla Libia, che però vorrebbero andare in Europa, e in cambio l’Italia riceverebbe migranti venezuelani, che però vorrebbero andare negli States. In ogni caso, a quanto apprende La Verità, la discussione è avvenuta a livello di ministri degli Esteri, e se Palazzo Chigi inquadra quanti migranti, una ventina, arriverebbero in Italia, tocca al Viminale precisare che il nostro Paese è «indisponibile» al ricollocamento di centinaia di migranti sul territorio nazionale in considerazione «degli sforzi già sostenuti sul fronte dell’accoglienza e per la contrarietà in linea generale ai ricollocamenti». Smentisce tutto Atene: «Il servizio della Cbs non è veritiero», scrive su X Ii ministro greco per l’Immigrazione, Dimitris Kairidis, «non c’è né un accordo né una richiesta da parte degli Stati Uniti per il reinsediamento di migranti regolari in Grecia».
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