2025-02-26
Unicredit paga l’effetto sanzioni. La filiale di Mosca denuncia Orcel
Il responsabile dell’agenzia porta in tribunale la direzione generale tedesca.La Russia sta mettendo in grande difficoltà il sistema di governance di Unicredit. La banca guidata da Andrea Orcel per il momento ha tenuto la filiale moscovita nonostante la Bce abbia chiesto di ritirarsi come hanno fatto tutte le altre banche europee. Orcel punta i piedi aspettando la pace per effettuare l’operazione. Vendesse oggi, dovrebbe farlo con un incasso prossimo allo zero. Così prende tempo ma la situazione si sta complicando. Accade infatti l’incredibile: Unicredit (in Russia) contro Unicredit (in Germania). Succede anche questo nelle pieghe degli effetti delle sanzioni Ue contro Mosca, dove la banca di Piazza Gae Aulenti ha ancora una serie di asset e sportelli bancari, marchiati AO Bank. Nell’ultima relazione di bilancio, si spiega come nell’aprile 2024, Unicredit Bank (cioè la controllata tedesca Hvb) sia stata «convenuta in una causa intentata da AO Bank presso un tribunale di Mosca in relazione a richieste di pagamento di garanzie». La vicenda è intricata. In pratica, Hvb aveva emesso una copertura a favore di AO Bank per garanzie rilasciate dall’istituto moscovita a una società russa. Poi è successo che AO Bank ha dovuto effettuare il pagamento in base agli impegni presi con la società russa. Da AO Bank è partita la richiesta di rimborso a Hvb che la banca tedesca non ha potuto onorare «a causa delle sanzioni Ue applicabili».Nell’ottobre 2024, il tribunale russo ha così ordinato a Hvb di onorare i suoi impegni con l’aggiunta degli interessi. La controllata tedesca di Unicredit ha presentato appello contro la sentenza, appello che a gennaio scorso è stato respinto (ma ha il diritto di presentare un ulteriore ricorso in Cassazione entro due mesi dalla pubblicazione della decisione completa).Per questa vicenda, il gruppo Unicredit ha accantonato circa 500 milioni di euro. Insomma una lite fra la casa-madre e la sua filiale dovuta al fatto che per via delle sanzioni il cordone ombelicale all’interno del gruppo si è interrotto. Da Milano non possono più intervenire su quello che accade a Mosca e questo, ovviamente, presenta profili di criticità enormi.Ma i problemi per Orcel non si fermano qui. Non meno difficile la situazione a Francoforte. Joachim-Friedrich Martin Josef Merz, prossimo cancelliere tedesco, non ha mai nascosto l’ostilità alle ambizioni di Unicredit su Commerzbank di cui è stato anche consigliere. Certo non sarà la sua prima preoccupazione tuttavia il problema c’è.Afd è al 20%: il cancelliere in pectore, spiega all’Adnkronos un analista, «non vorrà partire da sconfitto sulla vicenda Commerzbank-Unicredit, la cui acquisizione sarebbe uno smacco non solo per il governo, ma per la Germania intera». Avviso ai naviganti: se la Cdu farà il matrimonio con l’Spd, la maggioranza conterebbe su 328 seggi (la maggioranza è fissata a 315). In breve: su temi importanti come immigrazione e allentamento del debito (cavallo di battaglia dei popolari), qualche compromesso bisogna trovarlo e tocca dialogare con qualcuno: o la Linke all’estrema sinistra o l’Afd all’estrema destra.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)