
Il 29 luglio si è celebrato l'International Lipstick Day. Ventiquattr'ore dedicate al cosmetico più iconico e popolare al mondo.Celebrata il 29 luglio, la Giornata Internazionale del Rossetto è stata istituita per celebrare l'importanza di questo particolare prodotto di cosmesi nella cultura della bellezza e della moda.Il rossetto vanta infatti una lunga storia che affonda le sue radici nell’antico Egitto. Le donne egiziane - tra cui la regina Cleopatra - erano infatti solite usare pigmenti ottenuti da minerali e insetti schiacciati per colorare le labbra di rosso e viola. Questo non solo per accentuare la loro bellezza, ma come simbolo del loro status sociale e potere. Analogamente, nella Mesopotamia antica, uomini e donne utilizzavano rossetti ottenuti da pietre semi-preziose polverizzate. In Grecia, invece, il rossetto era inizialmente riservato alle prostitute, ma gradualmente divenne accettato anche tra le donne della nobiltà , con toni di rosso intensi ottenuti da bacche e altri pigmenti naturali, mentre nella Roma antica, il rossetto era considerato sin dall’inizio un simbolo di ricchezza e potere. Le donne nobili lo usavano per distinguersi dalla plebe, applicando pigmenti rosso-arancione a base di cerussa (un tipo di piombo bianco) e cinabro (solfuro di mercurio). Durante il Medioevo, l'uso del rossetto diminuì in Europa a causa dell'influenza della Chiesa, che lo considerava un simbolo di immoralità e peccato. Tuttavia, nel Rinascimento, il rossetto tornò in voga grazie a figure come Elisabetta I d'Inghilterra, che ne faceva uso per enfatizzare il suo potere e la sua bellezza. Nel XVII secolo, l'uso del rossetto fu nuovamente contestato, specialmente in Inghilterra, dove si credeva che le donne ne facessero uso per tentare, sedurre e ingannare gli uomini.A riportare in auge il rossetto nel XX secolo fu il cinema, che trasformo il prodotto in un simbolo di glamour e femminilità , grazie a star di Hollywood come Clara Bow e Marilyn Monroe. Negli anni Quaranta e Cinquanta, il rossetto arrivò a rappresentare un simbolo di resilienza, specialmente durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre negli anni Sessanta e Settanta, il movimento femminista ne abbracciò l’uso come simbolo di espressione individuale e libertà.
Operazioni di soccorso dopo il crollo ai Fori Imperiali (Getty Images)
La Procura acquisisce gli atti relativi alla società restauratrice per accertarne i requisiti e l’adeguatezza dell’operato. L’archeologo Carandini: «Incompetenza tecnica, il ministero dovrebbe sollevare il Comune dalla gestione dei monumenti».
Una donna in preghiera in una chiesa nei pressi di Lagos, Nigeria (Getty Images)
Per il quotidiano cattolico, la denuncia di Trump sarebbe solo un pretesto per indebolire l’ascesa del Paese: «Come la droga per invadere il Venezuela». Eppure i religiosi in missione hanno parlato di attacchi mirati.
Alfonso Bonafede (Ansa)
I pentastellati ora gridano al golpe. Fino al 2019, però, la pensavano diversamente.
Alfredo Mantovano (Ansa)
Il sottosegretario Mantovano ribadisce: «Il Paese è bloccato per decisione di certi magistrati, ma non ce l’abbiamo con loro. Se la riforma vincerà al referendum, avremo bisogno di un confronto civile». Intanto il centrodestra presenta due quesiti.






